Laboratorio Port'Alba, il personale non viene pagato
"C'è una controversia tra il Comune e il Consorzio gestore". I Gd chiedono chiarezza al Sindaco
martedì 5 giugno 2012
Il Laboratorio giovanile Port'Alba doveva rappresentare un progetto di lancio di promozione culturale e sociale per i giovani altamurani. Un obiettivo che, a detta dei Giovani Democratici, è venuto meno. "Dopo un anno di gestione i risultati sono altamente deludenti: corsi semi-deserti, poca pubblicità, assenza di eventi culturali. A gravare su questa situazione precaria siamo a conoscenza di una controversia di carattere economico tra il Comune di Altamura e il Consorzio gestore della struttura che riguarda pagamenti (circa 40.000 €) non erogati dall'Amministrazione a causa di corsi non attivati".
I Gd denunciano anche il mancato pagamento degli stipendi al personale del laboratorio, una situazione che si registra ormai da tempo. "Se consideriamo – affermano in una nota - che questa struttura, a partire dal 2013, dovrebbe autofinanziarsi, il pericolo di ritrovarci una cattedrale nel deserto è molto alto".
E aggiungono: "La gestione non ci soddisfa sia per le tipologie di corsi organizzati sia per la scarsa pubblicità messa in campo. Gli spazi andavano aperti e condivisi attraverso l'organizzazione di eventi ludico/culturali che sarebbero serviti alla promozione della struttura. Partendo dal coinvolgimento attivo dei più giovani, si sarebbe potuta ottenere una maggiore partecipazione ed un riconoscimento, in quel laboratorio, di un punto di riferimento attrattivo. Con il vuoto lasciato alle politiche giovanili e vista la completa assenza di una programmazione da parte dell'Uni.versus, chiediamo al dirigente comunale e al Sindaco spiegazioni in merito alla situazione attuale e alle prospettive per il laboratorio giovanile. Come Gd ci sentiamo in dovere di vigilare attentamente affinché questa struttura non diventi l'ennesima opportunità sprecata per la nostra comunità".
I Gd denunciano anche il mancato pagamento degli stipendi al personale del laboratorio, una situazione che si registra ormai da tempo. "Se consideriamo – affermano in una nota - che questa struttura, a partire dal 2013, dovrebbe autofinanziarsi, il pericolo di ritrovarci una cattedrale nel deserto è molto alto".
E aggiungono: "La gestione non ci soddisfa sia per le tipologie di corsi organizzati sia per la scarsa pubblicità messa in campo. Gli spazi andavano aperti e condivisi attraverso l'organizzazione di eventi ludico/culturali che sarebbero serviti alla promozione della struttura. Partendo dal coinvolgimento attivo dei più giovani, si sarebbe potuta ottenere una maggiore partecipazione ed un riconoscimento, in quel laboratorio, di un punto di riferimento attrattivo. Con il vuoto lasciato alle politiche giovanili e vista la completa assenza di una programmazione da parte dell'Uni.versus, chiediamo al dirigente comunale e al Sindaco spiegazioni in merito alla situazione attuale e alle prospettive per il laboratorio giovanile. Come Gd ci sentiamo in dovere di vigilare attentamente affinché questa struttura non diventi l'ennesima opportunità sprecata per la nostra comunità".