"La traslazione delle reliquie di Padre Pio? ...un insulto alla povertà"
Il giornalista Giuseppe Saldutto invia una nota ad AltamuraLife
sabato 10 aprile 2010
18.51
Pubblichiamo una nota inviataci dal giornalista Giuseppe Saldutto in merito all'annuncio, da noi diffuso lo scorso 8 aprile, della traslazione delle reliquie di S. Pio da Pietralcina dalla cripta del santuario di S. Maria delle Grazie alla Chiesa Nuova. Saldutto è vicepresidente dell'associazione "Pro Padre Pio - l'Uomo della Sofferenza", che ha sede a Torino. Finalità della stessa associazione è la tutela del luogo dove è sepolto il corpo di Padre Pio affinché non venga realizzato il progetto del delegato Vaticano S.E. Monsignor Domenico Umberto D'Ambrosio, nonché della Commissione, di riesumare e traslare la salma di Padre Pio nella nuova Chiesa denominata "Padre Pio".
Scrive Saldutto:
"Padre Pio non può andare nel tempio che è un inno alla massoneria e un insulto alla povertà.
San Giovanni Rotondo (Fg). Chi autorizza, chi approva, chi vuole il trasferimento del simulacro raffigurante padre Pio da Pietrelcina nel nuovo tempio che è un inno alla massoneria, (vedi studio scientifico condotto dal mensile cattolico Chiesa Viva n° 381 marzo 2006 inchiesta completa di 62 pagine), non ama padre Pio, che in vita ha affermato «i frati vengono seppelliti al cimitero ed io voglio essere messo sotto terra» (dichiarazione del Santo tratta dal mensile dei frati cappuccini "Voce di padre Pio" pag. 51 - febbraio 2005). Chi ama padre Pio non può umiliare il voto che il Santo fece in vita, quello della povertà, stipandolo in mezzo a 120 kg di oro, che è un offesa alla povertà, a tutti i poveri del mondo, a tutte quelle persone che in questo momento di crisi economica vengono licenziate e vivono in gravi difficoltà economiche.
La nuova tomba d'oro è un insulto a chi ama i poveri, è un insulto a padre Pio, che amava i poveri e i sofferenti. Chiunque approva il trasferimento è moralmente colpevole di andare contro il desiderio di padre Pio di essere seppellito sotto terra e non in una tomba d'oro in un tempio che è un inno alla massoneria. Ridoniamo a padre Pio il riposo eterno. Vi prego di non ammirare l'oro e di ritornare a pregare affinchè il tempio venga purificato dalla massoneria, un passo avanti i frati lo hanno fatto, il crocifisso sacrilego nella nuova chiesa è stato trasferito in cantina... ma le statue bestiali rimangono ad offendere la memoria del nostro amato padre Pio da Pietrelcina... La data del trasferimento non presagisce nulla".
La tutela del luogo... l'associazione "Pro Padre Pio - l'Uomo della Sofferenza" spiega il perché:
"Padre Pio, a causa di una forma grave di bronchite, in data 28 luglio 1916, venne inviato dai superiori del Convento di Foggia, per un breve soggiorno presso il Convento di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Le condizioni fisiche di Padre Pio ebbero un immediato giovamento.
A seguito di richiesta di trasferimento al Padre Provinciale, responsabile dei Frati Minori, Padre Pio, dal 4 settembre 1916, si trasferì a San Giovanni Rotondo. Padre Pio, in data 12 agosto 1923, scrisse al Sindaco di San Giovanni Rotondo Francesco Morcaldi, rendendogli noto sue assidue preghiere, implorando per esso pace e prosperità e quale segno della «mia predilezione, esprimo mio desiderio che le mie ossa siano composte in un tranquillo cantuccio di questa terra».
Nel 1968 iniziarono gli scavi nel piano interrato del convento e un mese prima del decesso, Padre Pio sollecitava gli operai a sbrigarsi perché non ce la faceva più ed egli, prima della morte, avvenuta in data 23 settembre 1968, ore 2.30, ebbe a benedire quella tomba.
La salma di Padre Pio, al secolo FORGIONE Francesco, in data 26 settembre 1968, alle ore 21.55, a seguito di autorizzazione del Ministero della Sanità – Ufficio Medico Provinciale di Foggia, veniva tumulata nella cripta della chiesa del Santuario SANTA MARIA DELLE GRAZIE.
La tomba di Padre Pio è divenuta patrimonio della devozione universale, ed ogni anno milioni di fedeli si recano a San Giovanni Rotondo per rendergli omaggio.
Padre Pio è stato origine di sviluppo economico del paese, per la fiumana dei fedeli che ivi accorrono, e con le offerte dei fedeli di tutto il mondo, realizzò l'Ospedale "CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA", inaugurato il 5 maggio 1956.
Il Comune di San Giovanni Rotondo, in segno di devota e perenne gratitudine a Padre Pio, per i benefici naturali e spirituali profusi per la sua permanenza a San Giovanni Rotondo, con delibera della Giunta Municipale del 28 gennaio 1985, ha proclamato Padre Pio quale 2° Fondatore di San Giovanni Rotondo".
A seguito di richiesta di trasferimento al Padre Provinciale, responsabile dei Frati Minori, Padre Pio, dal 4 settembre 1916, si trasferì a San Giovanni Rotondo. Padre Pio, in data 12 agosto 1923, scrisse al Sindaco di San Giovanni Rotondo Francesco Morcaldi, rendendogli noto sue assidue preghiere, implorando per esso pace e prosperità e quale segno della «mia predilezione, esprimo mio desiderio che le mie ossa siano composte in un tranquillo cantuccio di questa terra».
Nel 1968 iniziarono gli scavi nel piano interrato del convento e un mese prima del decesso, Padre Pio sollecitava gli operai a sbrigarsi perché non ce la faceva più ed egli, prima della morte, avvenuta in data 23 settembre 1968, ore 2.30, ebbe a benedire quella tomba.
La salma di Padre Pio, al secolo FORGIONE Francesco, in data 26 settembre 1968, alle ore 21.55, a seguito di autorizzazione del Ministero della Sanità – Ufficio Medico Provinciale di Foggia, veniva tumulata nella cripta della chiesa del Santuario SANTA MARIA DELLE GRAZIE.
La tomba di Padre Pio è divenuta patrimonio della devozione universale, ed ogni anno milioni di fedeli si recano a San Giovanni Rotondo per rendergli omaggio.
Padre Pio è stato origine di sviluppo economico del paese, per la fiumana dei fedeli che ivi accorrono, e con le offerte dei fedeli di tutto il mondo, realizzò l'Ospedale "CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA", inaugurato il 5 maggio 1956.
Il Comune di San Giovanni Rotondo, in segno di devota e perenne gratitudine a Padre Pio, per i benefici naturali e spirituali profusi per la sua permanenza a San Giovanni Rotondo, con delibera della Giunta Municipale del 28 gennaio 1985, ha proclamato Padre Pio quale 2° Fondatore di San Giovanni Rotondo".