La Rete Museale è finalmente realtà

L'Uomo di Altamura si mostra al mondo

venerdì 31 marzo 2017 11.36
Un giorno di festa non solo per la città di Altamura ma per l'intero panorama culturale e archeologico di Puglia.

La rete museale dell'Uomo di Altamura è finalmente una realtà. Praticamente al fotofinish imposto dalla Regione Puglia, pena il ritiro dei finanziamenti, Comune e Soprintendenza archeologica hanno aperto il sipario sul Neanderthal più importante del mondo alla scoperta nel 1993, nella Grotta di Lamalunga, di uno scheletro umano, che per caratteristiche morfologiche e paleogenetiche è risultato appartenere alla specie Homo Neanderthalensis. La datazione ottenuta con il metodo Uranio Thorio colloca l'Uomo di Altamura in una fascia cronologica prossima ai 150.000 anni.

Una lunga cavalcata culturale iniziata nel primo pomeriggio di giovedì con la visita al Centro di Lamalunga lì dove è stato ritrovato lo scheletro e dove Francesco Del Vecchio, una delle guide del Cars a cui va riconosciuto il merito di aver scoperto il minuscolo passaggio che conduce alla grotta, ha illustrato il lavoro del Centro Speleologico e il grande patrimonio di grotte e gravi che insistono sul territorio.
Nel tour, inevitabile la passeggiata alla Cava dei Dinosauri altro tesoro che a breve sarà oggetto di lavori di tutela e valorizzazione.

Taglio del nastro al Museo Archeologico. Un'inaugurazione corale con il sindaco Giacinto Forte, Fabrizio Vona, direttore del Polo Museale della Puglia; Luigi La Rocca, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari, Francesca Radina, coordinatrice per la Soprintendenza del progetto di ricerca e tutela del contesto paleontologico ed Elena Saponaro, direttrice Museo Nazionale Archeologico di Altamura.
Il Museo di Altamura si arricchisce ora della nuova esposizione al secondo piano, dedicata al Paleolitico della Puglia, regione chiave per la comprensione delle dinamiche di sviluppo del Paleolitico in Italia, data la quantità di siti archeologici con serie stratigrafiche complete, avvalorata da ricerche importanti e sistematiche.

L'esposizione è stata curata da Francesca Radina per la Soprintendenza e da Anna Maria Ronchitelli del Dipartimento di Scienze fisiche, ambientali e della Terra dell'Università di Siena, ricercatrici da anni impegnate sul territorio pugliese, che hanno coordinato un gruppo di ricercatori e collaboratori a vario titolo.
Unica nel panorama regionale, attraverso un viaggio nel tempo, la sezione dedicata al Paleolitico della Puglia propone al visitatore con taglio agevole e didattico, integrato da video e filmati, una panoramica sintetica delle trasformazioni ambientali, culturali e tecnologiche a partire da oltre un milione di anni fino allo sviluppo delle prime forme complesse di espressione simbolica e artistica del Paleolitico Superiore (20.000 anni fa).
Filmati e rilievi della grotta, anche 3D, uno spazio che ne ricostruisce le suggestioni interne, il rilievo 3D del cranio dell'Uomo e la ricostruzione del modello che ne è derivata, e, non ultimo il modello iperrealistico completo dell'Uomo di Altamura dei paleoartisti Kennis & Kennis, costituiscono alcuni dei maggiori motivi di attrazione del Museo.

Ultima tappa Palazzo Baldassarre dove il viaggio continua tra storia e tradizione.


Di seguito le immagini della giornata.