La Regione stanzia 15 milioni di euro per le non autosufficienze
Ventricelli: "Un impegno mantenuto con le organizzazioni sindacali e i cittadini". Favorire e mantenere le condizioni di autonomia
giovedì 15 settembre 2011
La Regione Puglia ha da poco approvato con delibera di Giunta lo stanziamento di 15 milioni di euro per far fronte al servizio di Assistenza indiretta personalizzata per persone non autosufficienti gravissime.
"Questo percorso - si legge in una nota a firma del consigliere regionale Michele Ventricelli - cominciato nel 2008 con l'approvazione delle linee guida regionali per le non autosufficienze in accordo con la Conferenza unificata per la costituzione di un fondo nazionale per le stesse, è un impegno mantenuto con le organizzazioni sindacali e con tutti i cittadini".
I fondi sono destinati al rafforzamento dei punti unici di accesso alle prestazioni e ai servizi dislocati sui territori, al rafforzamento dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali riferiti alla domiciliarità per favorire l'autonomia e la permanenza in casa dei soggetti e allo sviluppo di innovative tecnologie che favoriscano la prevenzione e il mantenimento delle condizioni di autonomia.
"Molto importante - continua Ventricelli - sarà promuovere l'integrazione delle misure messe a disposizione dei nuclei familiari con il tradizionale assegno di cura e questi ultimi fondi erogati in modalità di contributo economico onnicomprensivo destinato alla realizzazione dei progetti di vita indipendente che, ci auguriamo, vadano a sanare, almeno in parte, il duplice affanno dei cittadini che vivono questa condizione e del servizo socio-sanitario, che evita così ricoveri di degenza".
"Questo percorso - si legge in una nota a firma del consigliere regionale Michele Ventricelli - cominciato nel 2008 con l'approvazione delle linee guida regionali per le non autosufficienze in accordo con la Conferenza unificata per la costituzione di un fondo nazionale per le stesse, è un impegno mantenuto con le organizzazioni sindacali e con tutti i cittadini".
I fondi sono destinati al rafforzamento dei punti unici di accesso alle prestazioni e ai servizi dislocati sui territori, al rafforzamento dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali riferiti alla domiciliarità per favorire l'autonomia e la permanenza in casa dei soggetti e allo sviluppo di innovative tecnologie che favoriscano la prevenzione e il mantenimento delle condizioni di autonomia.
"Molto importante - continua Ventricelli - sarà promuovere l'integrazione delle misure messe a disposizione dei nuclei familiari con il tradizionale assegno di cura e questi ultimi fondi erogati in modalità di contributo economico onnicomprensivo destinato alla realizzazione dei progetti di vita indipendente che, ci auguriamo, vadano a sanare, almeno in parte, il duplice affanno dei cittadini che vivono questa condizione e del servizo socio-sanitario, che evita così ricoveri di degenza".