La questione rifiuti scuote la politica altamurana
Tre segnalazioni da Altamura bene comune
sabato 16 aprile 2016
Parlano di episodi inquietanti i responsabili del gruppo Altamura bene comune che sono tornati a riaccendere i riflettori sull'affaire rifiuti.
Secondo la segnalazione di alcuni cittadini sembrerebbe che la piattaforma di conferimento di rifiuti in via Gravina della Tradeco, la società incaricata di provvedere alla raccolta della spazzatura, sarebbe riservata solo ai mezzi della ditta e non ai cittadini che vogliono smaltire plastica e altri rifiuti ingombranti senza per altro indicare alcuna informazione al pubblico. Di qui gli interrogativi per capire se "il servizio è compreso nell'appalto in corso con il Comune di Altamura? Davvero paghiamo, con tasse triplicate negli ultimi dieci anni, anche questo servizio?".
Altra segnalazione altra grave questione.
"Diversi concittadini – scrivono ancora da Abc - ci hanno segnalato nella giornata di mercoledì 6 aprile che un incendio ha interessato la zona "Le Lamie" nell'area della discarica, ormai chiusa da diversi anni, a ridosso della strada provinciale per Laterza. Il rogo, che ha sprigionato fumo ed esalazioni intense avvertite anche nel centro abitato, sembra sia stato controllato grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco. L'Amministrazione Forte può fare chiarezza su questo episodio?".
Infine si chiedono chiarimenti su una notizia diffusa proprio dal sindaco a proposito dei due mezzi della Tradeco, due semiarticolati della capacità di 30 tonnellate ciascuno utilizzati per il trasporto dei rifiuti urbani da Altamura all'impianto di biostabilizzazione dell'Amiu di Modugno, che sono stati bloccati qualche settimana fa all'ingresso dell'impianto di trattamento rifiuti di Modugno: il portale radiometrico posto all'ingresso ha rilevato, infatti, la presenza di sostanze radioattive all'interno.
"Non è la prima volta che succede in Puglia: i sistemi di controllo a volte rilevano la presenza di rifiuti contenenti radionuclidi, molto spesso presidi medici di cittadini (ad esempio, reflui organici prodotti da persone che hanno fatto ricorso a strumenti diagnostici o dispositivi terapeutici basati sull'uso di radionuclidi o sottoposti a radioterapia) o scarti di qualche laboratorio sanitario che non ha rispettato le norme sullo smaltimento. A seguito della rilevazione della radioattività all'ingresso dell'impianto, i due mezzi altamurani sono stati bloccati e messi "in quarantena". È questo peraltro il motivo dei disservizi che tutti hanno notato nelle ultime settimane: cassonetti stracolmi, perché non svuotati ogni giorno nelle ore a cui eravamo abituati".
Le critiche di Abc sarebbero incentrate su una cattiva gestione dell'allarme per cui "i rifiuti dovevano, infatti, essere scaricati in un apposito spazio per procedere alla ricerca della sorgente radioattiva e per lasciare che la concentrazione del livello di radioattività si riducesse, prima di procedere al trattamento con le modalità ordinarie. Ovviamente, questa è la procedura solo in presenza di elementi radioattivi il cui tempo di dimezzamento è inferiore ai 75 giorni, altrimenti va avviata una procedura più complessa".
Anche in questo caso si chiede chiarezza e trasparenza per sapere perché non sono state attivate le procedure previste e perché l'amministrazione comunale non si è attivata e non si attiva a verificare quale fosse la sorgente radioattiva.
Al sindaco il compito di "spiegare e chiarire".
Secondo la segnalazione di alcuni cittadini sembrerebbe che la piattaforma di conferimento di rifiuti in via Gravina della Tradeco, la società incaricata di provvedere alla raccolta della spazzatura, sarebbe riservata solo ai mezzi della ditta e non ai cittadini che vogliono smaltire plastica e altri rifiuti ingombranti senza per altro indicare alcuna informazione al pubblico. Di qui gli interrogativi per capire se "il servizio è compreso nell'appalto in corso con il Comune di Altamura? Davvero paghiamo, con tasse triplicate negli ultimi dieci anni, anche questo servizio?".
Altra segnalazione altra grave questione.
"Diversi concittadini – scrivono ancora da Abc - ci hanno segnalato nella giornata di mercoledì 6 aprile che un incendio ha interessato la zona "Le Lamie" nell'area della discarica, ormai chiusa da diversi anni, a ridosso della strada provinciale per Laterza. Il rogo, che ha sprigionato fumo ed esalazioni intense avvertite anche nel centro abitato, sembra sia stato controllato grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco. L'Amministrazione Forte può fare chiarezza su questo episodio?".
Infine si chiedono chiarimenti su una notizia diffusa proprio dal sindaco a proposito dei due mezzi della Tradeco, due semiarticolati della capacità di 30 tonnellate ciascuno utilizzati per il trasporto dei rifiuti urbani da Altamura all'impianto di biostabilizzazione dell'Amiu di Modugno, che sono stati bloccati qualche settimana fa all'ingresso dell'impianto di trattamento rifiuti di Modugno: il portale radiometrico posto all'ingresso ha rilevato, infatti, la presenza di sostanze radioattive all'interno.
"Non è la prima volta che succede in Puglia: i sistemi di controllo a volte rilevano la presenza di rifiuti contenenti radionuclidi, molto spesso presidi medici di cittadini (ad esempio, reflui organici prodotti da persone che hanno fatto ricorso a strumenti diagnostici o dispositivi terapeutici basati sull'uso di radionuclidi o sottoposti a radioterapia) o scarti di qualche laboratorio sanitario che non ha rispettato le norme sullo smaltimento. A seguito della rilevazione della radioattività all'ingresso dell'impianto, i due mezzi altamurani sono stati bloccati e messi "in quarantena". È questo peraltro il motivo dei disservizi che tutti hanno notato nelle ultime settimane: cassonetti stracolmi, perché non svuotati ogni giorno nelle ore a cui eravamo abituati".
Le critiche di Abc sarebbero incentrate su una cattiva gestione dell'allarme per cui "i rifiuti dovevano, infatti, essere scaricati in un apposito spazio per procedere alla ricerca della sorgente radioattiva e per lasciare che la concentrazione del livello di radioattività si riducesse, prima di procedere al trattamento con le modalità ordinarie. Ovviamente, questa è la procedura solo in presenza di elementi radioattivi il cui tempo di dimezzamento è inferiore ai 75 giorni, altrimenti va avviata una procedura più complessa".
Anche in questo caso si chiede chiarezza e trasparenza per sapere perché non sono state attivate le procedure previste e perché l'amministrazione comunale non si è attivata e non si attiva a verificare quale fosse la sorgente radioattiva.
Al sindaco il compito di "spiegare e chiarire".