La protesta silenziosa degli zaini davanti alle scuole
Dopo la sospensione delle attività in presenza. Costituito un comitato
venerdì 30 ottobre 2020
09.00
Una protesta silenziosa. Zaini e cartelli lasciati davanti ai cancelli delle scuole primarie di Altamura. Da oggi, per effetto di un'ordinanza del presidente della giunta regionale pugliese Emiliano, sono sospese le attività in presenza nelle scuole, sostituite con la didattica a distanza (o digitale integrata).
L'iniziativa è stata proposta da un comitato cittadino per la mobilitazione a favore del diritto alla salute e all'istruzione ed è stata organizzata in concomitanza con la manifestazione di questa mattina a Bari, davanti alla Regione.
Viene criticata la motivazione dell'ordinanza. "Chiudere le scuole, confinare bambini e ragazzi, sottrarre loro qualsiasi occasione di socialità, spersonalizzare il rapporto con i loro insegnanti, è veramente di vitale importanza - scrive il comitato - nella lotta al nuovo coronavirus? E poi, è accettabile che queste decisioni siano adottate senza un'adeguata trasparenza, senza comunicare se i contagi siano avvenuti nelle scuole (e non per le scuole), quali miglioramenti ci si aspetta e quali siano le misure da adottare dopo l'eventuale riapertura successiva al 24 novembre?La Regione Puglia pur riferendo che ci sarebbero 417 studenti e 151 docenti positivi al virus (su 9.437 attualmente positivi al 28/10/2020) dichiara apertamente di non riuscire ad individuare le origini del contagio (per la difficoltà delle strutture sanitarie regionali ad eseguire il tracciamento dei casi e i tamponi diagnostici). In sostanza, c'è un problema nella gestione dell'attività sanitaria e si intende risolverlo scaricandolo sulla scuola, anche perché riguarda categorie sociali ormai tra le meno combattive. Oggi più che mai quindi dobbiamo proteggere la scuola e la sanità pubblica".
Domenica, alle ore 10.00, è prevista un'assemblea in piazza Zanardelli.
L'iniziativa è stata proposta da un comitato cittadino per la mobilitazione a favore del diritto alla salute e all'istruzione ed è stata organizzata in concomitanza con la manifestazione di questa mattina a Bari, davanti alla Regione.
Viene criticata la motivazione dell'ordinanza. "Chiudere le scuole, confinare bambini e ragazzi, sottrarre loro qualsiasi occasione di socialità, spersonalizzare il rapporto con i loro insegnanti, è veramente di vitale importanza - scrive il comitato - nella lotta al nuovo coronavirus? E poi, è accettabile che queste decisioni siano adottate senza un'adeguata trasparenza, senza comunicare se i contagi siano avvenuti nelle scuole (e non per le scuole), quali miglioramenti ci si aspetta e quali siano le misure da adottare dopo l'eventuale riapertura successiva al 24 novembre?La Regione Puglia pur riferendo che ci sarebbero 417 studenti e 151 docenti positivi al virus (su 9.437 attualmente positivi al 28/10/2020) dichiara apertamente di non riuscire ad individuare le origini del contagio (per la difficoltà delle strutture sanitarie regionali ad eseguire il tracciamento dei casi e i tamponi diagnostici). In sostanza, c'è un problema nella gestione dell'attività sanitaria e si intende risolverlo scaricandolo sulla scuola, anche perché riguarda categorie sociali ormai tra le meno combattive. Oggi più che mai quindi dobbiamo proteggere la scuola e la sanità pubblica".
Domenica, alle ore 10.00, è prevista un'assemblea in piazza Zanardelli.