La politica altamurana e i possibili retroscena
Le dimissioni di Vito Casiello. Continuano i Consigli comunali vuoti
mercoledì 31 ottobre 2012
11.33
Ancora una volta ieri, 30 ottobre, non si è recitato alcun Consiglio. Presenti in aula quindici consiglieri, tra cui Giorgio, il Sindaco, Capriati, Lagonigro e altri dell'opposizione. La seduta è stata ritenuta sciolta per mancanza del numero legale. Bisogna vederci chiaro. La città è stanca di assistere ai numerosi e, oramai, non tanto velati, giochetti politici. Come leggere l'assenza di alcuni della neo-maggioranza? È possibile che accusino a turno il "mal di pancia"? Quale profondo spirito di credenza deve esserci nei cittadini per pensare ad accaduti infausti che impediscano ai 16 di essere puntuali alle assemblee convocate quasi quotidianamente? Persino il gioco delle probabilità non favorisce la costruzione.
Allora proviamo a tracciare qualche dato che faccia riflettere. Uno di questi è che è in ballo l'affidamento della gestione della Tesoreria comunale. Secondo i soliti malpensanti sarebbe una consegna ambita da alcuni e mal digerita da altri. A chi potrebbe interessare? Forse a qualcuno che gioca la carta della presenza in maggioranza?
E ancora. Da giovedì scorso, l'assessore Vito Casiello, segretario del partito Udc, e nominato in giunta appena lo scorso settembre, ha rassegnato le proprie dimissioni. Parole dure nella sua spiegazione: "Un invito alla serietà, al confronto costruttivo, un pungolo". È venuto meno, spiega Casiello, l'accordo preso in principio. La giunta, secondo le intese, avrebbe registrato un numero di 6 assessori, un esponente per ogni gruppo politico. Questo anche in vista del contenimento della spesa pubblica. Ma, per tutta risposta, negli ultimi giorni, il Sindaco ha nominato Giuseppe Disabato come 7° componente, non escludendo la possibilità dell'8°. Qualcosa non quadra. Il Sindaco ha più volte affermato che i costi della giunta comunale non variano, perché sette o otto assessori costerebbero quanto sei. Prendi 8 paghi 6. Ma ad oggi non c'è alcun documento che attesterebbe tale decurtazione. E ancora da parte di Vito Casiello c'è un malcontento generale sull'andamento della intera macchina amministrativa. "Abbiamo lavorato molto nell'ambito dei lavori pubblici: la rampa al cimitero, altri appalti, approntato il progetto dell'apertura di via Toti e altro ancora. Ma al movimento di questa parte non corrisponde alcuna mobilitazione da parte degli altri settori. Ci stiamo accartocciando sull'approvazione del bilancio. Tutti i consiglieri di maggioranza devono capire che è necessario andare avanti e proporre provvedimenti importanti per la città". Questa la sua versione.
Intanto, secondo voci sarebbe prossimo un avvicendamento di cui si parlava già da tempo: entra in campo Nino Centonze o come consigliere o come assessore, e in quest'ultimo caso Michele Ventricelli sarebbe il nuovo membro di giunta. Morale della favola: solita spartizione di poltrone e di potere mentre la città paga lo scotto di non avere una efficiente squadra governativa.
Allora proviamo a tracciare qualche dato che faccia riflettere. Uno di questi è che è in ballo l'affidamento della gestione della Tesoreria comunale. Secondo i soliti malpensanti sarebbe una consegna ambita da alcuni e mal digerita da altri. A chi potrebbe interessare? Forse a qualcuno che gioca la carta della presenza in maggioranza?
E ancora. Da giovedì scorso, l'assessore Vito Casiello, segretario del partito Udc, e nominato in giunta appena lo scorso settembre, ha rassegnato le proprie dimissioni. Parole dure nella sua spiegazione: "Un invito alla serietà, al confronto costruttivo, un pungolo". È venuto meno, spiega Casiello, l'accordo preso in principio. La giunta, secondo le intese, avrebbe registrato un numero di 6 assessori, un esponente per ogni gruppo politico. Questo anche in vista del contenimento della spesa pubblica. Ma, per tutta risposta, negli ultimi giorni, il Sindaco ha nominato Giuseppe Disabato come 7° componente, non escludendo la possibilità dell'8°. Qualcosa non quadra. Il Sindaco ha più volte affermato che i costi della giunta comunale non variano, perché sette o otto assessori costerebbero quanto sei. Prendi 8 paghi 6. Ma ad oggi non c'è alcun documento che attesterebbe tale decurtazione. E ancora da parte di Vito Casiello c'è un malcontento generale sull'andamento della intera macchina amministrativa. "Abbiamo lavorato molto nell'ambito dei lavori pubblici: la rampa al cimitero, altri appalti, approntato il progetto dell'apertura di via Toti e altro ancora. Ma al movimento di questa parte non corrisponde alcuna mobilitazione da parte degli altri settori. Ci stiamo accartocciando sull'approvazione del bilancio. Tutti i consiglieri di maggioranza devono capire che è necessario andare avanti e proporre provvedimenti importanti per la città". Questa la sua versione.
Intanto, secondo voci sarebbe prossimo un avvicendamento di cui si parlava già da tempo: entra in campo Nino Centonze o come consigliere o come assessore, e in quest'ultimo caso Michele Ventricelli sarebbe il nuovo membro di giunta. Morale della favola: solita spartizione di poltrone e di potere mentre la città paga lo scotto di non avere una efficiente squadra governativa.