La pasta con spicchi di luna

Il focus group è promosso da una società altamurana. L'incontro fa parte di un progetto cofinanziato dalla Regione

domenica 19 dicembre 2010 09.00
Si è svolto venerdì10 dicembre presso la Progen snc di Lucera il Focus Group dal titolo "La pasta con spicchi di luna", promosso dalla Società Territorio Spa di Altamura in collaborazione con il CRA-CER di Foggia – organismo di Ricerca che fa capo al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - nell'ambito di un progetto cofinanziato dalla Regione Puglia. I partecipanti hanno degustato otto tipologie di pasta, quattro di tipo edonistico e quattro di tipo salutistico. Quest'ultime sono delle paste prodotte da varietà di grano duro, antiche e moderne, arricchite con Selenio.

Sono intervenuti il dott. Leonardo Cuoco, di Territorio Spa, responsabile del progetto, la dott.ssa Giuditta De Santis, responsabile scientifico del progetto per il CRA-CER, ed il dott. Pasquale De Vita, ricercatore del CRA-CER di Foggia, che ha presentato i primi risultati della ricerca svolta nel settore cerealicolo, con particolare riferimento alle problematiche emerse nell'arricchimento del selenio nella filiera della pasta.

L'analisi sensoriale è stata coordinata dalla dott.ssa Lucia Padalino dell'Università degli Studi di Foggia, che ha illustrato le schede di valutazione spiegando i parametri utilizzati nell'analisi. In seguito si è aperto il confronto tra i partecipanti al Focus - in gran parte esperti e ricercatori universitari del settore cerealicolo, molitorio e pastaio, rappresentanti delle associazioni di categoria, imprenditori e rappresentanti di imprese operanti nel settore della pasta e della distribuzione moderna - sui risultati dell'analisi sensoriale, elaborati in tempo reale e presentati dal dott. Lorenzo Taccogna di Territorio Spa.

Durante la discussione si è ribadita l'importanza di sviluppare ricerche industriali sulle caratteristiche edonistiche e salutistiche delle varietà di grano duro, al fine di individuare prodotti innovativi, ampliando, di conseguenza, le opportunità per le imprese di diversificare i prodotti finali della filiera cerealicola, che in Capitanata e lungo la fascia Bradanica e Murgiana raggiunge dimensioni produttive di valenza nazionale.