La "Laguna dei dinosauri" inizia a svelarsi
Ieri prima apertura straordinaria. Ce ne saranno altre
venerdì 18 ottobre 2019
11.11
La Cava dei dinosauri ha aperto in anteprima al pubblico in occasione della settima edizione della "Settimana del Pianeta Terra". Ieri tre turni da circa trenta persone. Altri due sono previsti domani.
Non è stato possibile accontentare tutti semplicemente perché il sito è ancora cantiere, interessato da un profondo intervento di ripulitura, documentazione e analisi e conservazione della superficie a impronte e di messa in sicurezza dei fronti di cava, su progetto del Segretariato Regionale Mibact per la Puglia e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, in collaborazione con il Comune di Altamura, ente proprietario dell'area mentre la paleosuperficie - l'estensione coperta dalle orme - è demaniale.
Ci saranno, comunque, altre aperture al pubblico per le scuole e per il territorio a novembre e dicembre.
La scoperta avvenne nel 1999 durante una ricerca di possibili giacimenti di idrocarburi. Si scoprirono le tante impronte il cui numero è ancora imprecisato ma si ipotizza è massiccio: qualche decina di migliaia. I primi esiti delle ricerche saranno presentati domani, in una conferenza pubblica alle ore 11.00 presso il Teatro Mercadante. Gli interventi in corso, infatti, prevedono gli studi del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università di Bari e si conosceranno i primi risultati.
Tanta la curiosità dei visitatori che hanno potuto accedere alla cava e seguire una visita guidata. Tra loro anche molti bambini, curiosissimi di vedere le impronte e di immaginare gli "amati" dinosauri.
Non è stato possibile accontentare tutti semplicemente perché il sito è ancora cantiere, interessato da un profondo intervento di ripulitura, documentazione e analisi e conservazione della superficie a impronte e di messa in sicurezza dei fronti di cava, su progetto del Segretariato Regionale Mibact per la Puglia e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, in collaborazione con il Comune di Altamura, ente proprietario dell'area mentre la paleosuperficie - l'estensione coperta dalle orme - è demaniale.
Ci saranno, comunque, altre aperture al pubblico per le scuole e per il territorio a novembre e dicembre.
La scoperta avvenne nel 1999 durante una ricerca di possibili giacimenti di idrocarburi. Si scoprirono le tante impronte il cui numero è ancora imprecisato ma si ipotizza è massiccio: qualche decina di migliaia. I primi esiti delle ricerche saranno presentati domani, in una conferenza pubblica alle ore 11.00 presso il Teatro Mercadante. Gli interventi in corso, infatti, prevedono gli studi del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università di Bari e si conosceranno i primi risultati.
Tanta la curiosità dei visitatori che hanno potuto accedere alla cava e seguire una visita guidata. Tra loro anche molti bambini, curiosissimi di vedere le impronte e di immaginare gli "amati" dinosauri.