La Diocesi scrive la sua pagina di Storia
Si è chiuso il 7 dicembre il Primo Sinodo Pastorale Diocesano. La Chiesa locale «mette da parte gli abiti vecchi»
domenica 11 dicembre 2011
21.00
Con una celebrazione intensa, carica di attenzione e di emozione, si è chiuso lo scorso 7 dicembre il Primo Sinodo Pastorale Diocesano. Un momento storico per la Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, entrata lo stesso giorno nell'Anno Eucaristico, in preparazione al Congresso Eucaristico Diocesano (30 settembre - 6 ottobre 2012).
Affollata ma silenziosa la Sala Polifunzionale annessa al Santuario della Madonna del Buoncammino, dove, esattamente un anno fa, si è svolta anche la solenne apertura del Sinodo. Monsignor Mario Paciello ha consegnato simbolicamente alle 40 parrocchie della Diocesi il Libro del Sinodo, prezioso strumento-guida del nuovo cammino che la Chiesa locale intraprenderà. Il Vescovo ha voluto donare alle comunità parrocchiali anche un Evangeliario a ricordo dell'evento sinodale. Dal 23 al 29 gennaio, il Libro del Sinodo verrà affidato a tutte le altre realtà presenti nella Diocesi. Non è un caso che l'evento sia stato celebrato nella solennità dell'Immacolata. L'invito costante di monsignor Paciello nel corso dell'anno è stato quello di «camminare insieme sotto la guida di Maria».
«Fino ad oggi lo Spirito Santo e noi abbiamo celebrato il Sinodo - ha sottolineato il Vescovo durante l'omelia - ora il Sinodo, con la Grazia dello Spirito e la nostra disponibilità, deve celebrare la nostra nuova vita». La Diocesi è pronta ad indossare una veste nuova «mettendo da parte gli abiti vecchi». Monsignor Paciello ha esortato i presenti a fare del Libro del Sinodo «il vademecum di una missione continua in tutti gli ambiti di vita e in tutti gli ambienti della società». E ha posto l'accento sulle tre priorità messe in evidenza dal Sinodo. «Se scremiamo al massimo l'essenza dei 532 articoli del Libro del Sinodo, se andiamo alla ricerca del suo DNA, emergono tre parole, evangelizzazione, formazione, comunione». Tre «consegne, tre talenti da trafficare».
Nel corso della celebrazione è stato conferito il titolo onorifico di Monsignore a tre sacerdoti, don Vito Colonna, vicario generale della Diocesi, don Mimmo Giannuzzi, segretario del Sinodo e vicario pastorale del Centro per la Formazione ed il Coordinamento, e don Mimmo Laddaga, amministratore delegato dell'ospedale "Miulli". Si tratta di un titolo riservato a chi riceve il sacramento dell'episcopato, ma viene conferito, a seguito di speciale concessione della Santa Sede, anche ai sacerdoti.
Ad accompagnare i diversi momenti della celebrazione, il coro diocesano, composto da settanta elementi e diretto da Filippo Giordano. Alla liturgia, fortemente partecipata, hanno preso parte autorità civili e militari.
In allegato, l'omelia di monsignor Paciello.
Si ringrazia Rino Bisignano per la gentile concessione della immagini.
Affollata ma silenziosa la Sala Polifunzionale annessa al Santuario della Madonna del Buoncammino, dove, esattamente un anno fa, si è svolta anche la solenne apertura del Sinodo. Monsignor Mario Paciello ha consegnato simbolicamente alle 40 parrocchie della Diocesi il Libro del Sinodo, prezioso strumento-guida del nuovo cammino che la Chiesa locale intraprenderà. Il Vescovo ha voluto donare alle comunità parrocchiali anche un Evangeliario a ricordo dell'evento sinodale. Dal 23 al 29 gennaio, il Libro del Sinodo verrà affidato a tutte le altre realtà presenti nella Diocesi. Non è un caso che l'evento sia stato celebrato nella solennità dell'Immacolata. L'invito costante di monsignor Paciello nel corso dell'anno è stato quello di «camminare insieme sotto la guida di Maria».
«Fino ad oggi lo Spirito Santo e noi abbiamo celebrato il Sinodo - ha sottolineato il Vescovo durante l'omelia - ora il Sinodo, con la Grazia dello Spirito e la nostra disponibilità, deve celebrare la nostra nuova vita». La Diocesi è pronta ad indossare una veste nuova «mettendo da parte gli abiti vecchi». Monsignor Paciello ha esortato i presenti a fare del Libro del Sinodo «il vademecum di una missione continua in tutti gli ambiti di vita e in tutti gli ambienti della società». E ha posto l'accento sulle tre priorità messe in evidenza dal Sinodo. «Se scremiamo al massimo l'essenza dei 532 articoli del Libro del Sinodo, se andiamo alla ricerca del suo DNA, emergono tre parole, evangelizzazione, formazione, comunione». Tre «consegne, tre talenti da trafficare».
Nel corso della celebrazione è stato conferito il titolo onorifico di Monsignore a tre sacerdoti, don Vito Colonna, vicario generale della Diocesi, don Mimmo Giannuzzi, segretario del Sinodo e vicario pastorale del Centro per la Formazione ed il Coordinamento, e don Mimmo Laddaga, amministratore delegato dell'ospedale "Miulli". Si tratta di un titolo riservato a chi riceve il sacramento dell'episcopato, ma viene conferito, a seguito di speciale concessione della Santa Sede, anche ai sacerdoti.
Ad accompagnare i diversi momenti della celebrazione, il coro diocesano, composto da settanta elementi e diretto da Filippo Giordano. Alla liturgia, fortemente partecipata, hanno preso parte autorità civili e militari.
In allegato, l'omelia di monsignor Paciello.
Si ringrazia Rino Bisignano per la gentile concessione della immagini.