La difficile convivenza dei due Parchi: l'eolico e la Murgia
Il Presidente dell'Ente Parco esprime soddisfazione per la maggiore attenzione al problema. "Dopo oltre quattro anni di silenzi, oggi tante entusiastiche condivisioni"
lunedì 17 maggio 2010
08.57
"Apprendo con soddisfazione che la Regione Puglia sta ponendo maggiore attenzione alle procedure di valutazione ambientale di impianti per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Infatti l'inadeguatezza delle norme e delle procedure regionali in materia sono state più volte evidenziate dall'Ente Parco che, anche in sede di procedimenti di Autorizzazione Unica di questi impianti, ha rimarcato che la loro realizzazione dovesse essere preceduta da un'attenta valutazione complessiva di tutti i progetti che singolarmente o congiuntamente potessero avere impatti negativi sulle risorse naturali del Parco e delle contigue Z.P.S."
Parole di Girolamo Pugliese, presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia. "In passato – continua Pugliese - l'Ente Parco ha sostenuto queste posizioni in assoluta solitudine senza che alcuna istituzione o associazione le condividesse pubblicamente. Conforta pertanto che dopo oltre quattro anni di silenzi, si manifestino oggi tante entusiastiche condivisioni".
Sono in corso accertamenti da parte della Procura di Bari sulla realizzazione di un parco eolico in Zona di protezione speciale (Zps) a ridosso del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Gli inquirenti stanno vagliando gli atti di autorizzazione per la realizzazione degli impianti e si sta verificando se sia necessaria o meno la valutazione di incidenza ambientale da parte della Regione e dello stesso Parco. C'è un altro sospetto che emerge, sul quale le indagini sono all'inizio, è cioè la possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata in alcune delle società che gestiscono le torri eoliche. Ma finora non ci sono indagati in nessun fronte. Gli accertamenti riguarderebbero anche la presunta violazione di una direttiva comunitaria che prevede una serie di azioni per la conservazione di numerose specie di volatili, in quanto le rotte seguite durante le migrazioni sarebbero disturbate dalle ingombranti pale.
Parole di Girolamo Pugliese, presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia. "In passato – continua Pugliese - l'Ente Parco ha sostenuto queste posizioni in assoluta solitudine senza che alcuna istituzione o associazione le condividesse pubblicamente. Conforta pertanto che dopo oltre quattro anni di silenzi, si manifestino oggi tante entusiastiche condivisioni".
Sono in corso accertamenti da parte della Procura di Bari sulla realizzazione di un parco eolico in Zona di protezione speciale (Zps) a ridosso del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Gli inquirenti stanno vagliando gli atti di autorizzazione per la realizzazione degli impianti e si sta verificando se sia necessaria o meno la valutazione di incidenza ambientale da parte della Regione e dello stesso Parco. C'è un altro sospetto che emerge, sul quale le indagini sono all'inizio, è cioè la possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata in alcune delle società che gestiscono le torri eoliche. Ma finora non ci sono indagati in nessun fronte. Gli accertamenti riguarderebbero anche la presunta violazione di una direttiva comunitaria che prevede una serie di azioni per la conservazione di numerose specie di volatili, in quanto le rotte seguite durante le migrazioni sarebbero disturbate dalle ingombranti pale.