La Corte dei Conti su Acquedotto Pugliese
Nel 2007 l’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 496 mila euro. Attivati 1.300 nuovi interventi per un importo di 68 milioni di euro
lunedì 10 maggio 2010
23.11
"Perseguire obiettivi che consentano migliori garanzie per la tutela del patrimonio sociale e una intensificazione delle attività per accelerare le procedure per realizzare l'intero programma degli interventi, così da assicurare la piena efficienza di tutti gli impianti tecnici, presupposto indispensabile per realizzare la finalità della società che è quella di assicurare il servizio idrico in favore della popolazione, servizio la cui soddisfazione rappresenta un interesse irrinunciabile della collettività". Sono le conclusioni a cui è giunta la Corte dei Conti nella relazioni sul risultato del controllo di gestione finanziaria dell'Acquedotto Pugliese spa per l'esercizio 2007. Secondo la magistratura contabile, il 2007 "ha registrato una svolta significativa nella gestione della società, tendente a migliorarne efficacia ed efficienza, sia per avere avviato nuove procedure per razionalizzare la riscossione dei crediti sia per avere introdotto nuovi modelli organizzativi tendenti a ottenere prestazioni maggiormente qualificate e responsabilizzate". Senza dimenticare, rileva la Corte dei Conti "le procedure di rilevazione contabile hanno cominciato, nel corso dell'anno, a formare oggetto di revisione al fine di consentire una rappresentazione più chiara dei diversi fenomeni gestori".
Da segnalare, a giudizio dei magistrati, anche l'attenzione dei vertici aziendali a "risolvere questioni di grande rilievo quali quella derivante dai rapporti in essere con la società straniera che gestisce i bond correlati ai prestiti obbligazionari". Dal punto di vista finanziario l'esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 496 mila euro che rappresenta il 13 per cento circa del fatturato complessivo: "Si tratta - rileva la Corte dei Conti - di un risultato indubbiamente modesto ma che, tuttavia, è significativo segnale della conferma del trend positivo che caratterizza il triennio 2005-2007". Una considerazione infine la magistratura contabile la dedica agli investimenti, "settore verso il quale la società mostra nel corso del 2007 maggiore attenzione. In effetti gli investimenti hanno ricevuto un significativo nuovo impulso, come dimostra l'attivazione di 1.300 nuovi interventi per un importo di 68 milioni di euro", conclude la magistratura contabile.
Da segnalare, a giudizio dei magistrati, anche l'attenzione dei vertici aziendali a "risolvere questioni di grande rilievo quali quella derivante dai rapporti in essere con la società straniera che gestisce i bond correlati ai prestiti obbligazionari". Dal punto di vista finanziario l'esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 496 mila euro che rappresenta il 13 per cento circa del fatturato complessivo: "Si tratta - rileva la Corte dei Conti - di un risultato indubbiamente modesto ma che, tuttavia, è significativo segnale della conferma del trend positivo che caratterizza il triennio 2005-2007". Una considerazione infine la magistratura contabile la dedica agli investimenti, "settore verso il quale la società mostra nel corso del 2007 maggiore attenzione. In effetti gli investimenti hanno ricevuto un significativo nuovo impulso, come dimostra l'attivazione di 1.300 nuovi interventi per un importo di 68 milioni di euro", conclude la magistratura contabile.