"La città del sesso"
L. Palmisano conduce un'inchiesta sul mondo della prostituzione. Presentato il suo libro
giovedì 3 marzo 2011
Lungi dal voler essere una guida al sesso di strada, nonostante il carattere squisitamente didascalico, "La città del sesso. Dominazioni e prostituzioni tra immagine e corpo" di Leonardo Palmisano (Caratterimobili), presentato lo scorso 26 febbraio presso la sala Consiliare del Comune, punta a generare un "cortocircuito" nel network perfettamente cablato della prostituzione. Un libro inchiesta sul mercato del sesso a pagamento, un racconto che narra le donne-prodotto, oggetto di un mercato globale del sesso culminante nella prestazione richiesta e consumata dal cliente. Una filiera lunghissima, in cui il malaffare e la coercizione contro la figura femminile costituiscono la regola. Cinquantacinque sono i protagonisti che illustrano il mondo della prostituzione, delle escort, dei clienti, ma anche della droga e delle spiacenti e gravi vicissitudini che le donne subiscono, come lo stupro. Un lavoro che parte da una minuziosa inchiesta e sfocia in una attenta analisi del mercato globale del sesso, tema trattato dall'autore con sapiente uso di precetti di economia e marketing. "Come la pornografia, anche l'acquisto dei corpi delle donne è differenziato per gusti e preferenze, costruitisi nella società e tali da garantire la crescita di uno strepitoso volume d'affari mondiale".
Nella prefazione del libro, Omar Calabrese offre un quadro chiarificatore del testo,"Da un lato c'è l'inchiesta condotta sul campo (la città di Bari), con tanto di interviste dirette o riportate ai vari protagonisti (donne, mediatori, clienti). E dall'altro c'è invece l'interpretazione del fenomeno, la lettura dei significati profondi che emergono dalle parole, spesso anche ingenue, degli individui contattati. […] Il volume è fatto, in sostanza, di due sezioni, una dedicata alle vittime (donne) e una ai persecutori (uomini), ma questa seconda distingue gli sfruttatori e i clienti, sia pur giustamente sovrapponendoli".
Luigi Abiusi, che ha introdotto l'incontro, ha presentato un'autentica chiave di lettura del testo di Palmisano, riconoscendo in esso i tratti capitalistici caratterizzanti una larga fascia umana della nostra epoca. "L'altro è visto come colui che procura il plusvalore. La donna non dovrebbe vergognarsi di sfuggire dalla propria pratica quotidiana, l'eros, solo perché Berlusconi omaggia una parte del suo corpo consumando e utilizzando le donne, ma anzi – e come non ricordarsi di Nietzsche, la politicizzazione del mondo passa attraverso l'eccesso- le donne devono assumersi la responsabilità di padroneggiare la sfera erotica in maniera assolutamente libera. La donna non trabocca sull'uomo, ma con l'uomo, ne deriva un parallelo traboccamento dell'uomo. Questa è la possibilità post moderna umanistica che possiamo avere partendo da un libro come La città del sesso".
Leonardo Palmisano ha posto l'accento su come facilmente tutto ruoti attorno a rappresentazioni falsate della donna, "Le immagini, anche quelle pubblicitarie, sono tradotte in qualcosa di corporeo". Si parla, dunque, del mercato del corpo femminile e comparativamente dell'immagine femminile. L'inchiesta condotta dall'autore mette a nudo la violenza psicologica, prima ancora che fisica, di donne straniere costrette alla prostituzione. Al vaglio anche la realtà delle escort, perlopiù sudamericane, che annoverano tra i loro clienti anziani uomini benestanti. E lo sguardo analitico di Palmisano descrive non solo le vittime della prostituzione, ma anche i consumatori del sesso a pagamento come coloro che soffrono "di un incommensurabile abisso affettivo", abituati alla tratta delle prostitute e a schemi comportamentali abbondantemente offerti dal web. Un mondo, quello di internet, che addestra le più abiette menti alla percezione della donna esclusivamente come oggetto da trattare, usare, consumare e che segna l'attuale forma di dominio maschile sulle donne.
Nella prefazione del libro, Omar Calabrese offre un quadro chiarificatore del testo,"Da un lato c'è l'inchiesta condotta sul campo (la città di Bari), con tanto di interviste dirette o riportate ai vari protagonisti (donne, mediatori, clienti). E dall'altro c'è invece l'interpretazione del fenomeno, la lettura dei significati profondi che emergono dalle parole, spesso anche ingenue, degli individui contattati. […] Il volume è fatto, in sostanza, di due sezioni, una dedicata alle vittime (donne) e una ai persecutori (uomini), ma questa seconda distingue gli sfruttatori e i clienti, sia pur giustamente sovrapponendoli".
Luigi Abiusi, che ha introdotto l'incontro, ha presentato un'autentica chiave di lettura del testo di Palmisano, riconoscendo in esso i tratti capitalistici caratterizzanti una larga fascia umana della nostra epoca. "L'altro è visto come colui che procura il plusvalore. La donna non dovrebbe vergognarsi di sfuggire dalla propria pratica quotidiana, l'eros, solo perché Berlusconi omaggia una parte del suo corpo consumando e utilizzando le donne, ma anzi – e come non ricordarsi di Nietzsche, la politicizzazione del mondo passa attraverso l'eccesso- le donne devono assumersi la responsabilità di padroneggiare la sfera erotica in maniera assolutamente libera. La donna non trabocca sull'uomo, ma con l'uomo, ne deriva un parallelo traboccamento dell'uomo. Questa è la possibilità post moderna umanistica che possiamo avere partendo da un libro come La città del sesso".
Leonardo Palmisano ha posto l'accento su come facilmente tutto ruoti attorno a rappresentazioni falsate della donna, "Le immagini, anche quelle pubblicitarie, sono tradotte in qualcosa di corporeo". Si parla, dunque, del mercato del corpo femminile e comparativamente dell'immagine femminile. L'inchiesta condotta dall'autore mette a nudo la violenza psicologica, prima ancora che fisica, di donne straniere costrette alla prostituzione. Al vaglio anche la realtà delle escort, perlopiù sudamericane, che annoverano tra i loro clienti anziani uomini benestanti. E lo sguardo analitico di Palmisano descrive non solo le vittime della prostituzione, ma anche i consumatori del sesso a pagamento come coloro che soffrono "di un incommensurabile abisso affettivo", abituati alla tratta delle prostitute e a schemi comportamentali abbondantemente offerti dal web. Un mondo, quello di internet, che addestra le più abiette menti alla percezione della donna esclusivamente come oggetto da trattare, usare, consumare e che segna l'attuale forma di dominio maschile sulle donne.