L'Unione ad Altamura

Questa sera la presentazione del film di Frédéric Moulin

venerdì 24 febbraio 2017
Sarà presentato questa sera presso la Feltrinelli di Altamura con inizio fissato alle 19, il film L'Unione che sarà girato nelle prossime settimane ad Altamura, in Francia e Lussemburgo.
A presentare l'opera è il suo autore, il regista parigino Frédéric Moulin, innamorato dell'Italia e soprattutto della storia di Altamura.

Sono un attore francese, di origine italiana. Sono laureato in lingua italiana e giro regolarmente in Italia film per il cinema e la televisione. Da anni cerco di calarmi nei contesti del paese e nella lingua delle mie radici, poiché provo un grande senso di appartenenza ed ho l'Italia nel cuore. Un pugno di eletti e non eletti influenzati da un esercito di lobbisti privati, solidamente radicati nelle più alte istanze del potere, forgia leggi, decide che ne sarà della vita quotidiana di centinaia di milioni di persone e si arroga di fatto il diritto di potersi appropriare del loro destino. Raramente consultato su queste decisioni, il cittadino si orienta verso il suo ambiente più vicino, si concentra sul suo paese, la sua regione, la sua città. Identifica il suo territorio a ciò che esso produce e possiede, che si tratti di una specialità culinaria o un'opera d'arte. Il ripiegarsi sulla propria identità s'impone in numerosi paesi, cosa che provoca il rafforzamento di movimenti e idee estremi. Con il postulato di una mondializzazione che rende ogni prodotto, ogni insegna disponibili ovunque, le diverse culture e tradizioni tendono ad essere standardizzate. Tuttavia, resto convinto che esiste il modello di un'Europa che sa armonizzare il funzionamento di tanti paesi e culture disparate, che contribuisce all'interesse generale, che realmente aderisce al motto dell'Unione europea : "Unita nella diversità"… per la pace e la prosperità. Propongo uno sguardo sui temi dell'amore e della tirannia in un film corale che sarà girato in tre città : Altamura, Pézenas in Francia, Lussemburgo Città in Lussemburgo.

Il nuovo Sindaco di Altamura, nominato dall'organizzazione, decide di sfrattare dalla grotta Ciccillo, lo scheletro millenario, orgoglio della città. Gli Altamurani si batteranno per difendere e preservare il loro patrimonio. A Pézenas, una coppia di sessantenni vede la sua vita sconvolta da una nuova regolamentazione. In Lussemburgo, capiremo come le decisioni sono state prese, vedremo a che punto l'esercizio del potere può essere arbitrario. Lo spettatore seguirà contemporaneamente questi tre racconti intrecciati che descrivono l'impatto delle direttive di un'organizzazione transnazionale tirannica, sulla cellula intima degli abitanti. Giustino, il rappresentante, il prodotto di questa organizzazione, servirà da vettore unificatore del film. Avendo ricevuto ordini di missione in Lussemburgo, partirà in Francia come negoziatore e in Italia come Sindaco per applicare nuove direttive, sconvolgendo la vita degli altri protagonisti. Assisteremo alla progressiva costruzione di legami tramite una rete di parallelismi, in grado di creare analogie e paragoni tra i personaggi e i loro destini individuali. Nel corso delle mie ricerche sulla protezione dei savoir-faire in Europa, ho scoperto la certificazione DOP del pane di Altamura. La storia di Ciccillo ha rafforzato la mia convinzione di ambientare uno dei tre racconti in questa città. Durante il mio recente soggiorno in loco, sono rimasto particolarmente colpito dalla ferrea determinazione degli Altamurani che difendono la loro gastronomia e la loro identità contro lo scempio della globalizzazione.

Desidero valorizzare questa sacca di resistenza "all'italiana" come se fosse l'unica al mondo. Sono stato anche affascinato dalla bellezza di Pézenas "La Piccola Versailles del Languedoc", in cui ho deciso di esprimere il senso di colpa di un uomo di più di sessant'anni che, dopo aver lavorato tutta la vita, deve tornare a sgobbare a causa di una nuova direttiva che gli fa perdere la pensione di reversibilità della moglie deceduta e mette in pericolo la sua stabilità sentimentale. Lo vedremo arenarsi in sentimenti contraddittori, una sorta di "cattivi pensieri", che ci faranno condividere, dal profondo, l'angoscia di una coppia che vede svanire la sua vita insieme. È in questi preziosi scrigni di una rara eleganza che intendo creare un legame affettivo tra lo spettatore e gli amanti - della loro città, della loro intima sfera - che lottano per la dignità e la preservazione del patrimonio. All'inizio del film, si scopre un mondo gioioso di colori radiosi e rassicuranti. I primi piani ci mostrano i tre contesti e gli intrighi. Le distese di grano ad Altamura, i filari di vigne a Pézenas, l'erba di un campo da golf a Lussemburgo. Saremo immersi in un universo fluido ed armonioso così come apparentemente armonioso è il quotidiano pacifico degli abitanti. Le immagini bucoliche create dalla ricchezza naturale dell'Alta Murgia e quelle del sud della Francia faranno da controparte a numerosi schermi di telefonini, di computer, di televisione, di pannelli ed etichette che occupano tutto lo schermo, così come l'aridità, la rigidità dell'amministrazione dispotica occupa, schiaccia, domina lo spazio intimo dei personaggi. Ci si soffermerà a lungo per descrivere la distanza tra gli individui, per esprimere i dilemmi e l'empatia di fronte all'impotenza dei personaggi. Lo spazio e il corpo degli individui saranno frammentati per far sentire il silenzio del malessere o del respiro, delle parole che i personaggi non vogliono sentire - il Sindaco dà i suoi ordini bisbigliandoli all'orecchio, Vincent evita Mimi. Ci verrà rivelato ciò che ci fa paura. Grazie al tono di una commedia dalle sfumature amare, i sentimenti dei personaggi verso l'assurdità e l'ingiustizia di queste nuove regolamentazioni saranno espressi al meglio.