Il Centrosinistra sulla revoca delle dimissioni da parte del Sindaco
“L’ultimo atto di una patetica e irresponsabile farsa”. "Tutto come prima, come se nulla fosse accaduto"
venerdì 15 ottobre 2010
09.53
"Altamura è stata presa in giro!!! Stacca ritira le dimissioni. Tutto come prima, come se nulla fosse accaduto!!!" è il titolo di un comunicato delle forze del Centrisinistra altamurano (PD, SEL, Aria Fresca, Altamura con Piglionica, IDV, PRC, PSI, Verdi e Comunisti Italiani). «Nel corso del consiglio comunale del 30 settembre scorso», si legge nel comunicato, che è datato 12 ottobre, «il Sindaco Stacca ha ritirato le dimissioni presentate in seguito al mancato farsi da parte del presidente del Consiglio comunale, Nico Dambrosio, nonostante quest'ultimo sia rimasto saldamente al suo posto. Si tratta dell'ultimo atto di una patetica e irresponsabile farsa, iniziata con le sconcertanti dichiarazioni "beatificanti" del presunto boss, Bartolo Dambrosio, da parte del presidente del Consiglio comunale, Nico Dambrosio, dell'assessore alla cultura, Giovanni Saponaro, e dello stesso Sindaco».
«Eppure», continua il comunicato, «era stato il sindaco Stacca a brandire l'arma delle proprie dimissioni, in polemica col suo collega di partito, dichiarando con forza che se non si fosse dimesso Nico Dambrosio, la Città sarebbe andata a nuove elezioni. Nel frattempo, sono state pubblicate intercettazioni telefoniche tra i titolari della ditta TRA.DE.CO, Nico Dambrosio e il segretario particolare del sindaco, Pasquale Lomurno, che fanno esplicito riferimento a mazzette e bustarelle, con rimandi diretti allo stesso sindaco Stacca. La Procura di Bari da tempo parla apertamente di "un intreccio politico-affaristico-mafioso" sul nostro territorio ed ha ottenuto dalla Direzione Nazionale Antimafia l'invio di un alto magistrato, il sostituto procuratore Roberto Pennisi, per supportare gli inquirenti baresi che stanno portando avanti indagini delicate e complesse. Un quadro di estrema gravità che desta preoccupazione e sgomento. Eppure, nel Palazzo di Città, è come se non sia successo nulla».
«Il presidente del consiglio Dambrosio non si è dimesso», si legge, «il Sindaco e la sua maggioranza, forti a chiacchiere, ma a zero quanto ad atti concreti, hanno pensato bene di non sottoscrivere la mozione di sfiducia firmata da tutti i consiglieri delle opposizioni. Il presidente del consiglio è ancora lì, nell'imbarazzo generale, ma non del Sindaco e del centrodestra, evidentemente. L'assessore Giovanni Saponaro, grande estimatore del fascino del presunto boss assassinato, è anche lui al suo posto, sulla sua poltrona, e al sindaco Stacca non è passato ancora per la mente di procedere alla revoca della sua delega assessorile. Il segretario particolare del sindaco, Pasquale Lomurno, dopo aver annunciato le sue dimissioni, risulta invece tuttora in ferie e si concede anche il lusso di inviare messaggi intimidatori agli esponenti delle opposizioni (non sappiamo se su incarico di altri). Il sindaco Stacca, senza che siano venuti meno i motivi che lo avevano spinto a dimettersi, ha ritirato le sue dimissioni come se nulla fosse accaduto. È questo il loro modo di fare chiarezza? Il sindaco Stacca, con la condotta di queste ultime settimane, ha confermato a tutti di disinteressarsi completamente di moralità e di responsabilità istituzionale».
«Il centrosinistra di Altamura», si conclude nella nota, «confida nell'azione della Magistratura e non vuole sostituirsi ad essa nell'emanare sentenze, ma condanna l'atteggiamento della maggioranza di centrodestra e del Sindaco, che si stanno mostrando del tutto incapaci di affrontare la gravità della questione morale nella nostra Città ed incapaci di prendere le distanze da personaggi discussi e discutibili. I partiti ed i movimenti di opposizione credono che questa stagione amministrativa debba chiudersi al più presto. Il centrosinistra ad Altamura è in grado di esprimere, con i suoi consiglieri comunali, con il consigliere regionale Michele Ventricelli in raccordo con il governo di Vendola, con i suoi rappresentanti e militanti, un personale politico credibile, responsabile e autorevole: si mette a disposizione dei cittadini altamurani per costituire una rete sociale di partecipazione attiva, baluardo di legalità diffusa, promuovendo vera trasparenza e cultura delle regole; si pone come alternativa unitaria a questo centrodestra rissoso, lacerato, che da mesi trascura i problemi quotidiani della Città e che si sta rivelando permeabile alle infiltrazioni del malaffare; ha l'ambizione e la volontà di essere il punto di riferimento politico di un'Altamura migliore».
«Eppure», continua il comunicato, «era stato il sindaco Stacca a brandire l'arma delle proprie dimissioni, in polemica col suo collega di partito, dichiarando con forza che se non si fosse dimesso Nico Dambrosio, la Città sarebbe andata a nuove elezioni. Nel frattempo, sono state pubblicate intercettazioni telefoniche tra i titolari della ditta TRA.DE.CO, Nico Dambrosio e il segretario particolare del sindaco, Pasquale Lomurno, che fanno esplicito riferimento a mazzette e bustarelle, con rimandi diretti allo stesso sindaco Stacca. La Procura di Bari da tempo parla apertamente di "un intreccio politico-affaristico-mafioso" sul nostro territorio ed ha ottenuto dalla Direzione Nazionale Antimafia l'invio di un alto magistrato, il sostituto procuratore Roberto Pennisi, per supportare gli inquirenti baresi che stanno portando avanti indagini delicate e complesse. Un quadro di estrema gravità che desta preoccupazione e sgomento. Eppure, nel Palazzo di Città, è come se non sia successo nulla».
«Il presidente del consiglio Dambrosio non si è dimesso», si legge, «il Sindaco e la sua maggioranza, forti a chiacchiere, ma a zero quanto ad atti concreti, hanno pensato bene di non sottoscrivere la mozione di sfiducia firmata da tutti i consiglieri delle opposizioni. Il presidente del consiglio è ancora lì, nell'imbarazzo generale, ma non del Sindaco e del centrodestra, evidentemente. L'assessore Giovanni Saponaro, grande estimatore del fascino del presunto boss assassinato, è anche lui al suo posto, sulla sua poltrona, e al sindaco Stacca non è passato ancora per la mente di procedere alla revoca della sua delega assessorile. Il segretario particolare del sindaco, Pasquale Lomurno, dopo aver annunciato le sue dimissioni, risulta invece tuttora in ferie e si concede anche il lusso di inviare messaggi intimidatori agli esponenti delle opposizioni (non sappiamo se su incarico di altri). Il sindaco Stacca, senza che siano venuti meno i motivi che lo avevano spinto a dimettersi, ha ritirato le sue dimissioni come se nulla fosse accaduto. È questo il loro modo di fare chiarezza? Il sindaco Stacca, con la condotta di queste ultime settimane, ha confermato a tutti di disinteressarsi completamente di moralità e di responsabilità istituzionale».
«Il centrosinistra di Altamura», si conclude nella nota, «confida nell'azione della Magistratura e non vuole sostituirsi ad essa nell'emanare sentenze, ma condanna l'atteggiamento della maggioranza di centrodestra e del Sindaco, che si stanno mostrando del tutto incapaci di affrontare la gravità della questione morale nella nostra Città ed incapaci di prendere le distanze da personaggi discussi e discutibili. I partiti ed i movimenti di opposizione credono che questa stagione amministrativa debba chiudersi al più presto. Il centrosinistra ad Altamura è in grado di esprimere, con i suoi consiglieri comunali, con il consigliere regionale Michele Ventricelli in raccordo con il governo di Vendola, con i suoi rappresentanti e militanti, un personale politico credibile, responsabile e autorevole: si mette a disposizione dei cittadini altamurani per costituire una rete sociale di partecipazione attiva, baluardo di legalità diffusa, promuovendo vera trasparenza e cultura delle regole; si pone come alternativa unitaria a questo centrodestra rissoso, lacerato, che da mesi trascura i problemi quotidiani della Città e che si sta rivelando permeabile alle infiltrazioni del malaffare; ha l'ambizione e la volontà di essere il punto di riferimento politico di un'Altamura migliore».