"L'ex Palazzo dell'Aqp è un bene del Comune, non un Bene Comune"
Il Comitato ABC propone di destinare l'immobile a museo dell'acqua, oltre che del pane. La proposta di mozione presentata durante la seduta consiliare del 9 giugno
martedì 12 luglio 2011
Un museo dell'acqua, unito a quello del pane, nell'ex Palazzo dell'Acquedotto pugliese, sito in piazza Aldo Moro. È la proposta lanciata dal Comitato Acqua Bene Comune di Altamura. "Potrebbe contemplare - scrive il Comitato - i due elementi essenziali su cui si basa(va) la vita sociale, culturale economica di Altamura, l'àcqwe e 'u puéne".
"Lo scorso 12 e 13 giugno - si legge nella nota - oltre 26mila altamurani hanno detto chiaramente che la gestione dell'acqua dev'essere sottratta al mercato, sull'acqua non si possono fare profitti! Il referendum è stata la prova che sulle questioni fondamentali, sui Beni Comuni, la gente non intende delegare a prescindere. E' stata la vittoria della democrazia partecipativa".
"Il Comune di Altamura - scrive ancora il Comitato - dopo aver sancito nel proprio Statuto Comunale che l'acqua è un diritto umano (febbraio 2010), ha convocato un Consiglio comunale straordinario e monotematico lo scorso 9 giugno 2011 per discutere di richiami statutari al principio dell'Acqua Bene Comune, invitando il Comitato AcquaBeneComune di Altamura ad intervenire durante i lavori. E' stata un'ulteriore occasione per parlare e per dibattere sul paradigma culturale fondamentale che sottende la concezione della gestione di un bene essenziale per la vita com'è l'Acqua".
Durante i lavori della seduta consiliare, il Comitato ABC Altamura ha sottoposto al Presidente del consiglio ed ai consiglieri una proposta di mozione volta a impegnare il Comune a "promuovere l'utilizzo di acqua di rubinetto nel Palazzo di Città, nelle mense scolastiche e nelle scuole comunali e a invitare le scuole di ogni ordine e grado a porre in essere iniziative concrete per la promozione dell'uso di acqua di rubinetto e ad escludere l'acqua in bottiglia dai prodotti accessibili agli studenti nei distributori automatici". Nella proposta di mozione si invitava il Comune a "sostenere la sessione 2011/2012 della Facoltà dell'Acqua ad Altamura, a promuovere la predisposizione di un piano di recupero e salvaguardia della falda acquifera sottostante il Comune di Altamura (vedi LaPutta e Vuccolo), a farsi promotore di un Campionato dell'Acqua tra tutte le scuole primarie e secondarie di 1° grado, a valutare l'opportunità di destinare l'ex Palazzo dell'AQP ad un museo dell'Acqua Bene Comune".
"Lo straordinario risultato referendario con il 57% degli altamurani che hanno detto Sì ad una gestione pubblica/partecipata dei Servizi Idrici e No ai profitti sull'Acqua dimostra - continua il Comitato - che queste istanze meritano una costante attenzione da parte degli amministratori locali. Chiediamo dunque al Sindaco, al Presidente del Consiglio ed all'intero Consiglio comunale di discutere quanto prima le proposte del Comitato".
"Quanto all'ultimo punto contemplato nella proposta di mozione sottoposta al Consiglio comunale - si sottolinea nella nota - abbiamo appreso che l'8 luglio scorso si è tenuto un incontro-dibattito pubblico con interventi programmati a latere delle relazioni, promosso dal gruppo consigliare regionale di SEL dal titolo Riutilizzo dei beni comuni. Il caso dell'ex palazzo dell'Acquedotto Pugliese. L'Ex Palazzo dell'Acquedotto è un bene del Comune (non un Bene Comune), essendo stata deliberata la sua acquisizione dal Comune di Altamura nel maggio scorso. Ci auguriamo che il processo che porta alla definizione del futuro dell'ex palazzo dell'Acquedotto Pugliese sia il più democratico e partecipato possibile, ciò significherebbe aver compreso il vero messaggio che il referendum dello scorso giugno ha portato con sé, ed è per tal motivo che le associazioni, i comitati e singoli cittadini devono essere chiamati ad esprimersi anche su questo. La nostra proposta - conclude il Comitato - già all'attenzione del Consiglio comunale, è che l'edificio storico diventi funzionale alla promozione della cultura del Bene Comune per eccellenza, l'acqua, e per promuovere una nuova cultura dell'acqua basata su una gestione democratica e partecipata che consenta di salvaguardare il bene utilizzandolo in maniera da garantirne l'accesso a tutti".
"Lo scorso 12 e 13 giugno - si legge nella nota - oltre 26mila altamurani hanno detto chiaramente che la gestione dell'acqua dev'essere sottratta al mercato, sull'acqua non si possono fare profitti! Il referendum è stata la prova che sulle questioni fondamentali, sui Beni Comuni, la gente non intende delegare a prescindere. E' stata la vittoria della democrazia partecipativa".
"Il Comune di Altamura - scrive ancora il Comitato - dopo aver sancito nel proprio Statuto Comunale che l'acqua è un diritto umano (febbraio 2010), ha convocato un Consiglio comunale straordinario e monotematico lo scorso 9 giugno 2011 per discutere di richiami statutari al principio dell'Acqua Bene Comune, invitando il Comitato AcquaBeneComune di Altamura ad intervenire durante i lavori. E' stata un'ulteriore occasione per parlare e per dibattere sul paradigma culturale fondamentale che sottende la concezione della gestione di un bene essenziale per la vita com'è l'Acqua".
Durante i lavori della seduta consiliare, il Comitato ABC Altamura ha sottoposto al Presidente del consiglio ed ai consiglieri una proposta di mozione volta a impegnare il Comune a "promuovere l'utilizzo di acqua di rubinetto nel Palazzo di Città, nelle mense scolastiche e nelle scuole comunali e a invitare le scuole di ogni ordine e grado a porre in essere iniziative concrete per la promozione dell'uso di acqua di rubinetto e ad escludere l'acqua in bottiglia dai prodotti accessibili agli studenti nei distributori automatici". Nella proposta di mozione si invitava il Comune a "sostenere la sessione 2011/2012 della Facoltà dell'Acqua ad Altamura, a promuovere la predisposizione di un piano di recupero e salvaguardia della falda acquifera sottostante il Comune di Altamura (vedi LaPutta e Vuccolo), a farsi promotore di un Campionato dell'Acqua tra tutte le scuole primarie e secondarie di 1° grado, a valutare l'opportunità di destinare l'ex Palazzo dell'AQP ad un museo dell'Acqua Bene Comune".
"Lo straordinario risultato referendario con il 57% degli altamurani che hanno detto Sì ad una gestione pubblica/partecipata dei Servizi Idrici e No ai profitti sull'Acqua dimostra - continua il Comitato - che queste istanze meritano una costante attenzione da parte degli amministratori locali. Chiediamo dunque al Sindaco, al Presidente del Consiglio ed all'intero Consiglio comunale di discutere quanto prima le proposte del Comitato".
"Quanto all'ultimo punto contemplato nella proposta di mozione sottoposta al Consiglio comunale - si sottolinea nella nota - abbiamo appreso che l'8 luglio scorso si è tenuto un incontro-dibattito pubblico con interventi programmati a latere delle relazioni, promosso dal gruppo consigliare regionale di SEL dal titolo Riutilizzo dei beni comuni. Il caso dell'ex palazzo dell'Acquedotto Pugliese. L'Ex Palazzo dell'Acquedotto è un bene del Comune (non un Bene Comune), essendo stata deliberata la sua acquisizione dal Comune di Altamura nel maggio scorso. Ci auguriamo che il processo che porta alla definizione del futuro dell'ex palazzo dell'Acquedotto Pugliese sia il più democratico e partecipato possibile, ciò significherebbe aver compreso il vero messaggio che il referendum dello scorso giugno ha portato con sé, ed è per tal motivo che le associazioni, i comitati e singoli cittadini devono essere chiamati ad esprimersi anche su questo. La nostra proposta - conclude il Comitato - già all'attenzione del Consiglio comunale, è che l'edificio storico diventi funzionale alla promozione della cultura del Bene Comune per eccellenza, l'acqua, e per promuovere una nuova cultura dell'acqua basata su una gestione democratica e partecipata che consenta di salvaguardare il bene utilizzandolo in maniera da garantirne l'accesso a tutti".