L'editoriale

Alla ricerca di un valore. Da dove partire?

sabato 13 novembre 2010 18.35
A cura di Angela Colonna
In primo piano il caso Sanità. Di rimando tutti penseranno a immagini di pazienti, medicine, posti letto, camici, medici, bastone di Asclepio e croci varie, ma in realtà non è così ovvio il richiamo. A voler utilizzare il linguaggio matematico diremmo che la sanità è direttamente proporzionale alla politica. Già. Ormai ci hanno insegnato una sempre efficace dietrologia, quella dell'interesse.

E gli esempi ci vengono dall'alto, dai nostri politici italiani, che di italiano non conoscono neanche il testo dell'inno nazionale. Forse il 150° anniversario di unità d'Italia – e speriamo che anche le scuole altamurane diano il loro segno con interessanti progetti a riguardo- può rappresentare una giusta occasione per impararlo, quanto meno sarà una opportunità di pensiero, di riflessione. Perché mai quei mille uomini, idealisti mazziniani e intellettuali repubblicani, avrebbero tanto combattuto mettendo a repentaglio la propria vita? Per un valore. Sentito, riconosciuto come autentico e imprescindibile. E noi, conosciamo oggi il significato del termine "valore"? No, se pensiamo che si è resa necessaria anche qui in Altamura la distribuzione di un magazine per miss, foto di volti (e non solo) pubblicati come fossero offerte da supermercato. No, se il sogno dei giovanissimi è sbarcare al lido del Grande Fratello. No, se gli argomenti cardine sui giornali hanno come sfondo la camera da letto dei politici. Qui una sola precisazione. Di certo non interessa a nessuno l'attività sessuale dei governanti, ma non vogliamo che passi alle nostre teenager il messaggio che l'unico esame da superare per far carriera politica sia da sostenere proprio nelle camere da letto. E non è poco aggiungere che poi quelle persone, esaminate a dovere, recepiscono stipendi da circa 10mila euro pagati da noi per la loro abilità.

Allora cerchiamo di ritrovare un valore. Partiamo dalle nostre realtà. Si può incominciare per esempio dal valore della sana politica, confidando nelle coscienze dei nostri amministratori comunali che sono chiamati, oggi più che mai, ad un risveglio, a dare un segno di concretezza e a lasciar perdere vecchie definizioni del nostro paese come "isola felice", perché a dir il vero, è più corretto parlare di "felicità isolata" nelle cerchie di pochi. Ma Altamura ha più di 70mila abitanti, bisognerà pur dare una risposta a tutti. E non tutti sono disposti a mandar giù dichiarazioni e ritrattazioni di esse o diverse versioni dei fatti, dettate a seconda degli umori.

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