L'"Antica Masseria" affidata all'istituto alberghiero "Denora"?

Voci ancora ufficiose sulla presenza del ministro Giannini

domenica 11 gennaio 2015 8.41
A cura di Francesco Mastromatteo
Un'altra proprietà sottratta alla mafia locale potrebbe diventare ben presto la palestra per gli aspiranti chef del territorio.

La vicenda dell'"Antica Masseria", sequestrato dallo Stato e al centro di una complicata querelle burocratica, sembrerebbe giunta a un punto di svolta, con l'affidamento in gestione all'Istituto Alberghiero "Denora", ufficializzato alla presenza del ministro della pubblica istruzione Stefania Giannini il prossimo 15 gennaio.

Mancano per ora i comunicati ufficiali, ma arriva qualche conferma ufficiosa da ambienti istituzionali, che parlano della presenza di autorità governative per il convegno previsto in quella data. Bocche cucite presso la dirigenza dell'istituto, che si trincera dietro i "no comment", ma è un silenzio che sembra confermare le voci di corridoio, in attesa che programmi e accordi vengano messi a punto.

Una vicenda travagliata, quella dell'ex "Parco dei Templari", sala ricevimenti dal valore attorno ai 16 milioni di euro, sottratta ai clan malavitosi locali (al centro di una poderosa inchiesta, quella scaturita dall'operazione "Canto del cigno", finita recentemente, dopo un lunghissimo processo, con una raffica di assoluzioni) ed affidata dallo Stato in un primo momento, nel giugno del 2011, al noto chef Gianfranco Vissani, in qualità di consulente, e alla gestione della Virgiglio project, società con sede a Roma.

Tempo un anno, però, e gli affari dell'"Antica Masseria" finirono clamorosamente in passivo: fatture e stipendi non pagati, decine di dipendenti per strada e uno strascico di aspre polemiche per una gestione ritenuta tanto "prestigiosa" quanto poco rispettosa delle produzioni e delle specificità locali. Da allora, l'inizio di un'odissea burocratica in cui l'unica certezza, finora, era stato il paradosso di un'azienda un tempo florida e desolatamente chiusa una volta finita nelle mani dello Stato. Una vera beffa per la cultura della legalità e per l'economia del territorio.

Senza esito anche i ripetuti tentativi da parte degli ex lavoratori della struttura di ottenerne la gestione, dopo la bocciatura, da parte dell'Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, dei relativi progetti, ritenuti "non aderenti alle finalità di utilizzo dei beni immobili confiscati previste dalla normativa vigente".

Infine, l'assegnazione al Ministero dell'Istruzione e dell'Università, anche se gli appelli del sindaco Mario Stacca per affidarla alla scuola alberghiera della città (come poi avvenuto per un altro bene sequestrato alla criminalità murgiana, "La dimora del Barone", concesso, con una scelta senza precedenti, agli studenti dell'istituto alberghiero Majorana di Bari senza aspettare la confisca definitiva), finora erano caduti nel vuoto.

L'arrivo del ministro Giannini potrebbe dunque mettere fine alla vicenda, secondo l'esito già concretizzatosi nel caso della "Dimora del Barone", anche se restano tutte da definire le questioni tecniche sulla gestione della struttura e sul destino degli ex dipendenti.