L’affido è… “la prima ti ha dato la vita, la seconda ti ha insegnato a viverla”
Una serie di incontri per permettere a qualsiasi minore di vivere in famiglia
domenica 31 gennaio 2010
Che cos'è l'affido? Una domanda a cui, un po' di tempo fa, qualcuno, rimasto anonimo, rispose con una poesia. Versi che parlano di due donne, "una, forse, non la ricordi/l'altra la chiami mamma./La prima ti ha dato la vita/la seconda ti ha insegnato a viverla".
Con la costituzione di una Èquipe Multidisciplinare Integrata, l'Ambito Territoriale n. 1, composto dai Comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Santeramo in Colle, e il Distretto Socio Sanitario 4 della ASL BA, in attuazione e nel rispetto della normativa vigente, vogliono contribuire a promuovere l'affido dei minori per attuare il diritto fondamentale di qualsiasi bambino o ragazzo, quello di vivere in una famiglia. Ecco perché l'iniziativa "Apri all'affido". L'Èquipe è presieduta dalla dottoressa Maria Bruna Moramarco (Dss 4) e composta dagli assistenti sociali dei Comuni e dei Consultori. Il coordinamento delle attività è dell'Ufficio di Piano dell'Ambito territoriale.
L'affido è "aiutare un bambino o una bambina a crescere, prendersi cura di un ragazzo in un momento difficile della sua vita". Se n'è è parlato, lo scorso 26 gennaio, presso la Sala Conferenze Tommaso Fiore. Presenti il dott. Mario Stacca, sindaco e presidente Coordinamento Istituzionale, la dott.ssa L. Laddaga, Asl Ba direttore distretto S.S., la dott.ssa M. B. Moramarco, responsabile Èquipe Integrata, la dott.ssa C. Binetti, Servizi Sociali Comune di Altamura, la dott.ssa V. Pelonzi, psicologa e psicoterapeuta, il dott. Antonello Laterza, assessore ai Servizi Sociali Comune di Altamura.
L'incontro in programma ad Altamura è stato precedente a quello di Gravina (27 gennaio) e di Santeramo (28 gennaio).
La dott.ssa Laddaga ha sottolineato come "l'affido non sia esteso solo al bambino, ma all'intera famiglia". Un "affido part-time", perché, in realtà, il minore "è della famiglia". Nel corso della serata si sono susseguiti interventi e testimonianze. A raccontare la propria esperienza, tra le altre, la signora Caterina Cicirelli, "pioniera dell'affido ad Altamura": «26 anni fa, a Bari, ho avuto il mio primo affido. Nel 1994, i primi affidi anche ad Altamura». Nella testimonianza della signora Cicirelli, due fratellini di nazionalità albanese che le avevano chiesto l'adozione: «Ora ho sei nipotini e la mia porta è ancora spalancata all'affido».
«Stiamo per aprire un'altra casa famiglia ed un centro diurno», ha sottolineato Tonio Angelastri, presidente di "Casa Letizia", «dobbiamo prenderci cura non solo dei ragazzi, ma anche delle famiglie».
Queste, invece, le parole del consigliere comunale Angela Cornacchia, presente all'incontro: «L'affido è una sorta di tutela temporanea, ma a tempo pieno, del bambino. Occorre sensibilizzare le coppie e le famiglie». Nel corso della serata sono stati distribuiti dei moduli di adesione all'affido. Previsti ulteriori incontri sul tema.
Con la costituzione di una Èquipe Multidisciplinare Integrata, l'Ambito Territoriale n. 1, composto dai Comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Santeramo in Colle, e il Distretto Socio Sanitario 4 della ASL BA, in attuazione e nel rispetto della normativa vigente, vogliono contribuire a promuovere l'affido dei minori per attuare il diritto fondamentale di qualsiasi bambino o ragazzo, quello di vivere in una famiglia. Ecco perché l'iniziativa "Apri all'affido". L'Èquipe è presieduta dalla dottoressa Maria Bruna Moramarco (Dss 4) e composta dagli assistenti sociali dei Comuni e dei Consultori. Il coordinamento delle attività è dell'Ufficio di Piano dell'Ambito territoriale.
L'affido è "aiutare un bambino o una bambina a crescere, prendersi cura di un ragazzo in un momento difficile della sua vita". Se n'è è parlato, lo scorso 26 gennaio, presso la Sala Conferenze Tommaso Fiore. Presenti il dott. Mario Stacca, sindaco e presidente Coordinamento Istituzionale, la dott.ssa L. Laddaga, Asl Ba direttore distretto S.S., la dott.ssa M. B. Moramarco, responsabile Èquipe Integrata, la dott.ssa C. Binetti, Servizi Sociali Comune di Altamura, la dott.ssa V. Pelonzi, psicologa e psicoterapeuta, il dott. Antonello Laterza, assessore ai Servizi Sociali Comune di Altamura.
L'incontro in programma ad Altamura è stato precedente a quello di Gravina (27 gennaio) e di Santeramo (28 gennaio).
La dott.ssa Laddaga ha sottolineato come "l'affido non sia esteso solo al bambino, ma all'intera famiglia". Un "affido part-time", perché, in realtà, il minore "è della famiglia". Nel corso della serata si sono susseguiti interventi e testimonianze. A raccontare la propria esperienza, tra le altre, la signora Caterina Cicirelli, "pioniera dell'affido ad Altamura": «26 anni fa, a Bari, ho avuto il mio primo affido. Nel 1994, i primi affidi anche ad Altamura». Nella testimonianza della signora Cicirelli, due fratellini di nazionalità albanese che le avevano chiesto l'adozione: «Ora ho sei nipotini e la mia porta è ancora spalancata all'affido».
«Stiamo per aprire un'altra casa famiglia ed un centro diurno», ha sottolineato Tonio Angelastri, presidente di "Casa Letizia", «dobbiamo prenderci cura non solo dei ragazzi, ma anche delle famiglie».
Queste, invece, le parole del consigliere comunale Angela Cornacchia, presente all'incontro: «L'affido è una sorta di tutela temporanea, ma a tempo pieno, del bambino. Occorre sensibilizzare le coppie e le famiglie». Nel corso della serata sono stati distribuiti dei moduli di adesione all'affido. Previsti ulteriori incontri sul tema.