Missili e bombe atomiche sulla Murgia
Il Liceo Classico Cagnazzi presenta "Iupiter". Sonorizzazione dal vivo di un film
martedì 31 maggio 2011
10.11
Si è tenuta ieri, 30 maggio, a conclusione del progetto Le(g)ali al Sud – Il Sud nei 150 anni dell'unificazione nazionale - una particolare iniziativa promossa dal Liceo Classico Cagnazzi di Altamura. "Iupiter", un film teatrale su missili e bombe atomiche, di Michele Santeramo, con Michele Santeramo, Giorgio Vendola e Marcello Zinni. Si tratta di uno spettacolo, con alcune note comiche, proposto come sonorizzazione dal vivo di un film. Narrazione e musica sono stati prodotti all'interno di una improntata sala di doppiaggio, sotto un grande telo sul quale venivano proiettate immagini e personaggi.
"Se si pensa che all'inizio degli anni '60 – si legge nel comunicato di presentazione - le bombe atomiche stavano sulla Murgia, in mezzo ai pastori e alle pecore… C'erano 30 missili alti 27,5 metri, ciascuno con dentro una bomba atomica di potenza cento volte superiore alla bomba lanciata su Hiroshima. Questa è la storia di un tecnico che viene chiamato a fare una riparazione sulla fiancata di un missile". Il lavoro di sistemazione, però, gli costa la vita. Caduto dall'estremità del missile, il tecnico riporta un trauma cranico che inizialmente non gli viene riconosciuto, ma che lo porta alla morte al suo rientro in casa.
I missili narrati, che trovano voce nel testo "La Murgia nella guerra fredda – dai missili atomici agli itinerari della pace" (Torre Nebbia), sono i missili Jupiter, nel film teatrale detti "Iupiter". Il nome è volutamente filtrato da una traslazione semantica che sottolinea il passaggio dalla guerra alla pace. Un progetto, dunque, che mira al recupero della memoria, alla acquisizione della conoscenza dei nostri luoghi, al confronto sui temi della pace e del disarmo.
Pietro Castoro, docente di Filosofia presso il Liceo Classico Cagnazzi, spiega nel testo: "Il 1 marzo 1957 viene lanciato il primo missile I.R.B.M. (Intermediate Range Ballistic Missile) Jupiter dalla base statunitense di Cape Canaveral. Poco più di due anni dopo, a partire dal 5 settembre 1959 il personale USA viene dispiegato in Italia e comincia l'istallazione del sistema d'arma Jupiter, operativa. Prima che nella Turchia, i missili Jupiter vengono istallati, unico sito dell'Europa Occidentale, in Italia, lungo il confine tra la Puglia centrale e la Lucania."
"Se si pensa che all'inizio degli anni '60 – si legge nel comunicato di presentazione - le bombe atomiche stavano sulla Murgia, in mezzo ai pastori e alle pecore… C'erano 30 missili alti 27,5 metri, ciascuno con dentro una bomba atomica di potenza cento volte superiore alla bomba lanciata su Hiroshima. Questa è la storia di un tecnico che viene chiamato a fare una riparazione sulla fiancata di un missile". Il lavoro di sistemazione, però, gli costa la vita. Caduto dall'estremità del missile, il tecnico riporta un trauma cranico che inizialmente non gli viene riconosciuto, ma che lo porta alla morte al suo rientro in casa.
I missili narrati, che trovano voce nel testo "La Murgia nella guerra fredda – dai missili atomici agli itinerari della pace" (Torre Nebbia), sono i missili Jupiter, nel film teatrale detti "Iupiter". Il nome è volutamente filtrato da una traslazione semantica che sottolinea il passaggio dalla guerra alla pace. Un progetto, dunque, che mira al recupero della memoria, alla acquisizione della conoscenza dei nostri luoghi, al confronto sui temi della pace e del disarmo.
Pietro Castoro, docente di Filosofia presso il Liceo Classico Cagnazzi, spiega nel testo: "Il 1 marzo 1957 viene lanciato il primo missile I.R.B.M. (Intermediate Range Ballistic Missile) Jupiter dalla base statunitense di Cape Canaveral. Poco più di due anni dopo, a partire dal 5 settembre 1959 il personale USA viene dispiegato in Italia e comincia l'istallazione del sistema d'arma Jupiter, operativa. Prima che nella Turchia, i missili Jupiter vengono istallati, unico sito dell'Europa Occidentale, in Italia, lungo il confine tra la Puglia centrale e la Lucania."