Iuc e Tasi, le opposizioni attaccano
Colonna: "Bocciate le nostre proposte di esenzione"
venerdì 12 settembre 2014
12.00
"Si è consumata l'ennesima fuga di sindaco e maggioranza da decisioni, problemi e responsabilità".
La brusca chiusura dell'ultimo consiglio comunale monotematico, dedicato all'approvazione dei regolamenti Iuc e Tasi e conclusosi con l'approvazione dell'aliquota standard per il netto rifiuto della maggioranza a discutere gli emendamenti delle opposizioni, non poteva non provocare le reazioni di quest'ultima.
E' come sempre Enzo Colonna ad aprire le danze, ripercorrendo le tappe di una discussione lampo che ha visto cassare le proposte di detrazione avanzate dai gruppi di minoranza: "Da mesi – scrive il consigliere di "Aria Fresca" in un comunicato - avevamo chiesto di affrontare questi punti, invece, come al solito, l'amministrazione Stacca è arrivato all'ultimo giorno utile. Volutamente, per come sono andate a finire le cose".
Scadeva ieri, infatti, il termine entro il quale i comuni erano tenuti ad approvare eventuali ritocchi all'aliquota base dei tributi comunali, fissata all'uno per mille, dovendo trasmettere le eventuali deliberazioni al Ministero delle Finanze. "E invece – attacca Colonna - arrivati a discuterne l'ultimo giorno a disposizione, sindaco e maggioranza hanno pure abbandonato il consiglio: si sono dileguati quando hanno visto i nostri emendamenti, puntuali e responsabili, per impedire così di discuterli e metterli in votazione".
Cinque in particolare le proposte, firmate anche dai consiglieri Rosa Melodia, Lello Rella e Vito Menzulli: senzione totale dalla Tasi e riduzione del 15% dell'Imu per gli immobili strumentali all'esercizio di attività commerciali, professionali, artigianali e imprenditoriali (sempre che di titolarità di chi esercita l'attività); esenzione totale dalla Tasi per gli immobili concessi ad uso abitativo con canone concordato (calmierato); previsione di detrazioni per l'Imu su immobili in cui risiedono anziani di età superiore a 70 anni e disabili con grado di invalidità del 100%; equiparazione a quella prevista per la prima casa dell'aliquota Imu su immobili in uso, come abitazione principale, da parenti entro il secondo grado del proprietario (l'ipotesi dell'appartamento in uso da un figlio o un nipote o, viceversa, da genitori o nonni).
Proposte non prese in considerazione, così come quella di prevedere il pagamento in tre rate dell'Imu e della Tari. Un'alternativa ritenuta superflua, secondo la maggioranza, per l'esiguità dell'ammontare delle somme secondo l'aliquota approvata.
"Con l'abbandono dell'aula consiliare dell'intera maggioranza – conclude Colonna - ci è stato negato di discutere e votare queste proposte. Quindi troverà applicazione quanto prevede la legge: aliquota Tasi unica dell'1 per mille per tutti gli immobili - tassa, preciso, che si aggiunge a quanto dovuto per l'Imu - e nessuna esenzione o detrazione".
La brusca chiusura dell'ultimo consiglio comunale monotematico, dedicato all'approvazione dei regolamenti Iuc e Tasi e conclusosi con l'approvazione dell'aliquota standard per il netto rifiuto della maggioranza a discutere gli emendamenti delle opposizioni, non poteva non provocare le reazioni di quest'ultima.
E' come sempre Enzo Colonna ad aprire le danze, ripercorrendo le tappe di una discussione lampo che ha visto cassare le proposte di detrazione avanzate dai gruppi di minoranza: "Da mesi – scrive il consigliere di "Aria Fresca" in un comunicato - avevamo chiesto di affrontare questi punti, invece, come al solito, l'amministrazione Stacca è arrivato all'ultimo giorno utile. Volutamente, per come sono andate a finire le cose".
Scadeva ieri, infatti, il termine entro il quale i comuni erano tenuti ad approvare eventuali ritocchi all'aliquota base dei tributi comunali, fissata all'uno per mille, dovendo trasmettere le eventuali deliberazioni al Ministero delle Finanze. "E invece – attacca Colonna - arrivati a discuterne l'ultimo giorno a disposizione, sindaco e maggioranza hanno pure abbandonato il consiglio: si sono dileguati quando hanno visto i nostri emendamenti, puntuali e responsabili, per impedire così di discuterli e metterli in votazione".
Cinque in particolare le proposte, firmate anche dai consiglieri Rosa Melodia, Lello Rella e Vito Menzulli: senzione totale dalla Tasi e riduzione del 15% dell'Imu per gli immobili strumentali all'esercizio di attività commerciali, professionali, artigianali e imprenditoriali (sempre che di titolarità di chi esercita l'attività); esenzione totale dalla Tasi per gli immobili concessi ad uso abitativo con canone concordato (calmierato); previsione di detrazioni per l'Imu su immobili in cui risiedono anziani di età superiore a 70 anni e disabili con grado di invalidità del 100%; equiparazione a quella prevista per la prima casa dell'aliquota Imu su immobili in uso, come abitazione principale, da parenti entro il secondo grado del proprietario (l'ipotesi dell'appartamento in uso da un figlio o un nipote o, viceversa, da genitori o nonni).
Proposte non prese in considerazione, così come quella di prevedere il pagamento in tre rate dell'Imu e della Tari. Un'alternativa ritenuta superflua, secondo la maggioranza, per l'esiguità dell'ammontare delle somme secondo l'aliquota approvata.
"Con l'abbandono dell'aula consiliare dell'intera maggioranza – conclude Colonna - ci è stato negato di discutere e votare queste proposte. Quindi troverà applicazione quanto prevede la legge: aliquota Tasi unica dell'1 per mille per tutti gli immobili - tassa, preciso, che si aggiunge a quanto dovuto per l'Imu - e nessuna esenzione o detrazione".