Isole ecologiche, dal centro sinistra critiche sul merito e sul metodo
L'opposizione chiede un confronto con l'amministrazione comunale
giovedì 16 luglio 2015
8.40
Tanto tuonò che piovve. Dopo le infinite discussioni sul social sulla necessità di una vera opposizione cittadina, il centro sinistra altamurano fa sentire la propria voce.
L'occasione è offerta da una delle ultime delibere adottate dalla giunta Forte che tanti malumori sta creando in città. La vicenda è quella delle isole ecologiche relativa alla decisone da parte del governo cittadino di realizzarle una in località Colonna – Genta e l'altra in zona Formica. Una decisone che ha già scatenato le ide della cittadinanza.
Oggi il centro sinistra (ABC, SEL, PD, N.O.I., Realtà Italia, UDC) scrive compatto al primo cittadino ribadendo i dubbi sulle deliberazioni comunali "in particolare sul metodo seguito da questa Giunta: dopo i proclami elettoralistici sulla auspicata trasparenza e condivisione, sulla apertura del Comune e sulla trasmissione delle sedute di Giunta via internet, questa Compagine amministrativa si chiude a riccio all'interno delle proprie stanze e, senza coinvolgere la cittadinanza, propone lo spostamento del sito. Tutto ciò, ovviamente, senza ne' una necessaria progettazione; ne' una valutazione delle condizioni; ne' una adeguata informazione della cittadinanza".
"Metodo evidentemente erroneo, se è vero che il sindaco Forte è stato costretto a smentire se stesso in un incontro pubblico avuto presso la Parrocchia di S. Anna venerdì 10 luglio. Durante quest'ultimo, infatti, è stato preannunciato il 'ritorno' a via Carpentino di uno dei C.C.R., smentendo le conclusioni delle delibera".
A convincere poco è anche il merito della vicenda.
"Non vi sono certezze ne' in ordine ai siti che alla fine ospiteranno i CCR e nemmeno ai criteri da adottare; ne' in ordine alla reale possibilità di realizzare tali impianti senza perdere i finanziamenti che sono arrivati; ne', infine, in ordine ai danni che l'Amministrazione potrà essere costretta a pagare nel caso in cui, per questi ritardi, l'intero appalto salti".
Critiche ma anche proposte.
"Se davvero l'Amministrazione ritiene di poter intervenire, si identifichino quei siti di proprietà comunale, eventualmente anche in zona agricola, facilmente raggiungibili dalla viabilità esistente ma non a ridosso dei centri abitati o delle aziende particolarmente esposte ad impatto ambientale. Solo così, ed in tempi brevi, sarà possibile realizzare queste opere, prevenendo il disagio dei residenti e degli opifici a diretto contatto con i CCR. In ogni caso, la Coalizione chiede pubblicamente all'Amministrazione un confronto su questi temi".
Un confronto auspicato da più parti per valutare eventuali altre proposte e su cui pesa ancora il silenzio del primo cittadino.
L'occasione è offerta da una delle ultime delibere adottate dalla giunta Forte che tanti malumori sta creando in città. La vicenda è quella delle isole ecologiche relativa alla decisone da parte del governo cittadino di realizzarle una in località Colonna – Genta e l'altra in zona Formica. Una decisone che ha già scatenato le ide della cittadinanza.
Oggi il centro sinistra (ABC, SEL, PD, N.O.I., Realtà Italia, UDC) scrive compatto al primo cittadino ribadendo i dubbi sulle deliberazioni comunali "in particolare sul metodo seguito da questa Giunta: dopo i proclami elettoralistici sulla auspicata trasparenza e condivisione, sulla apertura del Comune e sulla trasmissione delle sedute di Giunta via internet, questa Compagine amministrativa si chiude a riccio all'interno delle proprie stanze e, senza coinvolgere la cittadinanza, propone lo spostamento del sito. Tutto ciò, ovviamente, senza ne' una necessaria progettazione; ne' una valutazione delle condizioni; ne' una adeguata informazione della cittadinanza".
"Metodo evidentemente erroneo, se è vero che il sindaco Forte è stato costretto a smentire se stesso in un incontro pubblico avuto presso la Parrocchia di S. Anna venerdì 10 luglio. Durante quest'ultimo, infatti, è stato preannunciato il 'ritorno' a via Carpentino di uno dei C.C.R., smentendo le conclusioni delle delibera".
A convincere poco è anche il merito della vicenda.
"Non vi sono certezze ne' in ordine ai siti che alla fine ospiteranno i CCR e nemmeno ai criteri da adottare; ne' in ordine alla reale possibilità di realizzare tali impianti senza perdere i finanziamenti che sono arrivati; ne', infine, in ordine ai danni che l'Amministrazione potrà essere costretta a pagare nel caso in cui, per questi ritardi, l'intero appalto salti".
Critiche ma anche proposte.
"Se davvero l'Amministrazione ritiene di poter intervenire, si identifichino quei siti di proprietà comunale, eventualmente anche in zona agricola, facilmente raggiungibili dalla viabilità esistente ma non a ridosso dei centri abitati o delle aziende particolarmente esposte ad impatto ambientale. Solo così, ed in tempi brevi, sarà possibile realizzare queste opere, prevenendo il disagio dei residenti e degli opifici a diretto contatto con i CCR. In ogni caso, la Coalizione chiede pubblicamente all'Amministrazione un confronto su questi temi".
Un confronto auspicato da più parti per valutare eventuali altre proposte e su cui pesa ancora il silenzio del primo cittadino.