Info point di via Treviso, Colonna: "Tempio allo spreco"
La struttura era destinata all'informazione turistica
lunedì 3 novembre 2014
9.47
"Altamura ha il suo Tempio consacrato all'Inutilità e allo Spreco. Come inutili e costosi, per la collettività, sono stati questi ultimi dieci anni di amministrazione comunale".
Secondo il consigliere Enzo Colonna, l'Info Point di via Treviso, la struttura che dovrebbe fungere da centro di informazione turistica sui allsiti strategici dell'Uomo di Lamalunga, Cava dei Dinosauri e Pulo di Altamura, è una delle tante opere incompiute della città, un potenziale contenitore culturale rimasto per lo più inutilizzato.
Come si ricorderà, la struttura doveva aprire inizialmente nel lontano febbraio 2009. Dopo tre anni e mezzo, la struttura era ancora un cantiere e l'amministrazione varava un ulteriore appalto da 256mila euro per il suo completamento. Circa 740mila euro la cifra spesa tra costruzione e videosorveglianza, a cui si aggiunse una nuova gara da 256mila euro per la "realizzazione di marciapiedi e recinzioni, rivestimenti e pitturazioni, elementi di protezione e occultamento macchine esterne per riscaldamento e raffreddamento ambienti, impianto di illuminazione area antistante edificio, sistemazione a verde e realizzazione piazza area a monte dell'edificio".
"Sul "coso" di via Treviso – è la denuncia del consigliere di Aria Fresca - che ormai è cosa fatta e rischia di andare presto in degrado senza alcun utilizzo, abbiamo presentato a firma mia, di Rosa Melodia, Lello Rella, Vito Menzulli un emendamento al bilancio di previsione 2014. La proposta prevedeva di stanziare 30mila euro per attrezzarlo e renderlo un ambiente di coworking per giovani professionisti, artigiani, studenti, creativi, informatici, artisti, ma è stata rigettata insieme al resto degli emendamenti:"Una struttura fruibile solo in occasione di apertura eccezionali, "limitata – continua Colonna dopo un sopralluogo - ai giorni dedicati ai seminari".
"All'interno - continua Colonna - uno spazio aperto, unico, immenso di cui non si comprende le concrete destinazione, utilità e funzionalità; bagni negati ai disabili; ridicoli ripostigli che fanno tanto appartamento anni '60; una scala di una decina di metri al centro di questo spazio aperto, rumorosa e dalle inquietanti oscillazioni; impianti luminosi già difettosi; vetri rotti; acustica schifosa; porte di ingresso che si aprono con un battito di ali di farfalla".
Secondo il consigliere Enzo Colonna, l'Info Point di via Treviso, la struttura che dovrebbe fungere da centro di informazione turistica sui allsiti strategici dell'Uomo di Lamalunga, Cava dei Dinosauri e Pulo di Altamura, è una delle tante opere incompiute della città, un potenziale contenitore culturale rimasto per lo più inutilizzato.
Come si ricorderà, la struttura doveva aprire inizialmente nel lontano febbraio 2009. Dopo tre anni e mezzo, la struttura era ancora un cantiere e l'amministrazione varava un ulteriore appalto da 256mila euro per il suo completamento. Circa 740mila euro la cifra spesa tra costruzione e videosorveglianza, a cui si aggiunse una nuova gara da 256mila euro per la "realizzazione di marciapiedi e recinzioni, rivestimenti e pitturazioni, elementi di protezione e occultamento macchine esterne per riscaldamento e raffreddamento ambienti, impianto di illuminazione area antistante edificio, sistemazione a verde e realizzazione piazza area a monte dell'edificio".
"Sul "coso" di via Treviso – è la denuncia del consigliere di Aria Fresca - che ormai è cosa fatta e rischia di andare presto in degrado senza alcun utilizzo, abbiamo presentato a firma mia, di Rosa Melodia, Lello Rella, Vito Menzulli un emendamento al bilancio di previsione 2014. La proposta prevedeva di stanziare 30mila euro per attrezzarlo e renderlo un ambiente di coworking per giovani professionisti, artigiani, studenti, creativi, informatici, artisti, ma è stata rigettata insieme al resto degli emendamenti:"Una struttura fruibile solo in occasione di apertura eccezionali, "limitata – continua Colonna dopo un sopralluogo - ai giorni dedicati ai seminari".
"All'interno - continua Colonna - uno spazio aperto, unico, immenso di cui non si comprende le concrete destinazione, utilità e funzionalità; bagni negati ai disabili; ridicoli ripostigli che fanno tanto appartamento anni '60; una scala di una decina di metri al centro di questo spazio aperto, rumorosa e dalle inquietanti oscillazioni; impianti luminosi già difettosi; vetri rotti; acustica schifosa; porte di ingresso che si aprono con un battito di ali di farfalla".