Inchiesta Altamura, parlano Giacomo Panaro e Lillino Colonna

"Improprio mettere in atto denigrazioni contro l'avversario politico". Si utilizza il tema "a scopi elettorali"

martedì 13 dicembre 2011 11.06
Presunti intrecci tra mafia, affari e politica ad Altamura. Ad esprimersi, questa volta, sono i consiglieri comunali Giacomo Panaro e Lillino Colonna, eletti rispettivamente nelle liste di "Io Sud" e di "Alleanza per Lillino".

"In ordine alle recenti vicende relative al coinvolgimento di ex componenti della Giunta comunale in indagini condotte dalla Procura della Repubblica e dalla Direzione Distrettuale Antimafia - scrivono - riteniamo corrispondente agli interessi dell'intera comunità altamurana che le sedi giudiziarie siano le uniche nelle quali vadano fatte valere le opposte ragioni dell'accusa e della difesa. Reputiamo che eventuali responsabilità andranno in quella sede dimostrate e provate e che è improprio e contrario all'interesse della città mettere in atto la denigrazione dell'avversario politico attraverso iniziative mediatiche volte a gettare discredito sulla civica amministrazione, poiché le stesse sono idonee soltanto a far danno alla città di Altamura e all'intero territorio nel quale operano imprese ed amministratori che svolgono la loro attività nella piena legalità ed onestà".

"Il nostro - continuano Panaro e Colonna - è però un atteggiamento che non può non uniformarsi alla prudenza e al rispetto delle attività della magistratura, che è giusto proceda serenamente ad accertare eventuali fatti costituenti reato. Questo non può significare però né emissione di verdetti anticipati e impropri né continuare ad alimentare irresponsabilmente sospetti e pubbliche denigrazioni in assenza di concrete emergenze, posto che questo contribuisce soltanto ad avvelenare il clima politico distogliendo l'attenzione da quello che l'amministrazione comunale effettivamente è in grado di realizzare per la città".

Su questo, e solo su questo - concludono - si incentrerà l'azione di controllo e di proposizione delle forze politico-amministrative che rappresentiamo. Il campo della responsabilità politica è bene non venga confuso e rimanga invece chiaramente distinto da quello delle responsabilità penali e personali, che, allo stato attuale, non possono nemmeno ipoteticamente delinearsi, almeno per quanto a noi è dato oggi sapere, sebbene qualcuno voglia evidentemente utilizzare il tema a scopi strumentali ed elettorali".