Incendi: estate da dimenticare nell'Alta Murgia
Centinaia di ettari di boschi, pineta e pascoli colpiti dal fuoco
mercoledì 30 agosto 2023
19.52
Negli ultimi giorni si è fatto ancora più pesante il bilancio degli incendi nel Parco dell'Alta Murgia.
Già a luglio la situazione era negativa con 10 incendi avvenuti nell'area protetta. Episodi che hanno interessato la Murgia Ceraso in agro di Bitonto, le località Lama di Corvo e Piano del Monaco in agro di Andria, località Pozzi di Rota nel territorio di Altamura, la Polveriera in agro di Poggiorsini, località Cavone a Spinazzola, Lama Cupa nel bosco di Acquatetta (Minervino Murge), località Tre Carri nell'agro di Cassano e l'area intorno al bosco Cecibizzo (Corato). Secondo i dati dei rilievi trasmessi dal Reparto Carabinieri Parco, a luglio gli ettari di bosco percorsi dal fuoco erano circa 380, mentre gli ettari di pascolo si attestavano a 290.
A questi ora bisogna aggiungere i danni dell'incendio di ieri alla pineta Intacca di Minervino Murge dove stime preliminari indicano la superficie percorsa dal fuoco in circa 150 ettari.
In altri casi gli interventi tempestivi hanno permesso di evitare ulteriori conseguenze al patrimonio naturalistico.
Già a luglio la situazione era negativa con 10 incendi avvenuti nell'area protetta. Episodi che hanno interessato la Murgia Ceraso in agro di Bitonto, le località Lama di Corvo e Piano del Monaco in agro di Andria, località Pozzi di Rota nel territorio di Altamura, la Polveriera in agro di Poggiorsini, località Cavone a Spinazzola, Lama Cupa nel bosco di Acquatetta (Minervino Murge), località Tre Carri nell'agro di Cassano e l'area intorno al bosco Cecibizzo (Corato). Secondo i dati dei rilievi trasmessi dal Reparto Carabinieri Parco, a luglio gli ettari di bosco percorsi dal fuoco erano circa 380, mentre gli ettari di pascolo si attestavano a 290.
A questi ora bisogna aggiungere i danni dell'incendio di ieri alla pineta Intacca di Minervino Murge dove stime preliminari indicano la superficie percorsa dal fuoco in circa 150 ettari.
In altri casi gli interventi tempestivi hanno permesso di evitare ulteriori conseguenze al patrimonio naturalistico.