Inaugurata la sezione dell'Associazione nazionale Polizia di Stato
Intitolata all'agente scelto Alessandro Fui ucciso in servizio nel 1998
venerdì 22 novembre 2019
Alla presenza del Questore di Bari Giuseppe Bisogno è stata inaugurata ad Altamura la sezione dell'ANPS - Associazione nazionale della Polizia di Stato, con presidente Pietro Galetta. La sede è in via Mercadante 22 ed è intitolata all'agente scelto Alessandro Fui, vittima del dovere, caduto il 13 febbraio 1986 in un conflitto a fuoco mentre era in servizio in provincia di Vicenza.
All'affollata cerimonia, iniziata presso la parrocchia della Consolazione e poi proseguita nella sede, ha partecipato il Questore di Bari, Dirigente Generale Giuseppe Bisogno - che ha sottolineato l'importanza del valore della memoria e del ricordo di chi ha sacrificato la vita per la difesa della legalità e dello Stato - insieme al presidente nazionale dell'ANPS Michele Paternoster, ai familiari della vittima e alle massime autorità istituzionali locali, civili e militari. Dal figlio Andrea è stata scoperta la targa di intitolazione posta all'esterno della sede, benedetta dall'Arcivescovo Giovanni Ricchiuti.
Alessandro Fui, 27 anni, venne ucciso da una banda di rapinatori il 13 febbraio del 1986 in provincia di Vicenza. La sera precedente, 5 rapinatori si introdussero in una fabbrica orafa di Sandrigo (Vicenza) e presero in ostaggio il custode della ditta ed i suoi familiari; attesero il rientro del proprietario per tutta la notte ed al mattino, al suo arrivo, lo costrinsero ad aprire le casseforti da cui prelevarono oro, per un valore di oltre due miliardi di vecchie Lire. Messi in fuga dall'arrivo del fratello del proprietario che contattò il 113, aprirono il fuoco contro l'equipaggio di una prima Volante, giunta tempestivamente sul posto; gli agenti, in considerazione della presenza in strada di molti bambini che si stavano recando a scuola, decisero di non sparare ed i rapinatori riuscirono a guadagnare la fuga; intercettati da una seconda Volante, nei pressi di un casello autostradale, aprirono nuovamente il fuoco sparando all'impazzata.
L'Agente Scelto Alessandro Fui, sposato e padre di un bambino di tre anni, venne colpito da un proiettile alla testa e morì sul colpo.
All'affollata cerimonia, iniziata presso la parrocchia della Consolazione e poi proseguita nella sede, ha partecipato il Questore di Bari, Dirigente Generale Giuseppe Bisogno - che ha sottolineato l'importanza del valore della memoria e del ricordo di chi ha sacrificato la vita per la difesa della legalità e dello Stato - insieme al presidente nazionale dell'ANPS Michele Paternoster, ai familiari della vittima e alle massime autorità istituzionali locali, civili e militari. Dal figlio Andrea è stata scoperta la targa di intitolazione posta all'esterno della sede, benedetta dall'Arcivescovo Giovanni Ricchiuti.
Alessandro Fui, 27 anni, venne ucciso da una banda di rapinatori il 13 febbraio del 1986 in provincia di Vicenza. La sera precedente, 5 rapinatori si introdussero in una fabbrica orafa di Sandrigo (Vicenza) e presero in ostaggio il custode della ditta ed i suoi familiari; attesero il rientro del proprietario per tutta la notte ed al mattino, al suo arrivo, lo costrinsero ad aprire le casseforti da cui prelevarono oro, per un valore di oltre due miliardi di vecchie Lire. Messi in fuga dall'arrivo del fratello del proprietario che contattò il 113, aprirono il fuoco contro l'equipaggio di una prima Volante, giunta tempestivamente sul posto; gli agenti, in considerazione della presenza in strada di molti bambini che si stavano recando a scuola, decisero di non sparare ed i rapinatori riuscirono a guadagnare la fuga; intercettati da una seconda Volante, nei pressi di un casello autostradale, aprirono nuovamente il fuoco sparando all'impazzata.
L'Agente Scelto Alessandro Fui, sposato e padre di un bambino di tre anni, venne colpito da un proiettile alla testa e morì sul colpo.