In sciopero della fame per non perdere la casa
Felice Basile: "E' un'ingiustizia"
domenica 4 luglio 2021
Domani mattina è previsto lo sgombero forzoso dell'abitazione di Felice Basile, venduta all'asta negli anni scorsi dopo un contenzioso con un istituto di credito. Una storia iniziata quasi dieci anni fa e finita male per Basile, piccolo imprenditore del settore elettrico e impiantistico, che prima chiuse la sua partita Iva e ora rischia di restare senza casa. E' stato organizzato un presidio di amici, associazioni e sostenitori per scongiurare nuovamente questa possibilità.
Basile ha presentato varie denunce in cui sostiene che l'asta sia stata viziata da illegittimità. Il Tribunale di Bari è di altro avviso e il giudice dell'esecuzione ha dato mandato per procedere allo sgombero dell'abitazione in piazza don Minzoni. Ci sono stati altri capitoli di questa dolorosa vicenda. L'accesso forzoso del 22 gennaio 2020 si concluse con un rinvio (come riportato nella nostra notizia). Sono seguiti altri rinvii in base alle norme dell'emergenza Covid-19.
Stavolta non ci sono ragioni legate all'emergenza Covid-19 ma Basile chiede di non procedere e di attendere l'esito dei procedimenti dal momento che la delegata all'esecuzione della vendita risulta indagata per questa vicenda, proprio a seguito di una delle denunce presentate da Basile.
"Mi dichiaro ancora un cittadino che ha fiducia nella giustizia", dice Basile che da due giorni è in sciopero della fame "per avere Giustizia".
Basile ha presentato varie denunce in cui sostiene che l'asta sia stata viziata da illegittimità. Il Tribunale di Bari è di altro avviso e il giudice dell'esecuzione ha dato mandato per procedere allo sgombero dell'abitazione in piazza don Minzoni. Ci sono stati altri capitoli di questa dolorosa vicenda. L'accesso forzoso del 22 gennaio 2020 si concluse con un rinvio (come riportato nella nostra notizia). Sono seguiti altri rinvii in base alle norme dell'emergenza Covid-19.
Stavolta non ci sono ragioni legate all'emergenza Covid-19 ma Basile chiede di non procedere e di attendere l'esito dei procedimenti dal momento che la delegata all'esecuzione della vendita risulta indagata per questa vicenda, proprio a seguito di una delle denunce presentate da Basile.
"Mi dichiaro ancora un cittadino che ha fiducia nella giustizia", dice Basile che da due giorni è in sciopero della fame "per avere Giustizia".