In ricordo di Fabio Perinei

Massimo D'Alema: «Era un uomo di straordinaria passione politica e di grande finezza intellettuale». Il suo amore per le canzoni di Fabrizio de André

mercoledì 23 febbraio 2011 09.54
A cura di Anna Maria Colonna
Non è facile scrivere di Fabio Perinei. Lui, che ha scritto un importante pezzo di storia locale e non solo. Il ricordo lasciato in amici e parenti "parla" di un uomo innamorato della sua terra. Della sua Murgia. E mentre le immagini scorrono davanti ad occhi e ad animi commossi, la sala continua a riempirsi. Ci sono i familiari e numerosi politici. Anche chi non lo conosceva direttamente prende posto in attesa che le luci si spengano. Aspettando che il video richiami momenti di Vita, che sono anche momenti di Storia. La sua passione e il suo impegno politico coinvolgevano e convincevano. Lo fanno anche oggi. Fabio Perinei ha lasciato ad Altamura una grande eredità. Quella tramandata da testimonianza ed esempio. Ancora una volta, la città si è riunita per lui. Con lui. Come quando parlava al popolo. Come due anni fa, davanti al Palazzo di Città. Era il 21 febbraio del 2009. Faceva freddo. Nevicava. «Il palazzo comunale trabocca di compagni e conoscenti, Maria Moramarco saluta la salma con un canto del posto, in quella lingua pietrosa che gli altamurani si portano in bocca da sempre e che imparano a masticare col loro pane crostoso. Meglio non si può dire addio con un uomo che è stato l'anima di queste terre, che ha fatto pensare più volte a intellettuali di valore espressi proprio da Altamura». Parole scritte dal giornalista lucano Raffaele Nigro nella prefazione al libro di Silvio Teot "Fabio Perinei e la stagione della Murgia", presentato lo scorso anno.

Lunedì, a due anni dalla morte, la città ha ricordato Perinei durante l'incontro "Modernità e Barbarie", organizzato dall'associazione Piazza presso il Cinema Grande. Un momento di commemorazione, ma anche di riflessione. A parlare di lui, Massimo D'Alema, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ed ex presidente del Consiglio. D'Alema ha ricordato la profonda ammirazione di Perinei per Pier Paolo Pasolini. «Era un uomo di straordinaria passione politica e di grande finezza intellettuale. Pasolini e Berlinguer rappresentavano, per lui, due importanti punti di riferimento. Fabio - ha aggiunto - aveva l'impronta di una grande passione civile». Perinei, nel 1973, aderì alla sezione altamurana del Partito Comunista Italiano, diventando, per la prima volta, consigliere comunale del PCI nel 1975. Nel 1983 fu eletto sindaco di Altamura, nel 1989 deputato del PCI. «Fabio – ha continuato D'Alema – ha sofferto la fine del PCI come perdita di valori. Penso che si sarebbe commosso davanti ad una manifestazione come quella intitolata Se non ora, quando?. Far rivivere le sue idee, le sue riflessioni, le sue emozioni è il modo migliore per far rivivere la sua memoria».

Nel corso della serata, si sono succeduti anche altri interventi. Nicola Colaianni, docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari, ha ricordato la «sobrietà» di Fabio Perinei «e lo sconforto degli ultimi anni». Raffaele Cavalluzzi, docente di Letteratura Italiana e Cinema presso l'Università di Bari, lo ha definito «santo laico di questa terra». A condurre il dibattito, Eric Jozsef, giornalista di Liberation, che ha dichiarato di essere l'unico, fra gli ospiti, «a non aver conosciuto purtroppo Fabio Perinei». L'incontro, il cui titolo trae spunto dal libro Per l'alto mare aperto di Eugenio Scalfari, è stato introdotto da Silvio Teot. «Volevamo dedicare a Fabio Perinei una Fondazione», spiega Teot. «Per ora abbiamo pensato di costituire un'associazione o magari di continuare ad organizzare iniziative in suo ricordo – la pubblicazione di una tesi di laurea, di un libro, di un disco, dibattiti - con l'associazione Piazza».

Dopo l'incontro, il gruppo In nomine Faber, costituito da giovani altamurani uniti dalla comune passione per Fabrizio De André, si è esibito davanti ad un folto pubblico. Pienissima la sala del Cinema Grande. La serata è andata avanti fino alle 23 circa. Sul palco, momenti di emozione hanno ceduto il posto a momenti di forte entusiasmo. Fabio Perinei amava le canzoni di De André. Durante gli anni di insegnamento nelle scuole medie, invitava i suoi studenti a leggere e a comprendere i testi del cantautore genovese. Con Fabrizio De André si è conclusa la manifestazione organizzata in occasione del secondo anniversario della sua scomparsa.
In ricordo di Fabio Perinei © Anna Maria Colonna
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In ricordo di Fabio Perinei © Anna Maria Colonna
In ricordo di Fabio Perinei © Anna Maria Colonna
In ricordo di Fabio Perinei © Anna Maria Colonna
Una nota del consigliere regionale Michele Ventricelli (Sel)

Ci manca di Fabio il suo saper guardare oltre, i suoi "pensieri lunghi", il suo "dannato" disinteresse, il suo essere contro il conformismo e l'ipocrisia. Lo abbiamo amato anche per questo e per quella sua capacità di volerci bene che ci ha sempre rinfrancati da tante amarezze. Noi siamo stati fortunati ad incrociare il suo percorso e ad alimentarci e sostenerci con il suo affetto. Il suo esempio è una pagina importante di una storia in cui i singoli, grazie a lui e ai suoi insegnamenti, si sono sentiti protagonisti di un cambiamento che abbiamo oggi il dovere di non tradire con tutto il nostro impegno.