In coro la richiesta delle dimissioni del Sindaco
La conferenza stampa del centrosinistra. Discussa la "questione rifiuti"
martedì 21 febbraio 2012
00.01
Chieste a gran voci le dimissioni del sindaco Mario Stacca. È la risultante della conferenza stampa tenutasi ieri mattina presso il Palazzo di Città indetta dalle forze politiche del centrosinistra. Presenti Enzo Colonna, Rosa Melodia, Lello Rella, Lucia Perrone, Felice Dileo, Michele Cornacchia e Saverio Diperna. I rappresentanti dell'Idv, anche se assenti, hanno espresso piena condivisione e adesione alle linee presentate in riunione.
Il riferimento alla passata amministrazione Plotino è stato necessario a puntualizzare come l'eredità purulente della "questione rifiuti" trovi antecedenti in un tempo assai remoto. Negli anni 90, Plotino vinse una campagna elettorale cavalcando una battaglia contro la discarica delle Lamie in via Carpentino e una volta eletto, insieme a Fitto, concesse un ampliamento (V lotto), impacchettò una gara d'appalto, di cui non ha espletato i risultati, scaricando la polpetta avvelenata sulla amministrazione successiva.
Non sembra questa trama simile alla storia attuale di Altamura? "È lo stesso film", afferma Lello Rella.
I ritardi con cui l'amministrazione Stacca giustifica la procedura negoziata e l'ordinanza (di cui abbiamo dato notizia in articoli precedenti) è il segno di inerzia politica che da anni contraddistingue il governo cittadino. La logica emergenziale, passata sotto il naso dei cittadini altamurani per mano del Sindaco, trova esclusivamente infondatezza nella sua applicazione. "Dove sono gli eventi imprevedibili e le circostanze a giustificazione della estrema urgenza?"
Si può dire, come vuole far intendere il Sindaco, che la contingenza dei fatti odierni trova la colpa nella Regione? Nell'Ato? Nella commissione consiliare? Nel Consiglio comunale? Per rispondere alcune precisazioni: "il progetto Esper, di cui tanto si fregia il sindaco Stacca, non è per il nuovo appalto rifiuti, ma finanziato dalla Regione, è per potenziare il sistema di raccolta differenziata e non è il progetto da porre a base d'asta nella gara d'appalto". Un progetto la cui lettura, tra l'altro, all'interno della I Commissione è durata 5 lunghi mesi. Per ciò che concerne l'Ato, durante l'incontro si è rammentato il ruolo di presidente del Comune di Altamura che avrebbe permesso un'attivazione importante in tempi opportuni. Da marzo 2010 i comuni avevano un mandato. La stessa assemblea dell'Ato il 4 marzo 2010 aveva deliberato, recependo una legge regionale, la n. 36 del 2009, di delegare ai 9 comuni del bacino la gestione dei rapporti con le ditte che svolgono il servizio di igiene urbana nei rispettivi territori, ovvero ad espletare gare a termini limitati per assicurare il medesimo servizio fino alla istituzione dell'organizzazione del servizio di gestione integrato del consorzio. Da due anni, dunque, c'erano i presupposti per poter tracciare un sentiero, ma "nulla è stato fatto". Né può essere attribuita al Consiglio comunale la colpa dei ritardi perché il Testo unico degli Enti locali prevede che le gare d'appalto siano di competenza della Giunta.
E il rimpallo di responsabilità tra Sindaco e Loizzo al quale stiamo assistendo ha un caposaldo? Per il centrosinistra sono "sceneggiature" e lasciano il tempo che trovano. Sta di fatto che in Consiglio comunale del 19 gennaio l'Emendamento presentato dall'opposizione non ha trovato l'attenzione dovuta. L'Emendamento contiene linee guida "precise e dettagliate". Di contro la proposta di deliberazione per il consiglio n. 87, presentata a un mese e mezzo dalla scadenza del contratto, ha indirizzi generici e generali. Il porta a porta può essere messo in pratica in mille modi. "Bisogna specificare le voci, individuare la corretta gestione dei rifiuti, pensare alla prevenzione e alla riduzione dei rifiuti, individuare la tracciabilità e i percorsi dei rifiuti, infondere l'educazione partendo dalla scuola d'infanzia, individuare la tariffazione, far pagare in base alla produzione dei rifiuti o non in base alla grandezza della propria residenza".
Dure le parole del consigliere Colonna: "Si è arrivati a questa situazione perché il Sindaco ha due paure, di incappare in guai giudiziari in una materia estremamente delicata e di scontentare qualcuno, qualche potentato locale. Governare con la paura significa mal governare e determinare una paralisi della azione amministrativa".
"Questo tipo d'appalto avrebbe dovuto rivoluzionare il modo d'agire dei cittadini, dal punto di vista economico, sociale, etico, dell'approccio della vita quotidiana, è stata un'occasione persa", ha affermato Michele Cornacchia, sottolineando il lavoro serio del centrosinistra sull'emendamento presentato e ricordando l'insensibilità del governo di destra alle tematiche importanti, non solo a quelle ambientali. Inoltre, la stessa cifra posta come base d'asta nell'appalto presuppone che le aziende abbiano i mezzi già ammortizzati. E questo dovrebbe far riflettere.
Tutti concordi, comunque, nella necessità di sfiduciare il sindaco Stacca, invitando anche le altre forze politiche a prendere atto della situazione grave che stiamo vivendo, per restituire la parola ai cittadini, data la constatata distanza tra amministratori e cittadini.
Il riferimento alla passata amministrazione Plotino è stato necessario a puntualizzare come l'eredità purulente della "questione rifiuti" trovi antecedenti in un tempo assai remoto. Negli anni 90, Plotino vinse una campagna elettorale cavalcando una battaglia contro la discarica delle Lamie in via Carpentino e una volta eletto, insieme a Fitto, concesse un ampliamento (V lotto), impacchettò una gara d'appalto, di cui non ha espletato i risultati, scaricando la polpetta avvelenata sulla amministrazione successiva.
Non sembra questa trama simile alla storia attuale di Altamura? "È lo stesso film", afferma Lello Rella.
I ritardi con cui l'amministrazione Stacca giustifica la procedura negoziata e l'ordinanza (di cui abbiamo dato notizia in articoli precedenti) è il segno di inerzia politica che da anni contraddistingue il governo cittadino. La logica emergenziale, passata sotto il naso dei cittadini altamurani per mano del Sindaco, trova esclusivamente infondatezza nella sua applicazione. "Dove sono gli eventi imprevedibili e le circostanze a giustificazione della estrema urgenza?"
Si può dire, come vuole far intendere il Sindaco, che la contingenza dei fatti odierni trova la colpa nella Regione? Nell'Ato? Nella commissione consiliare? Nel Consiglio comunale? Per rispondere alcune precisazioni: "il progetto Esper, di cui tanto si fregia il sindaco Stacca, non è per il nuovo appalto rifiuti, ma finanziato dalla Regione, è per potenziare il sistema di raccolta differenziata e non è il progetto da porre a base d'asta nella gara d'appalto". Un progetto la cui lettura, tra l'altro, all'interno della I Commissione è durata 5 lunghi mesi. Per ciò che concerne l'Ato, durante l'incontro si è rammentato il ruolo di presidente del Comune di Altamura che avrebbe permesso un'attivazione importante in tempi opportuni. Da marzo 2010 i comuni avevano un mandato. La stessa assemblea dell'Ato il 4 marzo 2010 aveva deliberato, recependo una legge regionale, la n. 36 del 2009, di delegare ai 9 comuni del bacino la gestione dei rapporti con le ditte che svolgono il servizio di igiene urbana nei rispettivi territori, ovvero ad espletare gare a termini limitati per assicurare il medesimo servizio fino alla istituzione dell'organizzazione del servizio di gestione integrato del consorzio. Da due anni, dunque, c'erano i presupposti per poter tracciare un sentiero, ma "nulla è stato fatto". Né può essere attribuita al Consiglio comunale la colpa dei ritardi perché il Testo unico degli Enti locali prevede che le gare d'appalto siano di competenza della Giunta.
E il rimpallo di responsabilità tra Sindaco e Loizzo al quale stiamo assistendo ha un caposaldo? Per il centrosinistra sono "sceneggiature" e lasciano il tempo che trovano. Sta di fatto che in Consiglio comunale del 19 gennaio l'Emendamento presentato dall'opposizione non ha trovato l'attenzione dovuta. L'Emendamento contiene linee guida "precise e dettagliate". Di contro la proposta di deliberazione per il consiglio n. 87, presentata a un mese e mezzo dalla scadenza del contratto, ha indirizzi generici e generali. Il porta a porta può essere messo in pratica in mille modi. "Bisogna specificare le voci, individuare la corretta gestione dei rifiuti, pensare alla prevenzione e alla riduzione dei rifiuti, individuare la tracciabilità e i percorsi dei rifiuti, infondere l'educazione partendo dalla scuola d'infanzia, individuare la tariffazione, far pagare in base alla produzione dei rifiuti o non in base alla grandezza della propria residenza".
Dure le parole del consigliere Colonna: "Si è arrivati a questa situazione perché il Sindaco ha due paure, di incappare in guai giudiziari in una materia estremamente delicata e di scontentare qualcuno, qualche potentato locale. Governare con la paura significa mal governare e determinare una paralisi della azione amministrativa".
"Questo tipo d'appalto avrebbe dovuto rivoluzionare il modo d'agire dei cittadini, dal punto di vista economico, sociale, etico, dell'approccio della vita quotidiana, è stata un'occasione persa", ha affermato Michele Cornacchia, sottolineando il lavoro serio del centrosinistra sull'emendamento presentato e ricordando l'insensibilità del governo di destra alle tematiche importanti, non solo a quelle ambientali. Inoltre, la stessa cifra posta come base d'asta nell'appalto presuppone che le aziende abbiano i mezzi già ammortizzati. E questo dovrebbe far riflettere.
Tutti concordi, comunque, nella necessità di sfiduciare il sindaco Stacca, invitando anche le altre forze politiche a prendere atto della situazione grave che stiamo vivendo, per restituire la parola ai cittadini, data la constatata distanza tra amministratori e cittadini.