Imponeva con coercizione la vendita di prodotti lattiero caseari

Arrestato 41enne per estorsione e illecita concorrenza. Era concessionario di un'azienda altamurana

mercoledì 9 maggio 2012 12.26
Era concessionario di un'azienda lattiero-casearia con sede ad Altamura e minacciava i rappresentanti di marchi concorrenti di desistere dal vendere prodotti negli esercizi commerciali in quelle che definiva "zone sue" (Triggiano, Grumo Appula, Bitritto, Bitetto, Binetto e Toritto).

Si tratta del 41enne Vincenzo Lippolis, di Triggiano, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. L'uomo aveva precedenti per porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, violenza privata ed estorsione. A eseguire il provvedimento i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, in collaborazione con lo SCICO (Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata) di Roma. L'accusa è di estorsione e illecita concorrenza mediante minaccia e violenza. Nel febbraio scorso, Lippolis accortosi che l'azienda concorrente aveva venduto i suoi prodotti (nonostante le sue minacce) in un esercizio commerciale di Toritto, aggrediva violentemente con due pugni al viso l'agente che si era "permesso" di violare la sua zona "esclusiva" di vendita.

A seguito di intercettazioni telefoniche e ambientali risulta chiaramente il tono perentorio con il quale l'arrestato intendeva imporre in modo esclusivo il latte dell'azienda di Altamura. Da accertare sono altri episodi intimidatori: due incendi di due furgoni avvenuti nello scorso mese di aprile a distanza di pochi giorni, ma sempre con le stesse modalità mentre gli agenti erano impegnati nel ritiro degli ordinativi.