Impianti per rifiuti a ridosso del Parco Nazionale dell'Alta Murgia
Il Movimento Aria Fresca contesta una mancata trasparenza amministrativa. Richiesta una convocazione del Consiglio Comunale
domenica 5 giugno 2011
Il Movimento cittadino Aria Fresca notifica la decisione dell'Autorità di Gestione in materia di Rifiuti di ospitare due impianti per rifiuti a ridosso del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. La contestazione riguarda anche la mancata trasparenza amministrativa con cui si svolge la questione. Viene richiesta con urgenza una convocazione del Consiglio Comunale.
"Quando si ha a che fare con rappresentanti politici che amano muoversi nell'ombra, agire nell'opacità e temono la trasparenza, il confronto, - si legge nel comunicato - è bene tenere gli occhi sempre aperti per evitare che i diritti dei cittadini vengano calpestati come se nulla fosse. Grazie all'azione di verifica e controllo operata dal nostro Movimento, abbiamo scoperto che l'Autorità di Gestione in materia di Rifiuti (ATO Bari 4) - il consorzio, di cui il Comune di Altamura rappresentato dal sindaco Stacca detiene la quota di maggioranza relativa essendo il centro più popoloso, che riunisce i comuni dell'Alta Murgia e prende decisioni in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti - con il voto favorevole e decisivo del sindaco di Altamura, lo scorso 15 aprile ha deciso che la famigerata "Astronave" di Mellitto - l'ecomostro lungo la statale 96 contro cui fin dal 2001 ci siamo battuti e che sarebbe diventato il più grande impianto di (finto) compostaggio d'Europa se non fosse stato posto sotto sequestro dalla Procura di Bari e poi, dopo le condanne, confiscato al patrimonio pubblico, perché completamente illegale - deve ospitare ben due impianti per il trattamento dei rifiuti: un impianto di compostaggio per il trattamento della frazione umida e un centro di trattamento e stoccaggio della frazione secca derivante dalla raccolta differenziata".
"Sì, avete letto bene: - si continua a leggere - montagne di rifiuti a pochi passi dai confini del Parco nazionale dell'Alta Murgia, in un luogo che è Zona di Protezione Speciale e Sito di Interesse Comunitario. Per giunta, sebbene amministrativamente nel territorio di Grumo, a pochissimi chilometri da Altamura che per oltre venti anni ha ospitato la discarica al servizio di tutti i comuni della zona. Come se nulla fosse, senza uno straccio di informazione ai cittadini, si decide sulla loro pelle cosa fare, impegnando il futuro di un intero territorio. Questa sarebbe la trasparenza amministrativa di cui l'amministrazione Stacca si riempie la bocca non appena ne ha l'occasione?".
"E mentre mancano pochi mesi alla scadenza del costoso e scandaloso contratto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti senza che l'amministrazione comunale abbia avviato alcuna discussione pubblica su un tema così delicato, zitti zitti decidono di trasformare l'enorme impianto - di cui per lunghissimo tempo si è discusso in Città, oggetto di violente polemiche e campagne elettorali, infine dichiarato abusivo e confiscato - nei centri di raccolta, trattamento, stoccaggio e trasformazione della frazione umida e secca dei rifiuti dell'intera Murgia, senza uno straccio di informazione ai cittadini e senza neppure chiarire chi e come dovrebbe gestirlo. Anzi, dalla deliberazione adottata, si capisce che la sua gestione non sarà pubblica, ma sarà affidata ai privati. Insomma, dopo averlo confiscato ad un imprenditore privato, perché abusivo e illegale in quanto in una zona di pregio ambientale, ora questi signori che amministrano i Comuni della Murgia, con a capo il sindaco Stacca, lo vogliono ridare nelle mani dei privati per rifare la stessa cosa, anzi per fare quella ed altro ancora. Sindaco ci dica: siamo cittadini o sudditi? Chiediamo con urgenza una convocazione del consiglio comunale".
"Quando si ha a che fare con rappresentanti politici che amano muoversi nell'ombra, agire nell'opacità e temono la trasparenza, il confronto, - si legge nel comunicato - è bene tenere gli occhi sempre aperti per evitare che i diritti dei cittadini vengano calpestati come se nulla fosse. Grazie all'azione di verifica e controllo operata dal nostro Movimento, abbiamo scoperto che l'Autorità di Gestione in materia di Rifiuti (ATO Bari 4) - il consorzio, di cui il Comune di Altamura rappresentato dal sindaco Stacca detiene la quota di maggioranza relativa essendo il centro più popoloso, che riunisce i comuni dell'Alta Murgia e prende decisioni in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti - con il voto favorevole e decisivo del sindaco di Altamura, lo scorso 15 aprile ha deciso che la famigerata "Astronave" di Mellitto - l'ecomostro lungo la statale 96 contro cui fin dal 2001 ci siamo battuti e che sarebbe diventato il più grande impianto di (finto) compostaggio d'Europa se non fosse stato posto sotto sequestro dalla Procura di Bari e poi, dopo le condanne, confiscato al patrimonio pubblico, perché completamente illegale - deve ospitare ben due impianti per il trattamento dei rifiuti: un impianto di compostaggio per il trattamento della frazione umida e un centro di trattamento e stoccaggio della frazione secca derivante dalla raccolta differenziata".
"Sì, avete letto bene: - si continua a leggere - montagne di rifiuti a pochi passi dai confini del Parco nazionale dell'Alta Murgia, in un luogo che è Zona di Protezione Speciale e Sito di Interesse Comunitario. Per giunta, sebbene amministrativamente nel territorio di Grumo, a pochissimi chilometri da Altamura che per oltre venti anni ha ospitato la discarica al servizio di tutti i comuni della zona. Come se nulla fosse, senza uno straccio di informazione ai cittadini, si decide sulla loro pelle cosa fare, impegnando il futuro di un intero territorio. Questa sarebbe la trasparenza amministrativa di cui l'amministrazione Stacca si riempie la bocca non appena ne ha l'occasione?".
"E mentre mancano pochi mesi alla scadenza del costoso e scandaloso contratto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti senza che l'amministrazione comunale abbia avviato alcuna discussione pubblica su un tema così delicato, zitti zitti decidono di trasformare l'enorme impianto - di cui per lunghissimo tempo si è discusso in Città, oggetto di violente polemiche e campagne elettorali, infine dichiarato abusivo e confiscato - nei centri di raccolta, trattamento, stoccaggio e trasformazione della frazione umida e secca dei rifiuti dell'intera Murgia, senza uno straccio di informazione ai cittadini e senza neppure chiarire chi e come dovrebbe gestirlo. Anzi, dalla deliberazione adottata, si capisce che la sua gestione non sarà pubblica, ma sarà affidata ai privati. Insomma, dopo averlo confiscato ad un imprenditore privato, perché abusivo e illegale in quanto in una zona di pregio ambientale, ora questi signori che amministrano i Comuni della Murgia, con a capo il sindaco Stacca, lo vogliono ridare nelle mani dei privati per rifare la stessa cosa, anzi per fare quella ed altro ancora. Sindaco ci dica: siamo cittadini o sudditi? Chiediamo con urgenza una convocazione del consiglio comunale".