Impianti a biomassa e la voglia di non decidere
Abc incalza l'amministrazione e chiede un confronto pubblico
sabato 18 febbraio 2017
Approvare un fantomatico piano comunale per l'istallazione di impianti a biomassa con l'obiettivo di non decidere.
Ecco l'accusa mossa da Altamura bene comune nei confronti della maggioranza di governo che nelle ultime sedute consiliari ha portato all'attenzione dell'aula la questione delle biomasse.
Secondo Abc l'emendamento proposto dal consigliere Nicola Loizzo altro non sarebbe che un modo per sviare la vicenda delle autorizzazioni e decidere di non decidere.
In pratica la discussione avviata in aula sarebbe fumo negli occhi dei cittadini.
Dito puntato contro il sindaco Giacinto Forte, il consigliere Nicola Loizzo e il presidente del consiglio Giandomenico Marroccoli, tutti accusati di non aver fatto nulla di concreto sulla vicenda.
"Infatti – scrivono da Abc - invece di decidere, vorrebbero impegnare se stessi a decidere su di un fantomatico piano con un semplice, ma non vincolante, ordine del giorno. Anzichè trovare soluzioni e adottare provvedimenti, ancora una volta giocano alle tre carte, come hanno fatto nelle vicende del parco degli Ulivi e del progetto dell'impianto di compostaggio autorizzato sempre a Jesce ".
Tanti i dubbi e tanti gli interrogativi che secondo il Movimento restano senza risposta.
Innanzitutto si chiede di capire con quali materiali e quali residui saranno bruciati nel nascente impianto per la produzione di poiché ciascun residuo vegetale può avere una conversione energetica o un riutilizzo diverso.
L'altro interrogativo riguarda la quantità: i residui dell'agricoltura locale da bruciare saranno sufficienti per mantenere l'impianto a biomassa in funzione? E lo saranno per tutto l'anno, nonostante essi vengano prodotti solo in una determinata stagione?
E qui i timori si fanno concreti: in assenza di residui vegetali sufficienti, l'impianto dovrà bruciare rifiuti, come un inceneritore visto che a Palazzo di città giace il progetto per la nascita di un impianto di compostaggio proprio nella stessa zona".
L'ultima domanda che Abc inoltra ai tre amministratori riguarda la localizzazione poiché sono evidenti i problemi che si devono affrontare per la raccolta e il trasporto dei residui vegetali dal luogo di produzione a quello dell'impianto con gravi e notevole incremento del traffico di mezzi pesanti.
Interrogativi che al momento non hanno ancora ricevuto argomentazioni sufficienti a fare chiarezza e a spegnere le polemiche.
In coda c'è spazio per delle proposte a partire dalla elaborazione in totale collaborazione di un piano energetico complessivo che riguardi la città e il territorio proponendo anche la sospensione di ogni procedimento amministrativo pendente in materia di energia.
"In assenza di tale necessario confronto, che deve essere aperto e trasparente, di fronte a tutta la comunità, autorizzare tali impianti vorrebbe dire continuare ad agire senza scrupoli e ad aggredire il territorio con pericolosi ed inutili interventi" concludono da Altamura bene comune.
Ecco l'accusa mossa da Altamura bene comune nei confronti della maggioranza di governo che nelle ultime sedute consiliari ha portato all'attenzione dell'aula la questione delle biomasse.
Secondo Abc l'emendamento proposto dal consigliere Nicola Loizzo altro non sarebbe che un modo per sviare la vicenda delle autorizzazioni e decidere di non decidere.
In pratica la discussione avviata in aula sarebbe fumo negli occhi dei cittadini.
Dito puntato contro il sindaco Giacinto Forte, il consigliere Nicola Loizzo e il presidente del consiglio Giandomenico Marroccoli, tutti accusati di non aver fatto nulla di concreto sulla vicenda.
"Infatti – scrivono da Abc - invece di decidere, vorrebbero impegnare se stessi a decidere su di un fantomatico piano con un semplice, ma non vincolante, ordine del giorno. Anzichè trovare soluzioni e adottare provvedimenti, ancora una volta giocano alle tre carte, come hanno fatto nelle vicende del parco degli Ulivi e del progetto dell'impianto di compostaggio autorizzato sempre a Jesce ".
Tanti i dubbi e tanti gli interrogativi che secondo il Movimento restano senza risposta.
Innanzitutto si chiede di capire con quali materiali e quali residui saranno bruciati nel nascente impianto per la produzione di poiché ciascun residuo vegetale può avere una conversione energetica o un riutilizzo diverso.
L'altro interrogativo riguarda la quantità: i residui dell'agricoltura locale da bruciare saranno sufficienti per mantenere l'impianto a biomassa in funzione? E lo saranno per tutto l'anno, nonostante essi vengano prodotti solo in una determinata stagione?
E qui i timori si fanno concreti: in assenza di residui vegetali sufficienti, l'impianto dovrà bruciare rifiuti, come un inceneritore visto che a Palazzo di città giace il progetto per la nascita di un impianto di compostaggio proprio nella stessa zona".
L'ultima domanda che Abc inoltra ai tre amministratori riguarda la localizzazione poiché sono evidenti i problemi che si devono affrontare per la raccolta e il trasporto dei residui vegetali dal luogo di produzione a quello dell'impianto con gravi e notevole incremento del traffico di mezzi pesanti.
Interrogativi che al momento non hanno ancora ricevuto argomentazioni sufficienti a fare chiarezza e a spegnere le polemiche.
In coda c'è spazio per delle proposte a partire dalla elaborazione in totale collaborazione di un piano energetico complessivo che riguardi la città e il territorio proponendo anche la sospensione di ogni procedimento amministrativo pendente in materia di energia.
"In assenza di tale necessario confronto, che deve essere aperto e trasparente, di fronte a tutta la comunità, autorizzare tali impianti vorrebbe dire continuare ad agire senza scrupoli e ad aggredire il territorio con pericolosi ed inutili interventi" concludono da Altamura bene comune.