Il Sindaco scrive "per ristabilire verità"
Il caso dell'illuminazione del Centro Storico. "Insinuazioni stupidamente sarcastiche e facilmente smentibili"
sabato 17 settembre 2011
17.15
È il sindaco Mario Stacca che scrive "per ristabilire verità rispetto a quanto scritto su Altamuralife e rispetto anche ai commentatori, ovviamente anonimi". Così le righe che introducono la mail.
Il riferimento è alla nota scritta dal Movimento cittadino Aria Fresca riguardante l'illuminazione pubblica del centro storico. L'accusa da parte dell'opposizione mette in risalto che diodi led siano stati istallati esclusivamente lungo la via dell'abitazione del Sindaco.
Di seguito la risposta del primo cittadino.
Certa politica (Aria Fresca) gode nel parlare male del Sindaco e dell'Amministrazione perché solo in questo modo dà prova di esistenza ma stavolta ha toccato il fondo con insinuazioni stupidamente sarcastiche e facilmente smentibili.
Infatti la pubblica illuminazione artistica nel centro storico esiste già da diversi anni, su iniziativa dell'Amministrazione da me presieduta, e quella "stradina" dove "guarda caso abita il Sindaco" è stata l'ultima, in ordine di tempo, ad esserne dotata. Sì, perché in tutto il centro storico ci sono 120 armature artistiche per l'illuminazione e sono state posizionate in corso Federico II di Svevia, via San Nicola, via De Samuele Cagnazzi, piazza Municipio, via Melodia, via Teatro Vecchio, via Caso, via Candiota, via San Giacomo, piazza Duomo, piazza Repubblica.
Le ultime sono state posizionate in via San Michele e via Vicenzo Melodia; le prossime saranno via Diego Franco, vico Soccorso e via Santa Caterina e poi a seguire, con gradualità, tutte le altre stradine che affacciano sul corso. La differenza tra queste e quelle precedenti riguarda l'organo illuminante che è a led per il risparmio energetico. Si tratta di lampade meno efficienti (fanno meno luce) ma nel tempo consentono un risparmio dei costi. E così, anziché plaudire a questa scelta, si cerca il "gossip" per attaccare il Sindaco. Che pena fanno questi signori!
I soliti malpensanti possono obiettare: ma perché solo ora le lampade a led nel centro storico? e perché non in altre parti della città? La risposta è semplice. Infatti sono già stati effettuati dei test in via Bari ed in via Cassano: sono queste le prime strade in cui sono stati sperimentate e non quella dove "guarda caso abita il Sindaco"! I test in via Bari e via Cassano non hanno dato esito positivo perché l'inter-asse tra le lampade è troppo ampio e c'è minore efficienza luminosa sulla strada. C'è meno luce. Pertanto si è tornati alle lampade tradizionali. Ecco spiegato perché le lampade a risparmio sono più efficienti in strade piccole e luoghi stretti, quindi nel centro storico.
E sempre loro, i soliti malpensanti, obiettano ancora: ma perché non si sostituisce l'illuminazione artistica già esistente con le nuove lampade a led? Perché: 1) si amplia l'illuminazione artistica; 2) questi organi illuminanti fanno risparmiare nel tempo sulla bolletta energetica ma, nel breve, hanno un costo decisamente maggiore rispetto a quelle tradizionali per cui le forniture possono avvenire con molta gradualità.
Questi sono i fatti, oggettivi ed in sequenza cronologica, con cui faccio "luce" sulla disinformazione di taluni.
Il riferimento è alla nota scritta dal Movimento cittadino Aria Fresca riguardante l'illuminazione pubblica del centro storico. L'accusa da parte dell'opposizione mette in risalto che diodi led siano stati istallati esclusivamente lungo la via dell'abitazione del Sindaco.
Di seguito la risposta del primo cittadino.
Certa politica (Aria Fresca) gode nel parlare male del Sindaco e dell'Amministrazione perché solo in questo modo dà prova di esistenza ma stavolta ha toccato il fondo con insinuazioni stupidamente sarcastiche e facilmente smentibili.
Infatti la pubblica illuminazione artistica nel centro storico esiste già da diversi anni, su iniziativa dell'Amministrazione da me presieduta, e quella "stradina" dove "guarda caso abita il Sindaco" è stata l'ultima, in ordine di tempo, ad esserne dotata. Sì, perché in tutto il centro storico ci sono 120 armature artistiche per l'illuminazione e sono state posizionate in corso Federico II di Svevia, via San Nicola, via De Samuele Cagnazzi, piazza Municipio, via Melodia, via Teatro Vecchio, via Caso, via Candiota, via San Giacomo, piazza Duomo, piazza Repubblica.
Le ultime sono state posizionate in via San Michele e via Vicenzo Melodia; le prossime saranno via Diego Franco, vico Soccorso e via Santa Caterina e poi a seguire, con gradualità, tutte le altre stradine che affacciano sul corso. La differenza tra queste e quelle precedenti riguarda l'organo illuminante che è a led per il risparmio energetico. Si tratta di lampade meno efficienti (fanno meno luce) ma nel tempo consentono un risparmio dei costi. E così, anziché plaudire a questa scelta, si cerca il "gossip" per attaccare il Sindaco. Che pena fanno questi signori!
I soliti malpensanti possono obiettare: ma perché solo ora le lampade a led nel centro storico? e perché non in altre parti della città? La risposta è semplice. Infatti sono già stati effettuati dei test in via Bari ed in via Cassano: sono queste le prime strade in cui sono stati sperimentate e non quella dove "guarda caso abita il Sindaco"! I test in via Bari e via Cassano non hanno dato esito positivo perché l'inter-asse tra le lampade è troppo ampio e c'è minore efficienza luminosa sulla strada. C'è meno luce. Pertanto si è tornati alle lampade tradizionali. Ecco spiegato perché le lampade a risparmio sono più efficienti in strade piccole e luoghi stretti, quindi nel centro storico.
E sempre loro, i soliti malpensanti, obiettano ancora: ma perché non si sostituisce l'illuminazione artistica già esistente con le nuove lampade a led? Perché: 1) si amplia l'illuminazione artistica; 2) questi organi illuminanti fanno risparmiare nel tempo sulla bolletta energetica ma, nel breve, hanno un costo decisamente maggiore rispetto a quelle tradizionali per cui le forniture possono avvenire con molta gradualità.
Questi sono i fatti, oggettivi ed in sequenza cronologica, con cui faccio "luce" sulla disinformazione di taluni.