Il progetto “Route 96” alla Biennale dello spazio pubblico 2019

Valorizzazione del patrimonio architettonico attraverso l’illuminazione artistica e scenografica

mercoledì 5 giugno 2019 17.00
L'Arte Pubblica è un concetto comprensivo di tutte le attività e le manifestazioni artistiche aventi finalità pubbliche ed esposte in spazi pubblici. Vi appartengono l'arte di strada in tutte le sue declinazioni (musica, pittura, performance), gli allestimenti in luoghi pubblici, le installazioni artistiche permanenti o effimere.

Questo tipo di interventi spesso funzionano come compensazione estetica al diffuso fenomeno di degrado urbano. Si stabilisce così uno stretto rapporto tra le opere d'arte pubblica e gli spazi o gli edifici architettonici che le ospitano e una relazione tra artista ed abitanti che può incrementare la validità e permanenza dell'opera se si realizza un intenso scambio dei cittadini con l'autore, configurando l'intervento come frutto di un impegno comune finalizzato alla riqualificazione dell'ambito urbano.

All'interno di questo tema ampio e stimolante il programma della Biennale dello Spazio Pubblico 2019, BISP 2019, che si è tenuto dal 30 maggio al 1 giugno, nella sede del Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre a Testaccio ha raccolto esperienze sia Italiane che internazionali e attività seminariali e di laboratorio per tre aree tematiche: il verde pubblico, la mobilità sostenibile, l'Arte Pubblica.

Le proposte progettuali de la "Route 96" e dei "I Gioielli della corona" avanzate da due raggruppamenti di comuni appartenenti al territorio della Città metropolitana di Bari finalizzate alla valorizzazione del patrimonio architettonico attraverso l'illuminazione artistica e scenografica sono stati selezionati dalla Biennale dello Spazio Pubblico, BISP 2019, in quanto ritenuti coerenti con il tema di Arte Pubblica scelto quest'anno per la manifestazione romana.

Entrambe le proposte rafforzano l'area di attrazione culturale e turistica dei comuni coinvolti creando un sistema territoriale complesso che utilizza le potenzialità della luce artificiale per rafforzare la propria identità. In particolare la dislocazione nel territorio di sculture animate dalla luce costituisce un forte elemento di riconoscibilità e di unità dei comuni coinvolti e ben rappresenta il concetto di Arte Pubblica che è uno degli aspetti messi a fuoco dalla Biennale.

Le sculture di luce diffuse lungo le direttrici viarie e ubicate in spazi pubblici strategici dei singoli comuni fanno parte di un sistema complesso di governance territoriale all'interno del quale la luce caratterizza e qualifica gli spazi pubblici articolandosi in un sistema informativo composto da display, totem digitali e targhe luminose disposte in prossimità dei principali monumenti. La proposta artistica diventa elemento di sintesi dei caratteri dei singoli comuni che all'interno di un linguaggio unificato e replicabile possono esprimere la loro peculiarità storica e culturale. I temi delle sculture, realizzate con rete metallica poggiante su un basamento in c.a. rivestito in acciaio corten, sono state oggetto di un incarico apposito coinvolgendo artisti internazionali e locali.

I progetti proposti dai raggruppamenti dei comuni di Bitonto, Palo del Colle, Toritto, Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Cassano delle Murge , comune capofila Altamura (Route 96) e Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Binetto, Bitetto, Bitritto, Capurso, Cellamare, Giovinazzo, Grumo Appula, Modugno, Molfetta, Triggiano, Valenzano, e Sannicandro, comune capofila Bari ( I Gioielli della Corona) sono stati coordinati dalla Fondazione Fitzcarraldo di Torino nella persona del dott. Franco Milella. Le proposte progettuali avanzate dai due raggruppamenti sono state redatte dagli architetti Colonna Chiara, Falagario Gabriella, Popolizio Arcangelo e Teot Annunziata Stella, insieme agli ingegneri Gianni Drisaldi, Guglielmo Zepparelli e con la CO.MAI. srl..

La manifestazione ha previsto inoltre attività di workshop dal titolo "Arte Pubblica come rigenerazione urbana, sociale e culturale, formazione ed educazione all'arte negli spazi pubblici" e infine "lo spazio pubblico come luogo performativo e di condivisione dell'arte".

Nel percorso di approfondimento tematico di quest'ultimo workshop l'architetto Annunziata Stella Teot ha presentato i progetti al Dipartimento di Architettura di Testaccio.