Il portavoce della Commissione Europea interviene sul blog del Grillaio
Joe Hennon: «Avete completamente travisato il mio commento». Necessaria, secondo il Grillaio, la smentita da parte della Commissione
venerdì 4 giugno 2010
10.05
«Consideriamo l'acqua una merce, come qualsiasi altra cosa (we consider water to be a commodity, like anything else)», questa l'affermazione - riportata dall'EuObserver - del portavoce della Commissione Europea, Joe Hennon, che ha suscitato lo sdegno dei partecipanti alla quarta sessione della Facoltà dell'Acqua (Università del Bene Comune), tenutasi il 22 maggio 2010. «Una dichiarazione inaccettabile», si legge nel loro comunicato stampa, «perché conferma la deriva ultramercantile dell'Europa in materia di acqua, iniziata con la Direttiva Quadro Europa sull'acqua del 2000, che sostiene "l'acqua non è una merce come le altre", ma pur sempre una merce. Scandalosa anche perché aggiungendo la specificazione "come qualsiasi altra cosa" conferma che la Commissione Europea è favorevole alla mercificazione di ogni forma di vita materiale e immateriale». Nello stesso comunicato, al fine di protestare contro la presa di posizione della Commissione Europea, i partecipanti alla quarta sessione della Facoltà dell'Acqua invitano associazioni e movimenti contro la mercificazione dell'acqua e la privatizzazione dei servizi idrici a fare pressione sulla Commissione Europea con un mail-bombing.
Il 25 maggio scorso, il Grillaio di Altamura rilancia sul suo blog il comunicato stampa della Facoltà dell'Acqua. Il mail-bombing è appena cominciato quando lo stesso Joe Hennon interviene sul blog: «Avete completamente travisato il mio commento - sebbene non sia sorprendente a giudicare dal modo in cui è stato riferito nell'EuObserver. Il mio discorso non ha niente a che fare con la privatizzazione o la commercializzazione dell'acqua, niente a che fare col tassare la gente nel Terzo Mondo per l'acqua da bere. Sì, l'acqua è senza prezzo, sì, l'acqua è un bene pubblico. Quello che la Commissione dice è che il costo economico di fornitura dell'acqua dovrebbe essere recuperato in modo che si rifletta sulla sua importanza per l'ambiente e per la salute. Altrimenti le industrie e i consumatori tratteranno l'acqua come gratuita e ne useranno quanta ne vogliono. Davvero volete che la McDonald's, la Monsanto, la Shell e tutte le imprese del mondo possano usare quanta acqua vogliono gratuitamente? Volete che ricchi Occidentali possano passare tre ore lavando le loro auto o innaffiando il loro prato gratuitamente? Certo che no».
Il Grillaio di Altamura, tuttavia, nella sua newsletter, fa notare che «EuObserver ha confermato il suo articolo, poi resta il fatto che Hennon ha fatto questa dichiarazione in pubblico. Se uno viene frainteso può provare a spiegarsi meglio, magari con un comunicato ufficiale della CE. Dobbiamo domandare alla Commissione almeno la smentita delle affermazioni del portavoce».
Il 25 maggio scorso, il Grillaio di Altamura rilancia sul suo blog il comunicato stampa della Facoltà dell'Acqua. Il mail-bombing è appena cominciato quando lo stesso Joe Hennon interviene sul blog: «Avete completamente travisato il mio commento - sebbene non sia sorprendente a giudicare dal modo in cui è stato riferito nell'EuObserver. Il mio discorso non ha niente a che fare con la privatizzazione o la commercializzazione dell'acqua, niente a che fare col tassare la gente nel Terzo Mondo per l'acqua da bere. Sì, l'acqua è senza prezzo, sì, l'acqua è un bene pubblico. Quello che la Commissione dice è che il costo economico di fornitura dell'acqua dovrebbe essere recuperato in modo che si rifletta sulla sua importanza per l'ambiente e per la salute. Altrimenti le industrie e i consumatori tratteranno l'acqua come gratuita e ne useranno quanta ne vogliono. Davvero volete che la McDonald's, la Monsanto, la Shell e tutte le imprese del mondo possano usare quanta acqua vogliono gratuitamente? Volete che ricchi Occidentali possano passare tre ore lavando le loro auto o innaffiando il loro prato gratuitamente? Certo che no».
Il Grillaio di Altamura, tuttavia, nella sua newsletter, fa notare che «EuObserver ha confermato il suo articolo, poi resta il fatto che Hennon ha fatto questa dichiarazione in pubblico. Se uno viene frainteso può provare a spiegarsi meglio, magari con un comunicato ufficiale della CE. Dobbiamo domandare alla Commissione almeno la smentita delle affermazioni del portavoce».