Il Partito Democratico sul "problema immigrazione"
«L'accoglienza bisogna governarla e non subirla». La proposta di utilizzo della «struttura abbandonata "Cappuccini"»
venerdì 22 aprile 2011
09.30
Il Partito Democratico di Altamura, in un comunicato, pone all'attenzione della comunità e dell'Amministrazione comunale il «problema immigrazione».
«È nota», si legge, «la massiccia presenza, nella nostra città, di immigrati provenienti principalmente dall'Albania, dalla Tunisia, dai Paesi dell'Est europeo ecc. Tale problematica avrebbe dovuto essere monitorata dall'Amministrazione comunale con lo "sportello immigrati", inaugurato in pompa magna anni fa grazie ad un sostanzioso contributo della Regione Puglia. Lo sportello è stato soppresso insieme all'investimento, nessuna alternativa viene concessa agli immigrati e men che mai ci si propone per un minimo di accoglienza così come stanno operando altri Comuni della Regione nell'ambito del progetto messo su con i fondi nazionali dalla Protezione civile e dell'Assessorato competente regionale».
«Sarebbe opportuno», continua il documento, «proporsi per un'accoglienza nella struttura abbandonata "Cappuccini", intraprendere contemporaneamente una bonifica della stessa struttura, affidarne ad associazioni di volontariato che operano nel settore immigrazione la gestione e riprendere la buona pratica della solidarietà con i fatti e non solo decantarla. Questi sono investimenti che non danno frutti immediati, è necessaria una visione lungimirante, perché l'accoglienza bisogna governarla e non subirla».
«È nota», si legge, «la massiccia presenza, nella nostra città, di immigrati provenienti principalmente dall'Albania, dalla Tunisia, dai Paesi dell'Est europeo ecc. Tale problematica avrebbe dovuto essere monitorata dall'Amministrazione comunale con lo "sportello immigrati", inaugurato in pompa magna anni fa grazie ad un sostanzioso contributo della Regione Puglia. Lo sportello è stato soppresso insieme all'investimento, nessuna alternativa viene concessa agli immigrati e men che mai ci si propone per un minimo di accoglienza così come stanno operando altri Comuni della Regione nell'ambito del progetto messo su con i fondi nazionali dalla Protezione civile e dell'Assessorato competente regionale».
«Sarebbe opportuno», continua il documento, «proporsi per un'accoglienza nella struttura abbandonata "Cappuccini", intraprendere contemporaneamente una bonifica della stessa struttura, affidarne ad associazioni di volontariato che operano nel settore immigrazione la gestione e riprendere la buona pratica della solidarietà con i fatti e non solo decantarla. Questi sono investimenti che non danno frutti immediati, è necessaria una visione lungimirante, perché l'accoglienza bisogna governarla e non subirla».