Il Liceo classico intende vendere beni obsoleti
Enzo Colonna invita il preside a rivedere l'elenco. L'avviso sarà presto corretto o sospeso
lunedì 21 gennaio 2013
18.03
Un avviso di vendita e dismissione di beni qualificati come "fuori uso obsoleti non più utilizzabili" è stato pubblicato dal Liceo Classico Cagnazzi di Altamura. L'elenco contempla un 989 pezzi. La lista ha destato l'attenzione di molti.
Il consigliere Enzo Colonna ha espresso in merito una considerazione: "Ci sono elementi degni di preservazione, tutela e valorizzazione, degni di una collocazione in un laboratorio scolastico o in un settore museale dedicato alla storia della scienza e delle sue applicazioni. In ogni caso, pezzi di storia di una gloriosa e antica istituzione scolastica cittadina".
Il consigliere di Aria Fresca ha contattato questa mattina il dirigente del Liceo classico, Biagio Clemente. E' stata data una lettura più approfondita dell'elenco. E' stata riscontrata la presenza di una serie di strumenti di grande valore storico e scientifico, alcuni dei quali addirittura messi in esposizione, come ricorda lo stesso Colonna, nell'aula magna, nella brillante iniziativa del "Museo scientifico tra passato e presente: l'evoluzione del pensiero scientifico attraverso gli strumenti scientifici e didattici di interesse storico.
"In sostanza - scrive il consigliere - l'elenco pubblicato dei beni da dismettere presenta una lunga serie di beni di scarsissimo valore (vecchi computer, stampanti, fax, strumenti elettronici, sedie, scaffalature, abbandonati da molti anni), ma anche pezzi sì inutilizzabili ma di valore museale, assolutamente da preservare. Il Liceo, ha riferito il dirigente, non ha alcuna intenzione di privarsi di questa seconda tipologia di beni. Per un qualche equivoco, si sono identificati i beni da vendere con quelli presenti nell'elenco dei beni mobili inutilizzabili, senza appunto distinguere quelli senza valore e quelli invece con destinazione museale o archivistica".
Conseguentemente, il preside si è impegnato rapidamente a correggere o sospendere l'avviso. Darà comunicazione di questa decisione nelle prossime ore.
Il consigliere Enzo Colonna ha espresso in merito una considerazione: "Ci sono elementi degni di preservazione, tutela e valorizzazione, degni di una collocazione in un laboratorio scolastico o in un settore museale dedicato alla storia della scienza e delle sue applicazioni. In ogni caso, pezzi di storia di una gloriosa e antica istituzione scolastica cittadina".
Il consigliere di Aria Fresca ha contattato questa mattina il dirigente del Liceo classico, Biagio Clemente. E' stata data una lettura più approfondita dell'elenco. E' stata riscontrata la presenza di una serie di strumenti di grande valore storico e scientifico, alcuni dei quali addirittura messi in esposizione, come ricorda lo stesso Colonna, nell'aula magna, nella brillante iniziativa del "Museo scientifico tra passato e presente: l'evoluzione del pensiero scientifico attraverso gli strumenti scientifici e didattici di interesse storico.
"In sostanza - scrive il consigliere - l'elenco pubblicato dei beni da dismettere presenta una lunga serie di beni di scarsissimo valore (vecchi computer, stampanti, fax, strumenti elettronici, sedie, scaffalature, abbandonati da molti anni), ma anche pezzi sì inutilizzabili ma di valore museale, assolutamente da preservare. Il Liceo, ha riferito il dirigente, non ha alcuna intenzione di privarsi di questa seconda tipologia di beni. Per un qualche equivoco, si sono identificati i beni da vendere con quelli presenti nell'elenco dei beni mobili inutilizzabili, senza appunto distinguere quelli senza valore e quelli invece con destinazione museale o archivistica".
Conseguentemente, il preside si è impegnato rapidamente a correggere o sospendere l'avviso. Darà comunicazione di questa decisione nelle prossime ore.