Il Grillaio sulle "parole buone per Dambrosio"
"Qualcuno in Comune dovrebbe fare un passo indietro, o no?". Nella nota: "Ma ad Altamura si può parlare di mafia?"
sabato 18 settembre 2010
11.23
«Ci ha fatto davvero piacere leggere queste dichiarazioni del sottosegretario al Ministero dell'Interno Mantovano: stiamo parlando di un morto che, come tutti i morti, va pianto e rispettato. Stiamo però parlando anche di un personaggio criminale. Mi auguro quella reazione che tutti si aspettano da Altamura, fortemente auspicata dal Sindaco, che ci ha ospitato in questa sede, che, cioè, ci sia una presa di distanza netta ed inequivocabile», si legge in un comunicato di Meetup "Il Grillaio" di Altamura. «Anche queste sono critiche distruttive? Forse è appena il caso di ricordare che ad aver pronunciato parole "buone" per Dambrosio sono stati parecchi in questi giorni sui diversi mezzi di informazione. Vogliamo sperare che la "reazione", "svolta" di cui ha parlato il primo cittadino nell'intervista ad una tv locale, parta da segnali forti. Insomma qualcuno in Comune dovrebbe fare un passo indietro, o no?».
«Se l'antimafia dice delle cose gravi su qualcuno già condannato per tentato omicidio», continua il comunicato, «non possiamo non tenerne conto. E questo dovrebbe valere soprattutto per chi occupa un ruolo pubblico. Ed invece pare che su questa metà e sui suoi rapporti con l'Altamura bene non si debbano fare troppe domande perché altrimenti l'informazione diventa "distruttiva", perché questa è materia da investigatori, non da giornalisti. L'informazione deve essere costruttiva, dice il Sindaco[…]. Degne di nota anche le prese di posizione di diversi politici (destra e manca). Fatte salve le solite eccezioni, tutti a parlare di problema sicurezza, di necessità di maggiori controlli. Qualcuno addirittura parla di necessità di rispettare il dolore delle famiglie. In silenzio, no? Una domanda: ma ad Altamura, dopo tutto il macello che sta emergendo (ammesso e non concesso che lo si ignorasse), si può parlare di Mafia, o no? L'informazione costruttiva dicevamo. Essere costruttivi vuol dire censurare la parola Mafia? Il giornalista è costruttivo quando non chiede conto delle telefonate tra Nico Dambrosio (presidente del Consiglio comunale di Altamura) e Pasquale Lomurno (segretario del Sindaco) con i Columella? E' costruttivo ignorare le intercettazioni pubblicate da Barisera in cui si parla di soldi, buste, mani abituate a contare soldi...?».
Si è tenuta giovedì 16 settembre, alle ore 20.00, presso il salone della parrocchia SS. Rosario in via Pompei, una riunione finalizzata ad avviare un cammino di educazione alla legalità partendo da una manifestazione apolitica contro la mafia. L'iniziativa è partita dalla pagina Facebook "Altamura, io sto con la legalità", ma anche MeetUp il Grillaio se ne fa portavoce: «Urge una risposta chiara della società civile altamurana. Una manifestazione per la difesa della legalità e contro tutte le mafie? Noi ci siamo», perché «ciò che le organizzazioni criminali vogliono è che di loro non si parli, che il loro nome non venga pronunciato, che tutti ne neghino l'esistenza perché è l'omertà la loro forza». «Le mafie sono un anti-stato», si legge sempre nella nota, «proliferano dove le istituzioni sono assenti o corrotte o troppo timorose di chiamare le cose con il loro nome. Per questo crediamo che quando ci toglieremo le banane dagli occhi, vedremo cose, sentiremo parole, penseremo e pronunceremo parole come -mafia-, -omertà-, -collusione-, -corruzione-. E improvvisamente saremo più liberi».
«Se l'antimafia dice delle cose gravi su qualcuno già condannato per tentato omicidio», continua il comunicato, «non possiamo non tenerne conto. E questo dovrebbe valere soprattutto per chi occupa un ruolo pubblico. Ed invece pare che su questa metà e sui suoi rapporti con l'Altamura bene non si debbano fare troppe domande perché altrimenti l'informazione diventa "distruttiva", perché questa è materia da investigatori, non da giornalisti. L'informazione deve essere costruttiva, dice il Sindaco[…]. Degne di nota anche le prese di posizione di diversi politici (destra e manca). Fatte salve le solite eccezioni, tutti a parlare di problema sicurezza, di necessità di maggiori controlli. Qualcuno addirittura parla di necessità di rispettare il dolore delle famiglie. In silenzio, no? Una domanda: ma ad Altamura, dopo tutto il macello che sta emergendo (ammesso e non concesso che lo si ignorasse), si può parlare di Mafia, o no? L'informazione costruttiva dicevamo. Essere costruttivi vuol dire censurare la parola Mafia? Il giornalista è costruttivo quando non chiede conto delle telefonate tra Nico Dambrosio (presidente del Consiglio comunale di Altamura) e Pasquale Lomurno (segretario del Sindaco) con i Columella? E' costruttivo ignorare le intercettazioni pubblicate da Barisera in cui si parla di soldi, buste, mani abituate a contare soldi...?».
Si è tenuta giovedì 16 settembre, alle ore 20.00, presso il salone della parrocchia SS. Rosario in via Pompei, una riunione finalizzata ad avviare un cammino di educazione alla legalità partendo da una manifestazione apolitica contro la mafia. L'iniziativa è partita dalla pagina Facebook "Altamura, io sto con la legalità", ma anche MeetUp il Grillaio se ne fa portavoce: «Urge una risposta chiara della società civile altamurana. Una manifestazione per la difesa della legalità e contro tutte le mafie? Noi ci siamo», perché «ciò che le organizzazioni criminali vogliono è che di loro non si parli, che il loro nome non venga pronunciato, che tutti ne neghino l'esistenza perché è l'omertà la loro forza». «Le mafie sono un anti-stato», si legge sempre nella nota, «proliferano dove le istituzioni sono assenti o corrotte o troppo timorose di chiamare le cose con il loro nome. Per questo crediamo che quando ci toglieremo le banane dagli occhi, vedremo cose, sentiremo parole, penseremo e pronunceremo parole come -mafia-, -omertà-, -collusione-, -corruzione-. E improvvisamente saremo più liberi».