Area mercatale, il "giallo" dell'opera fantasma
Colonna: "Sparita dal piano triennale". Petrara: "Coinvolgeremo privati"
giovedì 30 ottobre 2014
16.10
Che fine ha fatto l'area mercatale?
Questo il "giallo" amministrativo oggetto di un'accesa discussione nel corso dell'ultimo consiglio comunale.
Una situazione, quella del mercato cittadino allocato in via Manzoni in attesa di una sistemazione più consona, che si trascina da decenni, con disagi per la sicurezza, l'igiene ed il senso civico, come più volte denunciato dal comitato civico.
Nel lontano settembre 2012 il sindaco Mario Stacca aveva placato gli animi dei cittadini con una nota, diffusa dal Palazzo di città, in cui si assicurava l'intenzione di offrire un'alternativa alla attuale situazione identificando come possibili aree quella di Trentacapilli e quella artigianale in zona Buoncammino da alternare ogni sabato in attesa di una soluzione definitiva.
Un esito in merito a cui, dopo un recente incontro con i residenti, il sindaco Mario Stacca si diceva fiducioso, ipotizzando di realizzare l'area mercatale sempre in via Manzoni, con un bando ers, stante l'interesse e la disponibilità di privati, oppure in zona attigua, in viale della Pace, sempre coinvolgendo i privati con un progetto di simil finanza
Ma la polemica scoppia in consiglio comunale allorché viene fuori che l'opera è sparita dal Programma annuale (2014) e triennale (2014-2016), propedeutico al bilancio di previsione. Un'anomalia ancora più strana alla luce del fatto che, scorrendo le pagine della relazione, infatti, il piano comunale per il commercio su aree pubbliche, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nel 2011, contempla "la volontà dell'Amministrazione" di "procedere al ridimensionamento delle presenze di operatori del mercato di via Manzoni, fino alla individuazione e realizzazione di una nuova area mercatale attrezzata anche per ragioni di ordine pubblico; nell'ambito della programmazione triennale delle opere pubbliche è prevista la realizzazione di un'area polifunzionale da adibire a mercato settimanale, per la quale si è in attesa di eventuali finanziamenti".
L'oggetto della disputa diventa anche oggetto di un emendamento, a firma dei consiglieri Colonna, Melodia, Rella e Menzulli, che chiede l'inserimento della realizzazione di tale indispensabile opera nelle priorità dell'anno 2015, facendo ricorso ad investimenti privati, attraverso, la gestione degli spazi per gli ambulanti per un certo numero di anni come contropartita dell'investimento privato per la realizzazione. "Un emendamento bocciato assieme a tutti gli altri – polemizza Enzo Colonna – su un'opera scomparsa dal l'elenco del piano, non sappiamo se per incuria, sciatteria o altri motivi che non conosciamo. Non esistono opere a costo zero, un ritorno per l'impresa appaltatrice ci deve essere e gli investitori non possono farsi avanti se l'opera non è inserita nella programmazione".
L'assessore ai lavori pubblici Petrara però promette di rimediare alla dimenticanza: "Stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi di un progetto di più ampie vedute, che coinvolga i privati, e speriamo di portarlo a casa prima della fine della consiliatura. Di più non posso dire finché non ci sarà qualcosa di concreto".
Questo il "giallo" amministrativo oggetto di un'accesa discussione nel corso dell'ultimo consiglio comunale.
Una situazione, quella del mercato cittadino allocato in via Manzoni in attesa di una sistemazione più consona, che si trascina da decenni, con disagi per la sicurezza, l'igiene ed il senso civico, come più volte denunciato dal comitato civico.
Nel lontano settembre 2012 il sindaco Mario Stacca aveva placato gli animi dei cittadini con una nota, diffusa dal Palazzo di città, in cui si assicurava l'intenzione di offrire un'alternativa alla attuale situazione identificando come possibili aree quella di Trentacapilli e quella artigianale in zona Buoncammino da alternare ogni sabato in attesa di una soluzione definitiva.
Un esito in merito a cui, dopo un recente incontro con i residenti, il sindaco Mario Stacca si diceva fiducioso, ipotizzando di realizzare l'area mercatale sempre in via Manzoni, con un bando ers, stante l'interesse e la disponibilità di privati, oppure in zona attigua, in viale della Pace, sempre coinvolgendo i privati con un progetto di simil finanza
Ma la polemica scoppia in consiglio comunale allorché viene fuori che l'opera è sparita dal Programma annuale (2014) e triennale (2014-2016), propedeutico al bilancio di previsione. Un'anomalia ancora più strana alla luce del fatto che, scorrendo le pagine della relazione, infatti, il piano comunale per il commercio su aree pubbliche, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nel 2011, contempla "la volontà dell'Amministrazione" di "procedere al ridimensionamento delle presenze di operatori del mercato di via Manzoni, fino alla individuazione e realizzazione di una nuova area mercatale attrezzata anche per ragioni di ordine pubblico; nell'ambito della programmazione triennale delle opere pubbliche è prevista la realizzazione di un'area polifunzionale da adibire a mercato settimanale, per la quale si è in attesa di eventuali finanziamenti".
L'oggetto della disputa diventa anche oggetto di un emendamento, a firma dei consiglieri Colonna, Melodia, Rella e Menzulli, che chiede l'inserimento della realizzazione di tale indispensabile opera nelle priorità dell'anno 2015, facendo ricorso ad investimenti privati, attraverso, la gestione degli spazi per gli ambulanti per un certo numero di anni come contropartita dell'investimento privato per la realizzazione. "Un emendamento bocciato assieme a tutti gli altri – polemizza Enzo Colonna – su un'opera scomparsa dal l'elenco del piano, non sappiamo se per incuria, sciatteria o altri motivi che non conosciamo. Non esistono opere a costo zero, un ritorno per l'impresa appaltatrice ci deve essere e gli investitori non possono farsi avanti se l'opera non è inserita nella programmazione".
L'assessore ai lavori pubblici Petrara però promette di rimediare alla dimenticanza: "Stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi di un progetto di più ampie vedute, che coinvolga i privati, e speriamo di portarlo a casa prima della fine della consiliatura. Di più non posso dire finché non ci sarà qualcosa di concreto".