Il Comune perde i finanziamenti regionali per riqualificare la zona di Jesce
Il progetto è stato giudicato inammissibile per mancanza della necessaria documentazione. La PEC conteneva solo l'allegato D non firmato digitalmente dal RUP
lunedì 7 giugno 2010
12.39
Il Comune di Altamura è stato escluso dalla graduatoria provvisoria per l'assegnazione di finanziamenti regionali rivolti ad "iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi". C'erano 60 milioni di euro a disposizione dei Comuni della Puglia e dei Consorzi Asi che hanno partecipato al bando finalizzato a dotare di infrastrutture le zone industriali. Nella graduatoria provvisoria, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 94 del 27 maggio 2010, figurano i Comuni di Conversano, San Vito dei Normanni, Bisceglie, Statte, Palo del Colle, Andria, Cavallino, Cisternino, Faggiano, Latiano, Lizzanello, Mola di Bari, Monteleone di Puglia, Monteparano, Roseto VAlfortore, San Donato di lecce, Stornara, Traviano, Tuglie, Vernole. Quello di Altamura, che pure ha partecipato al bando per riqualificare la zona industriale di Jesce, non c'è. Il progetto, infatti, è stato giudicato inammissibile per la mancanza di alcuni documenti. All'indirizzo PECbando.pip@pec.rupar.puglia.it è stata trasmessa una PEC (Posta Certificata) contenente solo l'allegato D, in formato PDF e non firmato digitalmente dal RUP (Responsabile Unico del Procedimento) per cui non risultano rispettate le previsioni dell'art. del bando. Un errore, dunque. Nei termini di legge non sono state prodotte osservazioni al preavviso di esclusione inviato tramite casella di PEC. Il messaggio di PEC del Comune di Altamura è pervenuto bando.pip@pec.rupar.puglia.it alle ore 23:55:55 del 30 ottobre 2009, data ultima per presentare la domanda.
Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale Michele Ventricelli, che "invita il Sindaco e il Comune di Altamura a produrre nei 20 giorni previsti tutte le possibili opposizioni per recuperare i finanziamenti, vista l'importanza che questi avrebbero per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi della città di Altamura e di tutto il territorio murgiano".
Il consigliere comunale del Movimento cittadino Aria Fresca Enzo Colonna parla di "evidenti errori e di gravi manchevolezze" sottolineando che "la cosa grave e che lascia senza parole è che nonostante la Regione Puglia avesse preannunciato l'esclusione chiedendo pertanto di presentare osservazioni ed integrare la documentazione, l'amministrazione comunale non ha mosso un dito".
Sono 149 le domande inviate alla Regione e 82 quelle giudicate ammissibili. A presentarle, 143 Comuni, 5 Consorzi Asi e una Provincia (Brindisi). Potranno essere finanziate con i 60 milioni di euro 46 proposte, quindi più della metà delle richieste ammesse.
Il bando fa parte della manovra anticrisi della Regione Puglia. Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, i destinatari delle risorse, cioè gli Enti locali e i Consorzi ASI, provvederanno all'organizzazione di gare d'appalto a favore delle imprese locali per assegnare i lavori nelle zone industriali. I fondi disponibili sono destinati per metà ad interventi in aree esistenti, per metà a nuove aree, mentre il contributo regionale non potrà superare i 4milioni a progetto. Potranno essere realizzate strade, illuminazione, reti energetiche e per la fornitura di acqua industriale, video sorveglianza, infrastrutture ICT, ma anche mense, centri diurni per l'infanzia, nidi.
Si tratta di un bando particolare. Uno degli obiettivi dell'intervento era quello di spingere gli enti locali pugliesi a dotarsi dei nuovi strumenti previsti dal codice dell'amministrazione digitale. Per accedere al bando, infatti, occorreva avere la Posta elettronica certificata, la firma digitale e utilizzare il Sit, il Sistema informativo territoriale.
Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale Michele Ventricelli, che "invita il Sindaco e il Comune di Altamura a produrre nei 20 giorni previsti tutte le possibili opposizioni per recuperare i finanziamenti, vista l'importanza che questi avrebbero per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi della città di Altamura e di tutto il territorio murgiano".
Il consigliere comunale del Movimento cittadino Aria Fresca Enzo Colonna parla di "evidenti errori e di gravi manchevolezze" sottolineando che "la cosa grave e che lascia senza parole è che nonostante la Regione Puglia avesse preannunciato l'esclusione chiedendo pertanto di presentare osservazioni ed integrare la documentazione, l'amministrazione comunale non ha mosso un dito".
Sono 149 le domande inviate alla Regione e 82 quelle giudicate ammissibili. A presentarle, 143 Comuni, 5 Consorzi Asi e una Provincia (Brindisi). Potranno essere finanziate con i 60 milioni di euro 46 proposte, quindi più della metà delle richieste ammesse.
Il bando fa parte della manovra anticrisi della Regione Puglia. Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, i destinatari delle risorse, cioè gli Enti locali e i Consorzi ASI, provvederanno all'organizzazione di gare d'appalto a favore delle imprese locali per assegnare i lavori nelle zone industriali. I fondi disponibili sono destinati per metà ad interventi in aree esistenti, per metà a nuove aree, mentre il contributo regionale non potrà superare i 4milioni a progetto. Potranno essere realizzate strade, illuminazione, reti energetiche e per la fornitura di acqua industriale, video sorveglianza, infrastrutture ICT, ma anche mense, centri diurni per l'infanzia, nidi.
Si tratta di un bando particolare. Uno degli obiettivi dell'intervento era quello di spingere gli enti locali pugliesi a dotarsi dei nuovi strumenti previsti dal codice dell'amministrazione digitale. Per accedere al bando, infatti, occorreva avere la Posta elettronica certificata, la firma digitale e utilizzare il Sit, il Sistema informativo territoriale.