Il Comitato Trentacapilli in risposta al Sindaco

Una nota di delusione nei confronti della classe politica. "Tirate voi le logiche conseguenze"

martedì 1 novembre 2011 11.46
In merito alle considerazioni espresse dal sindaco Mario Stacca a riguardo del Consiglio comunale tenutosi lo scorso 11 ottobre 2011 e avente come oggetto "Esame situazione quartiere Trentacapilli – Confronto per soluzioni infrastrutture del quartiere" (qui l'articolo), il Comitato cittadino "Trentacapilli" risponde con una nota esplicativa.

In primis, una domanda: "Di quali ristrettezze parla un'Amministrazione che ha ereditato dalle lottizzazioni Trentacapilli - Lama di Cervo - Euroselva, (un immenso quartiere di circa 4000 abitanti) diversi milioni di euro dalle opere di urbanizzazione e dalle lottizzazioni?". E ancora: "Dove sono finiti i soldi da noi cittadini versati attraverso le imprese ed i privati lottizzanti? Quale futuro si prospetta per gli svariati ettari di suolo ereditati, utili alla costruzione di strutture necessarie alla comunità (vedi la nuova chiesa del Redentore, la nuova sede A.N.F.F.A.S., ecc) non solo del quartiere ma dell'intera comunità altamurana?"

"Quando si concedono dei suoli alla chiesa, - si legge nel documento - o a strutture ospedaliere o altro, è un gran bene per la comunità (questo è certo), ma chi dovrebbe ricevere l'applauso ed essere presente al taglio del nastro deve essere l'intera comunità, perché il suolo concesso è della città, né del Sindaco, né di quelli di destra né di sinistra. Siamo noi cittadini che concediamo pezzi della nostra città alla realizzazione di strutture che per noi vengono realizzate. A tal proposito chiediamo noi cittadini più trasparenza, grazie!Prima non si è fatto nulla per anni, e adesso la colpa e delle ristrettezze economiche? I politici devono smetterla di venderci 'fumo'. Perché non ce l'hanno detto durante la campagna elettorale, periodo in cui invece tutti (nessuno escluso) si sono fatti bandiera di Trentacapilli? Tutti sapevamo che si stava entrando in un periodo di crisi economica, perché non si sono adottate misure preventive prima? In fondo uno dei compiti della politica è proprio quello di guardare avanti ed anticipare i tempi, cosa è stato fatto?".

Al Sindaco il Comitato domanda: "Quali sono gli altri servizi che verranno ubicati negli uffici dell'Acquedotto? Durante il consiglio monotematico, perché non sono stati elencati? È una trovata dell'ultimo momento? Chi chiede un ufficio postale nel quartiere, ma sono i cittadini da anni, considerato che siamo una realtà completamente staccata dal resto della città, e comunque le Poste italiane sono una S.P.A., quindi un'azienda privata che se apre un secondo, terzo o quarto ufficio, lo fa solo perché lo ritiene utile per sé oltre che economicamente vantaggioso, visto che offrono non solo servizi postali ma anche servizi finanziari e sono comunque uno sportello di vendita di numerosi prodotti che vanno dall'informatica al tempo libero. Le poste non sono la 'caritas' o la 'fatebenefratelli', se lo fa è perché lo ritiene un vantaggio, altrimenti lo avrebbe già fatto, visto che il nostro quartiere è pieno di locali commerciali vuoti! Se proprio il Comune vuole dimostrare la propria volontà, perché ad oggi non ha distaccato un ufficio della polizia municipale, non lo ritiene necessario? A parte il fatto che è da unno che ci dicono che entro la fine del mese verrà fatta la segnaletica (una delle ultime volte è stata a luglio, quando durante un brutto incidente avvenuto nel quartiere abbiamo chiamato telefonicamente, oltre che carabinieri ed ambulanze, anche qualche assessore per avere delucidazioni in merito). Facciamo notare che ci sono zone dove la lottizzazione è stata consegnata da tempo e comunque ad oggi nulla è stato fatto per la sicurezza dei cittadini". Il Comitato ricorda i numerosi incidenti verificatesi in zona e chiede il motivo per cui non vengono progettate rotonde, ricordando la carica di 7 anni dell'attuale Amministrazione.

Una richiesta esplicita: "Gradiremmo vedere la lettera in cui l'Anas vieta l'allargamento a favore dello spingitubo." E ancora: "Perché l'assessore ai LL. PP. Parla di una spesa di 320.000 euro, mentre nel piano triennale sono previsti solo 130.000 euro e un solo spingitubo?" Il Comitato chiede spiegazioni su cifre menzionate, ma non attribuite a nessun progetto preliminare definitivo, chiede, altresì, la sistemazione di aree verdi e precisa che "il Consiglio monotematico è stato richiesto insistentemente dal Movimento Cittadino Trentacapilli, e non dalle opposizioni (chiunque esse siano), al massimo le opposizioni così come, rari esempi di maggioranza ne hanno avvallato la nostra richiesta. E ci sentiamo davvero umiliati e piccoli sentendo parlare di gente che vuole mettere il cappello sui nostri diritti, ma di cosa state parlando?".

Il sentimento di profonda delusione nei confronti della classe politica culmina nelle seguenti parole: "Non è vero che non c'era nulla all'ordine del giorno da votare, perché noi del Movimento chiedavamo all'O.d. G. di poter realizzare un progetto da noi proposto di sistemazione area verde pubblica su via Crollalanza.

Inoltre una precisazione: "Due le richieste all'O.d.G., stabilire una data a 6 mesi per rivedere il tutto e fare il punto della situazione; il progetto di via Crollalanza.

Il Movimento conclude: "Noi non siamo arrabbiati, ma delusi, dalla politica che tratta i cittadini come sudditi, e non come gente desiderosa di partecipare attivamente alla costruzione del proprio quartiere… Tirate voi le logiche conseguenze".