Il centrodestra sottoscrive mozione di sfiducia a Nico Dambrosio

Le reazioni del Centrosinistra. L'on. Mantovano torna a parlare di Altamura su Rai Tre

venerdì 15 ottobre 2010 12.59
È stata protocollata ieri pomeriggio, da venti consiglieri della maggioranza di centrodestra su ventidue, una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale Nico Dambrosio. A sottoscriverla, anche il sindaco Mario Stacca. Solo due esponenti del Popolo della Libertà non avrebbero firmato la mozione. Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale all'indomani dell'omicidio di Bartolo Dambrosio e le sue mancate dimissioni sarebbero fra le motivazioni che hanno spinto gli esponenti del centrodestra a prendere tale decisione. Durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, tenutasi lo scorso 30 settembre, la minoranza aveva annunciato di aver depositato una mozione di sfiducia nei confronti di Nico Dambrosio. La stessa, secondo il regolamento comunale, doveva essere sottoscritta da un terzo dei consiglieri e votata da almeno i due terzi dei componenti l'Assemblea consiliare.

"Prenderemo in considerazione la possibilità di sottoscrivere la mozione presentata dal centrodestra – dichiara il consigliere Enzo Colonna (Movimento cittadino Aria Fresca) – se nella stessa si fa riferimento alle dichiarazioni di Nico Dambrosio e alla questione che gli riguarda direttamente. Se, invece, ci sono valutazioni di carattere politico, come, per esempio, la bontà dell'attuale amministrazione comunale e la fiducia al suo governo, non prenderemo in considerazione questa possibilità".

Intanto, durante la trasmissione "Agorà", in onda su Rai Tre ieri sera, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano è tornato a parlare di Altamura: "Un mese fa, in un grosso paese della provincia di Bari, Altamura, c'è stato l'omicidio di un boss mafioso. Poiché la situazione lo richiedeva, sono andato lì e abbiamo fatto un comitato per l'ordine con il Procuratore della Repubblica e i vertici delle Forze di Polizia. Pochi giorni prima, il Presidente del Consiglio comunale di Altamura ha avuto delle espressioni di elogio nei confronti del boss ucciso. Non è un reato di mafia, ma io mi sono permesso in quella sede di dire che il contrasto alla criminalità mafiosa deve coinvolgere tutti e che chi usa espressioni di questo tipo deve andare a casa. Non sta scritto in una legge. Il segretario cittadino di quel Partito che, tra l'altro, è il mio Partito, prenda questa persona e gli dica mio caro, non c'è una condanna a tua carico, ma ci sono ragioni di opportunità. Questa è la distinzione fra i codice etico e la legge".