I padri dopo una separazione
É il tema affrontato da Laura Marinaro nel suo ultimo libro. "Avrei voluto essere padre" presentato anche ad Altamura
martedì 3 gennaio 2012
12.00
Affidamento congiunto, condiviso, esclusivo, bigenitorialità…quanta confusione, soprattutto nei figli. Dopo una separazione, i figli si ritrovano, nel miglior dei casi, con genitori che si comportano come "colleghi collaboranti", spesso però arrabbiati e nemici. In particolare, nell'affidamento condiviso i figli continuano ad abitare con uno dei genitori e frequentano l'altro secondo un regime di visite prestabilito. In Italia, come afferma in un'intervista il noto giornalista Tiberio Timperi, le madri hanno l'affidamento del figlio nove volte su dieci. E con il bambino ottengono anche la casa. Il padre invece dopo aver lavorato una vita si trova all'improvviso senza un figlio, senza una casa. Un tema scottante.
Laura Marinaro, giornalista, nata ad Altamura, trasferita in Lombardia, ne traccia le linee essenziali nel suo ultimo libro "Avrei voluto essere padre" (storie di separazioni padri - figli ed. Nuovi Autori, anche su www.ebookizzati.com.). Sequestri di stato, enormi difficoltà economiche e psicologiche vissute dai padri nella separazione. I racconti di Marinaro sono ispirati a storie vere, ma romanzati. Così ci si imbatte nella storia di una nonna che non vede la sua nipotina da tempo; oppure di un padre che è riuscito a recuperare il rapporto con la figlia dopo la permanenza della piccola in una casa famiglia, e in altre storie di drammi poi risolti nel cuore. La prefazione dello scrittore Claudio Pollastri focalizza l'attenzione sulla scrittura giornalistica, chiara e precisa, dell'autrice, e sottolinea anche i tratti di pathos tipico di uno scrittore. In essa è contenuta anche un'intervista che lo stesso Pollastri aveva fatto a Tiberio Timperi che ha vissuto sulla propria pelle la realtà del padre mancato.
Il libro è stato presentato ad Altamura, evento organizzato dalla associazione "Donne in" con la collaborazione di "Amici del Libro", lo scorso 22 dicembre presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città, riscuotendo grande interesse nel nutrito pubblico presente. «Per anni mi sono occupata come volontaria delle associazioni dei padri separati e di tutela dei minori nelle separazioni - ha commentato Laura Marinaro, impegnata da anni come addetta stampa presso l'associazione "Figli Liberi" - poi ho deciso di raccontare qualcuna delle storie più significative per me da diverse angolazioni, ponendo l'attenzione sul diritto dei bambini alla bigenitorialità. Il titolo é provocatorio: essere padre con gli occhi della madre e madre con quelli del padre per la felicità dei figli è il segreto del loro benessere».
Nell'incontro si è parlato di "papà bancomat", quei padri che perdono l'occasione di condividere i momenti più importanti con i propri figli, ma che "devono" provvedere alle spese. Rimboccare le coperte la sera, parlare, tifare per una stessa squadra, stare accanto in momenti particolari sono i gesti che qualificano il rapporto genitore-figlio, al di là delle cause economiche.
La voce femminile di Laura Marinaro a difesa dei diritti dei padri ha fatto senz'altro eco in uno scenario di drammi familiari spesso taciuti per convenienza e consuetudine.
Laura Marinaro, giornalista, nata ad Altamura, trasferita in Lombardia, ne traccia le linee essenziali nel suo ultimo libro "Avrei voluto essere padre" (storie di separazioni padri - figli ed. Nuovi Autori, anche su www.ebookizzati.com.). Sequestri di stato, enormi difficoltà economiche e psicologiche vissute dai padri nella separazione. I racconti di Marinaro sono ispirati a storie vere, ma romanzati. Così ci si imbatte nella storia di una nonna che non vede la sua nipotina da tempo; oppure di un padre che è riuscito a recuperare il rapporto con la figlia dopo la permanenza della piccola in una casa famiglia, e in altre storie di drammi poi risolti nel cuore. La prefazione dello scrittore Claudio Pollastri focalizza l'attenzione sulla scrittura giornalistica, chiara e precisa, dell'autrice, e sottolinea anche i tratti di pathos tipico di uno scrittore. In essa è contenuta anche un'intervista che lo stesso Pollastri aveva fatto a Tiberio Timperi che ha vissuto sulla propria pelle la realtà del padre mancato.
Il libro è stato presentato ad Altamura, evento organizzato dalla associazione "Donne in" con la collaborazione di "Amici del Libro", lo scorso 22 dicembre presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città, riscuotendo grande interesse nel nutrito pubblico presente. «Per anni mi sono occupata come volontaria delle associazioni dei padri separati e di tutela dei minori nelle separazioni - ha commentato Laura Marinaro, impegnata da anni come addetta stampa presso l'associazione "Figli Liberi" - poi ho deciso di raccontare qualcuna delle storie più significative per me da diverse angolazioni, ponendo l'attenzione sul diritto dei bambini alla bigenitorialità. Il titolo é provocatorio: essere padre con gli occhi della madre e madre con quelli del padre per la felicità dei figli è il segreto del loro benessere».
Nell'incontro si è parlato di "papà bancomat", quei padri che perdono l'occasione di condividere i momenti più importanti con i propri figli, ma che "devono" provvedere alle spese. Rimboccare le coperte la sera, parlare, tifare per una stessa squadra, stare accanto in momenti particolari sono i gesti che qualificano il rapporto genitore-figlio, al di là delle cause economiche.
La voce femminile di Laura Marinaro a difesa dei diritti dei padri ha fatto senz'altro eco in uno scenario di drammi familiari spesso taciuti per convenienza e consuetudine.