I luoghi della memoria prendono forma
Ad Altamura finanziamenti per campo 65
giovedì 28 novembre 2019
Sono stati sottoscritti i disciplinari tra la Regione Puglia e gli Enti proprietari dei luoghi e archivi ammessi al finanziamento nell'ambito della misura "Luoghi della Memoria" per stabilire obblighi e tempi dei lavori che dovranno essere avviati entro il 31 dicembre 2019, conclusi entro il 29 febbraio 2020 e rendicontati entro il successivo 31 marzo.
Il progetto finanziato dalla Regione per tre anni prevedendo un finanziamento annuo di 350.000 euro mira a promuovere la conoscenza dei luoghi legati agli accadimenti che hanno segnato la storia del Novecento in Puglia, con particolare riferimento ai due conflitti mondiali e agli anni immediatamente successivi (ad esempio, campi di prigionia, internamento, confino politico, profughi) e di valorizzare gli archivi che conservano la documentazione legata all'esperienza sociale, filosofica e culturale di uomini e donne che hanno assunto un ruolo politico cardine e uno stretto legame culturale con il territorio pugliese durante il medesimo periodo storico.
Tra i luoghi attualmente finalizzati ci sono la "Casa Rossa" di Alberobello (cui saranno assegnati 78.500 euro), il "Campo 65" di Altamura (53.070 euro) e il "Museo della memoria e dell'accoglienza" di Nardò (33.000 euro) e, per gli archivi storici, quelli della Fondazione Di Vagno (57.684 euro), della Fondazione Gramsci (34.000 euro) e dell'IPSAIC - Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea "Tommaso Fiore" (45.000 euro).
Ad Altamura il progetto del "Campo 65", situato tra Altamura e Gravina, interessa un luogo che durante la Seconda Guerra mondiale fu campo di prigionia di militari alleati (tra i più grandi d'Italia), poi, campo di addestramento per i partigiani slavi e infine, nel dopoguerra, centro per i profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, dall'Africa. Per questo luogo si prevedono interventi quali: il restauro conservativo dei dipinti murali presenti sulle pareti interne di una delle baracche del Campo; la realizzazione di un portale web per la diffusione della cultura del '900 e la conservazione della memoria storica, anche attraverso l'inserimento di questo bene nel sistema informativo "CartApulia" (la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia); la realizzazione di una mostra itinerante multimediale con l'obiettivo di creare percorsi culturali tematici che legano il territorio pugliese a eventi e tematiche di carattere storico, politico e internazionale come la 2^ guerra mondiale; percorsi di valorizzazione e fruizione attraverso pannelli monitori e didascalici sulle vicende del Campo; una pubblicazione sul primo periodo relativo alla storia del Campo negli anni 1942-43.
"Sono molto soddisfatto per l'attuazione di questa iniziativa, che ritengo un'operazione dal rilevante valore sociale, educativo e formativo per tutta la Puglia, dal momento che è finalizzata a promuovere e sostenere attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e politico legato ad eventi di grande rilevanza collettiva e umana" è il commento finale del consigliere Enzo Colonna, promotore dell'iniziativa.
Il progetto finanziato dalla Regione per tre anni prevedendo un finanziamento annuo di 350.000 euro mira a promuovere la conoscenza dei luoghi legati agli accadimenti che hanno segnato la storia del Novecento in Puglia, con particolare riferimento ai due conflitti mondiali e agli anni immediatamente successivi (ad esempio, campi di prigionia, internamento, confino politico, profughi) e di valorizzare gli archivi che conservano la documentazione legata all'esperienza sociale, filosofica e culturale di uomini e donne che hanno assunto un ruolo politico cardine e uno stretto legame culturale con il territorio pugliese durante il medesimo periodo storico.
Tra i luoghi attualmente finalizzati ci sono la "Casa Rossa" di Alberobello (cui saranno assegnati 78.500 euro), il "Campo 65" di Altamura (53.070 euro) e il "Museo della memoria e dell'accoglienza" di Nardò (33.000 euro) e, per gli archivi storici, quelli della Fondazione Di Vagno (57.684 euro), della Fondazione Gramsci (34.000 euro) e dell'IPSAIC - Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea "Tommaso Fiore" (45.000 euro).
Ad Altamura il progetto del "Campo 65", situato tra Altamura e Gravina, interessa un luogo che durante la Seconda Guerra mondiale fu campo di prigionia di militari alleati (tra i più grandi d'Italia), poi, campo di addestramento per i partigiani slavi e infine, nel dopoguerra, centro per i profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, dall'Africa. Per questo luogo si prevedono interventi quali: il restauro conservativo dei dipinti murali presenti sulle pareti interne di una delle baracche del Campo; la realizzazione di un portale web per la diffusione della cultura del '900 e la conservazione della memoria storica, anche attraverso l'inserimento di questo bene nel sistema informativo "CartApulia" (la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia); la realizzazione di una mostra itinerante multimediale con l'obiettivo di creare percorsi culturali tematici che legano il territorio pugliese a eventi e tematiche di carattere storico, politico e internazionale come la 2^ guerra mondiale; percorsi di valorizzazione e fruizione attraverso pannelli monitori e didascalici sulle vicende del Campo; una pubblicazione sul primo periodo relativo alla storia del Campo negli anni 1942-43.
"Sono molto soddisfatto per l'attuazione di questa iniziativa, che ritengo un'operazione dal rilevante valore sociale, educativo e formativo per tutta la Puglia, dal momento che è finalizzata a promuovere e sostenere attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e politico legato ad eventi di grande rilevanza collettiva e umana" è il commento finale del consigliere Enzo Colonna, promotore dell'iniziativa.