Gli Ecopunto a breve sul nostro territorio

Nascerà una nuova imprenditoria con i negozi che comprano rifiuti

martedì 16 febbraio 2010
Lo scorso 15 febbraio, presso la Sala Giunta del Palazzo della Provincia di Bari, è stato firmato il Protocollo d'Intesa fra la Provincia di Bari e la Ecopunto-Reco2-LiberAmbiente-Tamafer, per l'apertura sul territorio degli Ecopunto, i negozi che comprano i rifiuti. L'iniziativa, partita in Italia già dall'agosto del 2008, rappresenta una novità nel campo dell'imprenditoria. Si tratta di un nuovo modo per rimpinguare il portafoglio nel pieno rispetto dell'ambiente: sono veri e propri negozi dove, invece di vendere merce, si comprano rifiuti debitamente differenziati.
Il meccanismo è semplice: basta presentarsi presso il punto vendita con i sacchetti dell'immondizia e dimostrare di essere residenti del Comune che aderisce all'iniziativa. I rifiuti, una volta compattati, vengono rivenduti. Così, da 20 bicchieri di plastica rinasce un tappetino per il mouse. Il materiale viene pagato al chilo, ma la novità è che chi lo consegna, viene retribuito. Orientativamente, perché la valutazione è influenzata dalle quotazioni di Borsa: un chilo di alluminio viene pagato 50 centesimi, il ferro 20 centesimi; 18 centesimi si ricavano da un chilo di pet e 5 centesimi dalla carta. In altre parole, una famiglia di quattro persone che consuma 81,9 Kg di carta all'anno, riuscirà a ricavare 163 euro.
Alla firma del protocollo hanno partecipato il Presidente della Provincia Francesco Schittulli, l'Assessore all'Ambiente Giovanni Barchetti e Alessandra Migliardi, legale responsabile della società Ecopunto-Reco2-LiberAmbiente-Tamafer.