Giovani Udc e assessore Pallotta, continua il botta e risposta

Il Movimento: "Se non c'è rapporto fiduciario, Pallotta può anche dimettersi"

venerdì 2 marzo 2012
Ancora botta e risposta tra i Giovani Udc e l'assessore al Marketing Gianfranco Pallotta.

Stavolta il Movimento rammenta l'istituzione nel 2005 del tavolo permanente del turismo prodotto in collaborazione con i rappresentanti e le associazioni settoriali e domanda: "a che serve l'operato da lei svolto, se c'è già una base corposa su cui lavorare che al massimo andrebbe ammodernata? Questo piano tiene conto degli impegni assunti nel 2005?".

I Giovani Udc ricordano l'incontro tenutosi lo scorso giugno, organizzato dal coordinatore regionale Michele Cornacchia, con un illustre docente universitario per parlare di DE.CO. e progettualità connesse. "Il docente – affermano - dopo otto mesi è ancora in attesa di capire come il Comune intende muoversi". E incalzano: "adesso lei ritorna a parlarci di DE.CO. […] Riteniamo inappropriate e inopportune le valutazioni che lei compie sul nostro operato e crediamo fermamente che lei viene pagato con i soldi della collettività per sapere e saper fare, non certo per non sapere. Dato che lei addita a terzi l'adozione, a sua insaputa, della delibera dirigenziale, le ricordiamo che non si è condannati da un tribunale a fare l'assessore, ma che per sedere su quella poltrona in Consiglio comunale insiste un rapporto fiduciario col Sindaco; qualora sia venuto meno questo rapporto fiduciario può anche dimettersi, dando così un segno reale di quello che lei afferma. Non pensiamo che lei lo farà ed è per questo che crediamo fermamente che oltre allo spreco dei 2500 euro ci sia uno spreco pari proprio all'emolumento di un'assessore".

Il Movimento chiede un parere sulla determina, "considerato che il suo parere non è stato richiesto dai suoi uffici, prenda adesso una posizione a riguardo: l'avrebbe avvallata o si sarebbe opposto? A questa domanda forse non avremo mai una risposta sincera, perché fino a quando le cose vanno bene siamo sempre capaci di assumerci il merito".

I Giovani concludono precisando di non voler "prendere lezioni da chi è strettamente collegato ad un consigliere comunale che durante la scorsa campagna elettorale ha tappezzato Altamura di adesivi, affiggendoli su pali e pareti della città, in barba ad ogni principio di decoro e di bellezza urbana, una sorta di controsenso per chi si propone di rilanciare l'immagine della città".