Giornata della Memoria, musica e teatro per ricordare la Shoah

Gli spettacoli al Mercadante e al Mangiatordi

martedì 27 gennaio 2015
Raccontare la storia di una tragedia epocale, affinché quanto accaduto non si ripeta mai più.

La Giornata della Memoria, il 27 gennaio, è una ricorrenza internazionale in commemorazione delle vittime dell'Olocausto nei campi di sterminio nazisti. Una triste ma doverosa necessità, quella di ricordare un tremendo genocidio avvenuto nel cuore dell'Europa, che quest'anno cade esattamente nel 70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.

Nessuna iniziativa istituzionale prevista ad Altamura, a parte i manifesti affissi per le vie cittadini ed il patrocinio allo spettacolo musicale e danzante a cura del gruppo musicale "Anawim", tenutosi domenica al Teatro Mercadante e voluto dalla sezione cittadina della F.I.D.A.P.A.-BPW Italy, che narra le violenze e le miserie che seminano le guerre, da quella del 1915-1918 alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche le tante guerre che ci sono ancora oggi e che continuano a calpestare la dignità dell'uomo. All'interno del foyer del teatro è stata organizzata una mostra fotografica in tema con il concerto.

Andrà invece in scena domani sera al Teatro Mangiatordi lo spettacolo "Meglio non sapere … la vita senza memoria è un filo spezzato", con l'attore Sebastiano Somma, accompagnato dalle attrici Stefania Carulli e Maria Pia Antonacci e dal Quartetto Karel.

Inserito nell'ambito della 4° stagione di musica e spettacolo "Componimenti 2014", a cura del direttore Artistico Maestro Rocco Debernardis, lo spettacolo è tratto dall'omonimo libro di Titti Marrone, che narra la tragedia di alcuni bambini vittime dell'orrore della Shoah.

E' un treno a rapire i tre bambini di questa storia ed è un treno a restituirne due nel dicembre 1945. Nel mezzo di questo essere portati via ed essere restituiti, c'è l'indicibile del campo di sterminio. Un indicibile che va raccontato attraverso l'arte, perché le future generazioni non dimentichino.