Cos'è l'arte?
Ecco cosa ne pensa l'altamurana Giada Direnzo. L'artista ha già presentato al pubblico le sue opere
mercoledì 18 agosto 2010
12.30
"Parlare e comunicare senza esprimersi necessariamente con l'uso della parola. È questo che mi ha colpito dell'arte, in particolare della pittura, forse o sicuramente a causa della mia timidezza che a volte mi ha dato problemi nel dialogo, ma soprattutto nell'esprimere qualcosa". Queste le parole che più concretamente riassumono l'essere di un'artista, l'altamurana Giada Direnzo, che si presenta come testimone di un mondo non conosciuto da tutti.
Già presente ad Altamura con una mostra inaugurata lo scorso 26 giugno presso il "Palazzo Regina Margherita", Giada Direnzo, si è già presentata al largo pubblico esponendo i suoi lavori a Lecce presso la Galleria "PASSE pArtout". L'obiettivo principale a cui mira un artista è quello di trasmettere le proprie emozioni, sensazioni e stati d'animo agli altri, e lo fa mettendo alla prova se stesso e la sua pittura. Ed è qui che intervengono i colori e le forme che fanno da padrone. Attraverso di loro è possibile dare un corpo alle sensazioni, concretizzare concetti a volte astratti e renderli visibili. Lo stesso Picasso scriveva "La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto".
Osservando i quadri di Giada Direnzo, balza subito all'occhio il paesaggio che nei suoi lavori diviene protagonista principale, catturato dall'artista nelle sue varie sfaccettature. "Quando si trova davanti agli spettacoli della natura, la mente si rilassa, concentrandosi automaticamente su riflessioni che non sono all'ordine del giorno ma delle quali ciascun individuo ha necessità" ecco la motivazione che spinge l'artista a questa scelta. E poi intervengono i colori: quelli dai cromatismi accesi quali il rosso, l'arancio, il giallo (che ricordano uno dei cinque elementi essenziali: il fuoco) presenti in "Compagnia e riflessione" e "L'orizzonte" e quelli più freddi ma ugualmente intensi di "Linee al tramonto" e "Lotta delle onde" che danno l'impressione di sfiorare il cielo o intingere le mani nell'acqua di quel mare.
Già presente ad Altamura con una mostra inaugurata lo scorso 26 giugno presso il "Palazzo Regina Margherita", Giada Direnzo, si è già presentata al largo pubblico esponendo i suoi lavori a Lecce presso la Galleria "PASSE pArtout". L'obiettivo principale a cui mira un artista è quello di trasmettere le proprie emozioni, sensazioni e stati d'animo agli altri, e lo fa mettendo alla prova se stesso e la sua pittura. Ed è qui che intervengono i colori e le forme che fanno da padrone. Attraverso di loro è possibile dare un corpo alle sensazioni, concretizzare concetti a volte astratti e renderli visibili. Lo stesso Picasso scriveva "La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto".
Osservando i quadri di Giada Direnzo, balza subito all'occhio il paesaggio che nei suoi lavori diviene protagonista principale, catturato dall'artista nelle sue varie sfaccettature. "Quando si trova davanti agli spettacoli della natura, la mente si rilassa, concentrandosi automaticamente su riflessioni che non sono all'ordine del giorno ma delle quali ciascun individuo ha necessità" ecco la motivazione che spinge l'artista a questa scelta. E poi intervengono i colori: quelli dai cromatismi accesi quali il rosso, l'arancio, il giallo (che ricordano uno dei cinque elementi essenziali: il fuoco) presenti in "Compagnia e riflessione" e "L'orizzonte" e quelli più freddi ma ugualmente intensi di "Linee al tramonto" e "Lotta delle onde" che danno l'impressione di sfiorare il cielo o intingere le mani nell'acqua di quel mare.