"Gestione dei rifiuti, i conti non tornano"
Al Tar di Bari presentato un ricorso contro il Comune
martedì 29 ottobre 2019
Nella gestione economica finanziaria del servizio rifiuti i conti non tornano. Almeno stando al ricorso presentato dinanzi al Tribunale amministrativo di Bari dall'avvocato Eugenio Lorusso per conto di dieci cittadini altamurani che denunciano una serie di "incongruenze e illegittimità" negli atti finanziari del Comune di Altamura. Nello specifico si denunciano le discrepanze tra quanto dichiarato, prima dalla giunta comunale e poi approvato dal consiglio, nel provvedimento di assestamento di bilancio e quanto invece approvato dall'assemblea dell'Aro Bari 4 in sede di approvazione del Pef (piano economico finanziario).
Secondo quanto sostenuto dal legale che difende gli interessi dei cittadini, in sede di assestamento di bilancio il governo cittadino ha sostenuto che nel corso del 2019 non ci sono state variazioni sostanziali del costo di gestione dei rifiuti solidi urbani dichiarando, per l'anno in corso, un costo per il servizio pari a 13.843.243,64 di euro e lasciando invariate le tariffe Tari. Numeri ben diversi da quelli dichiarati dall'assemblea dei sindaci dell'Aro durante l'approvazione del Piano economico finanziario 2019 che determinava in 7.213.855,93 euro il costo complessivo per la gestione dei rifiuti nell'anno 2019 per il Comune di Altamura.
Di chi l'errore? "Delle due l'una – rimarca il legale - o il costo di gestione del servizio in questione, per l'anno 2019, è di fatto diminuito, e ciò avrebbe dovuto determinare un abbassamento delle tariffe TARI. Oppure, vi è stato un errore nella redazione del piano economico finanziario poi approvato dall'Ambito territoriale. Sta di fatto che si è determinata una discrepanza, con riferimento ai medesimi costi, tra quanto indicato negli atti del bilancio comunale e quanto previsto invece nel piano economico finanziario". Data la notevole discrepanza, i firmatari del ricorso hanno contestualmente denunciato anche l'illegittimità della delibera di giunta con cui si assesta l'equilibrio di bilancio, consapevoli delle macroscopiche discrepanze nelle voci di spesa dichiarate dal Comune di Altamura.
La richiesta inviata al Tribunale amministrativo di Bari è quella di sospendere e nel merito annullare tutti gli atti finanziari approvati dalla giunta ovvero la deliberazione del Consiglio comunale n. 47 del luglio 2019 relativa all'assestamento di bilancio; la Deliberazione di Consiglio comunale n. 8 del 14 marzo 2019, avente ad oggetto: "Presa d'atto della nota di aggiornamento al DUP 2019-2021 e approvazione del bilancio di previsione 2019-2021 e relativi allegati"; la deliberazione dell'Assemblea dell'Ambito di Raccolta Ottimale – ARO 4 Bari n. 3 dell'8.3.2019, avente ad oggetto: "Servizio Gestione Rifiuti. Approvazione dei PEF.
Ai giudici l'ardua sentenza.
Antonella Testini
Secondo quanto sostenuto dal legale che difende gli interessi dei cittadini, in sede di assestamento di bilancio il governo cittadino ha sostenuto che nel corso del 2019 non ci sono state variazioni sostanziali del costo di gestione dei rifiuti solidi urbani dichiarando, per l'anno in corso, un costo per il servizio pari a 13.843.243,64 di euro e lasciando invariate le tariffe Tari. Numeri ben diversi da quelli dichiarati dall'assemblea dei sindaci dell'Aro durante l'approvazione del Piano economico finanziario 2019 che determinava in 7.213.855,93 euro il costo complessivo per la gestione dei rifiuti nell'anno 2019 per il Comune di Altamura.
Di chi l'errore? "Delle due l'una – rimarca il legale - o il costo di gestione del servizio in questione, per l'anno 2019, è di fatto diminuito, e ciò avrebbe dovuto determinare un abbassamento delle tariffe TARI. Oppure, vi è stato un errore nella redazione del piano economico finanziario poi approvato dall'Ambito territoriale. Sta di fatto che si è determinata una discrepanza, con riferimento ai medesimi costi, tra quanto indicato negli atti del bilancio comunale e quanto previsto invece nel piano economico finanziario". Data la notevole discrepanza, i firmatari del ricorso hanno contestualmente denunciato anche l'illegittimità della delibera di giunta con cui si assesta l'equilibrio di bilancio, consapevoli delle macroscopiche discrepanze nelle voci di spesa dichiarate dal Comune di Altamura.
La richiesta inviata al Tribunale amministrativo di Bari è quella di sospendere e nel merito annullare tutti gli atti finanziari approvati dalla giunta ovvero la deliberazione del Consiglio comunale n. 47 del luglio 2019 relativa all'assestamento di bilancio; la Deliberazione di Consiglio comunale n. 8 del 14 marzo 2019, avente ad oggetto: "Presa d'atto della nota di aggiornamento al DUP 2019-2021 e approvazione del bilancio di previsione 2019-2021 e relativi allegati"; la deliberazione dell'Assemblea dell'Ambito di Raccolta Ottimale – ARO 4 Bari n. 3 dell'8.3.2019, avente ad oggetto: "Servizio Gestione Rifiuti. Approvazione dei PEF.
Ai giudici l'ardua sentenza.
Antonella Testini