Fuori pericolo il ragazzo 14enne colpito dal fulmine
La salma del cuginetto non ancora giunta ad Altamura. Il dramma
martedì 9 luglio 2013
12.59
È fuori pericolo il ragazzo di 14 anni, Piergiorgio C., colpito nel pomeriggio di ieri da un fulmine caduto sulla spiaggia di Campomarino di Maruggio e ricoverato per ustioni presso l'ospedale "Giannuzzi" di Manduria. È in forte stato di shock e riceve assistenza psicologica. La saetta ha, invece, ucciso sul colpo il cuginetto di due anni più piccolo, Giovanni Carlucci, detto affettuosamente "Harry Potter" per i suoi occhiali da vista e il suo angelico viso. Per lui non c'è stato nulla da fare. Un arresto cardiaco ha reso inutili i tentativi di rianimazione del personale medico del 118 giunto sul posto con difficoltà e coadiuvato dai vigili del Fuoco che hanno dovuto liberare la strada da alberi abbattuti dal nubifragio.
Una notizia che stringe il cuore degli altamurani. Una tragedia che scalfisce l'anima dei parenti, degli amici, dei conoscenti tutti e che porta con sé istintiva incredulità.
I due bambini erano in vacanza con le rispettive famiglie, solite albergare nel mese di luglio in un residence di zona. Nel pomeriggio, assieme agli altri cuginetti (una decina di bambini in tutto), avevano dato inizio ad una sfida di calcio sulla spiaggia. La mattinata assolata non aveva fatto presagire il diluvio che presto si sarebbe riversato in quel fazzoletto di terra. Poi il cielo scuro. La sabbia ancora calda. La partita da finire. Ancora nessuna goccia di pioggia. All'improvviso un fulmine che atterra tutti. Colpisce i due cuginetti più vicini tra loro. Immediatamente il boato assordante della saetta quasi a stordire i presenti. Gli altri si alzano, impauriti, tremanti. I primi soccorsi ai due angioletti rimasti sulla sabbia. Giovanni presenta una "midriasi fissa" (dilatazione delle pupille degli occhi) e il suo cuore smette di battere. Piergiorgio risponde al massaggio cardiaco.
Ricoverato anche il papà di Giovanni che ha assistito alla sciagura. Ancora in stato di shock presso lo stesso ospedale di Manduria. La famiglia è molto conosciuta in paese per le attività di commercio svolte dai genitori della giovane vittima. Numerosissimi messaggi di dolore e di cordoglio arrivano sulle pagine facebook dei profili dei familiari.
La salma del piccolo al momento non è giunta in città perché sono in corso le ultime formalità di rito da parte del magistrato, pertanto non è stata ancora definita la data della celebrazione delle esequie.
Una notizia che stringe il cuore degli altamurani. Una tragedia che scalfisce l'anima dei parenti, degli amici, dei conoscenti tutti e che porta con sé istintiva incredulità.
I due bambini erano in vacanza con le rispettive famiglie, solite albergare nel mese di luglio in un residence di zona. Nel pomeriggio, assieme agli altri cuginetti (una decina di bambini in tutto), avevano dato inizio ad una sfida di calcio sulla spiaggia. La mattinata assolata non aveva fatto presagire il diluvio che presto si sarebbe riversato in quel fazzoletto di terra. Poi il cielo scuro. La sabbia ancora calda. La partita da finire. Ancora nessuna goccia di pioggia. All'improvviso un fulmine che atterra tutti. Colpisce i due cuginetti più vicini tra loro. Immediatamente il boato assordante della saetta quasi a stordire i presenti. Gli altri si alzano, impauriti, tremanti. I primi soccorsi ai due angioletti rimasti sulla sabbia. Giovanni presenta una "midriasi fissa" (dilatazione delle pupille degli occhi) e il suo cuore smette di battere. Piergiorgio risponde al massaggio cardiaco.
Ricoverato anche il papà di Giovanni che ha assistito alla sciagura. Ancora in stato di shock presso lo stesso ospedale di Manduria. La famiglia è molto conosciuta in paese per le attività di commercio svolte dai genitori della giovane vittima. Numerosissimi messaggi di dolore e di cordoglio arrivano sulle pagine facebook dei profili dei familiari.
La salma del piccolo al momento non è giunta in città perché sono in corso le ultime formalità di rito da parte del magistrato, pertanto non è stata ancora definita la data della celebrazione delle esequie.